sabato 26 giugno 2010
La solennità dei Santi Pietro e Paolo, la più "romana" fra le feste. Una riflessione di padre Federico Lombardi (Radio Vaticana)
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La solennità dei Santi Pietro e Paolo, la più "romana" fra le feste. Una riflessione di padre Federico Lombardi
Un festa che parla di unità al ministero del Papa, di ecumenismo, di “romanità”. La solennità dei San Pietro e Paolo del 29 giugno è tutto questo, da lungo tempo. Una festa che vedrà Benedetto XVI presiedere nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura i Vespri della vigilia alle ore 18, e nella Basilica Vaticana la Messa di martedì prossimo, alle 9.30. Sui significati di questa solennità si sofferma il nostro direttore generale, padre Federico Lombardi:
La festa dei Santi Pietro e Paolo è la più “romana” fra le feste. Effettivamente, Roma è quello che è per la Chiesa universale proprio perché è il luogo del martirio e delle tombe dei due grandi apostoli. In questa festa vengono a Roma i nuovi arcivescovi, nominati nel corso dell’anno, per ricevere dalle mani del Papa il “pallio”, che porteranno sulle spalle nelle celebrazioni liturgiche, come segno della loro unione con lui nella guida delle loro Chiese e nella cura per la comunione della Chiesa universale. I palli vengono conservati nella nicchia più vicina alla tomba di Pietro, sotto l’altare centrale della Basilica, a picco sotto il vertice della grande cupola, che indica appunto il cuore della comunione della Chiesa.
In questa festa viene a Roma anche una delegazione del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, per manifestare la fraternità fra le Chiese ortodosse e quella cattolica, nella speranza di una comunione più piena. Verso Roma guarda dunque da duemila anni chi prega, spera e lavora per l’unità della comunità dei credenti in Cristo. A Roma viene pellegrino per ritrovare le testimonianze di questa storia travagliata di passione per l’unità. Lo sguardo degli apostoli, qui venerati e presenti dai tempi più antichi - come testimoniano anche i recentissime ritrovamenti delle catacombe di Santa Tecla - ci accompagna nel cammino. La fede forte del Successore di Pietro, la sua lettura degli eventi guidata dallo Spirito, rimane il punto di riferimento più sicuro per chi vuole seguire Gesù Cristo, insieme agli altri credenti, nella concreta vicenda della nostra storia.
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