sabato 26 giugno 2010

Il Papa ricorda Mons. Padovese: i pastori santi rafforzano le chiese in difficoltà. Poi l'appello: pace stabile in Medio Oriente (Izzo)


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PADOVESE: PAPA, PASTORI SANTI RAFFORZANO CHIESE IN DIFFICOLTA'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 25 giu.

"Un particolare ricordo a mons. Padovese, recentemente scomparso" e' stato indirizzato questa mattina dal Papa in occasione del suo discorso alla Riunione delle Opere in aiuto alle Chiese Orientali alla quale il presule ucciso il 3 giugno scorso avrebbe dovuto partecipare in qualita' di presidente della Conferenza Episcopale Turca.
"Se i sacerdoti svolgono il proprio servizio guidati veramente da motivi spirituali, anche i laici sono rafforzati nel loro impegno di occuparsi delle questioni temporali secondo la propria vocazione cristiana", ha detto Benedetto XVI, sottolinenando che "le Chiese orientali cattoliche hanno cooperato alacremente alla realizzazione degli scopi dell'Anno sacerdotale e che le opere assistenziali di Roaco hanno l'obiettivo di continuare a sostenerle in questo ambito".
"Non avete considerato - ha osservato - solo la formazione dei candidati alla consacrazione sacerdotale - che continua ad essere una priorita' - ma anche le necessita' del clero che opera nella pastorale, come ad esempio la sua formazione spirituale e culturale, nonche' gli aiuti destinati a sacerdoti che attraversano la fase particolarmente difficile ma allo stesso feconda della malattia e della vecchiaia".
Il Papa ha poi esortati i pastori riuniti in Vaticano ad impegnarsi "per far si' che i sacerdoti delle Chiese Orientali possano essere eco di questa eredita' spirituale per i nostri tempi.
In questo modo potrete dare grande impulso alla rete di istituzioni scolastiche e sociali, che con ragione sono un vostro obiettivo". L'"Instrumentum laboris" del Sinodo per il Medio Oriente e' stato infatti consegnato, ha ricordato, ai rappresentanti degli episcopati mediorientali durante la visita a Cipro e Benedetto XVI ha chiesto nuovamente oggi ai presuli "di contribuire con le vostre opere a tenere viva la 'speranza che non delude' tra i cristiani d'Oriente". "Nel 'piccolo gregge' che essi compongono e' gia' operante il futuro di Dio e la 'via stretta' che stanno percorrendo e' descritta dal Vangelo come 'via alla vita'.
Vorremo - ha concluso - essere sempre al loro fianco".

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M.O.: PAPA,PER PACE STABILE E CONVIVENZA SERVE RISPETTO DIRITTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 25 giu.

Benedetto XVI torna ad invocare "il dono di una pace stabile e di una solida convivenza per la Terra Santa, l’Iraq e l’intero Medio Oriente".
Condizione necessaria perche’ cio’ sia possibile, sottolinea il Papa, "e’ il rispetto
dei diritti della persona, delle famiglie, delle comunita’ e dei popoli", dunque il superamento di "tutte le discriminazioni religiose, culturali o sociali".
"I responsabili delle nazioni - scandisce dunque il Pontefice - garantiscano in maniera reale, senza distinzione e ovunque, la professione pubblica e comunitaria delle convinzioni religiose di ciascuno". Occasione per il nuovo appello del Papa e’ stata l’Assemblea della Riunione per l’Aiuto alle Chiese Orientali, alla quale partecipano anche il nunzio a Gerusalemme Antonio Franco e il custode di Terra Santa Pierbattista Pizzaballa.
Nel suo discorso, Ratzinger si rivolge direttamente anche ai cristiani del Medio Oriente che esorta a "perseverare nella fede e, malgrado i numerosi sacrifici, a restare li’ dove sono nati". "Allo stesso tempo - aggiunge - esorto i migranti originari dell’Oriente e non dimenticare le loro origini, specialmente quelle religiose. Ne dipende la loro fedelta’ e la loro coerenza umane e cristiane. Desidero rendere un omaggio particolare ai cristiani che subiscono violenza a causa del Vangelo".

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