lunedì 19 luglio 2010

19 luglio 1943: la veste bianca del Papa macchiata di sangue a San Lorenzo (Izzo)


Vedi anche:

«Prima sedes a nemine iudicatur». «La Sede Apostolica Romana non può essere giudicata da nessuno» (Roberto de Mattei)

Il bene più grande nelle parole del Papa all'Angelus (Sir)

Horst (Tagespost): "Il bastone del Buon Pastore". Le nuove norme mostrano i benefici di avere un Supremo Pastore in Roma. Persino il NYT ha capito che la CDF è competente per gli abusi solo dal 2001

I patriarchi di Mosca e Costantinopoli minacciarono nel 2003 la totale rottura con Roma. Il pretesto era l'Ucraina. Ma in Vaticano Kasper e Ratzinger sventarono il pericolo. Ecco come (Magister)

Il vescovo cattolico di Townsville alla guida del National Council of Churches: le sfide della secolarizzazione in Australia (O.R.)

Ecco chi sono le donne che comandano in Vaticano

Il Papa: le ferie sono un momento favorevole per dare il primo posto all’ascolto della Parola del Signore (Sir)

Ecco il nuovo "partito" che vuole distruggere la Chiesa e il Papa (Volonté)

Il Papa: L'estate con le ferie dal lavoro è «un momento favorevole per dare il primo posto a ciò che è effettivamente più importante nella vita»

Per l’opposizione al motu proprio un canonico svizzero passa alla FSSPX. Diocesi sotto choc (Messainlatino)

Per valutare l’entità dei preti stranieri che sono a Roma il cardinale Vallini ha promosso un censimento a tappeto (Giansoldati)

Dal Portogallo un francobollo ricorda il pellegrinaggio del Papa a Fatima (Radio Vaticana)

Repubblica "beatifica" Polanski, il quale dichiara che il figlio era riuscito a recidere il braccialetto elettronico. Dalle autorità nessuna reazione

Il Papa offre una sorta di “lectio divina” su Marta e Maria (Zenit)

Il Papa all’Angelus: l’estate è un tempo propizio per ascoltare la Parola di Dio (Radio Vaticana)

Il Papa: Le ferie tempo favorevole per dare il primo posto a Dio (Apcom)

Il Papa: al primo posto la Parola di Dio, senza amore nulla ha valore (Izzo)

Il Papa: Nel cuore dell’estate, dare il primo posto all’ascolto della Parola del Signore (AsiaNews)

Il Papa: "Senza amore, anche le attività più importanti perdono di valore, e non danno gioia. Senza un significato profondo, tutto il nostro fare si riduce ad attivismo sterile e disordinato. E chi ci dà l’Amore e la Verità, se non Gesù Cristo?" (Angelus)

Card. Scola: Fondamentale per la riforma della Chiesa è ritrovare testimoni credibili del bell’amore, che Cristo ha introdotto nella storia (Cazzullo)

Anche i cardinali potranno essere indagati dalla Congregazione per la Dottrina della fede (Diotallevi)

Norme antipedofili: la stretta di Papa Ratzinger (Marroni)

Il cardinale Danneels ed il secolo malvagio (Burini)

Dossier - Castelgandolfo e i Papi (Bobbio)

Papa Ratzinger non fa sconti ai pedofili (Vonzun)

Libertà religiosa sinonimo di convivenza? Il commento di Angela Ambrogetti

Il commento favorevole di un vescovo irlandese alle “Norme sui delitti più gravi” (Radio Vaticana)

Norme antiabusi: Allen risponde al NYT

Padre Lombardi sulle nuove "Norme per i delitti più gravi": risposta efficace e durevole della Chiesa (Radio Vaticana)

MODIFICHE INTRODOTTE NELLE NORMAE DE GRAVIORIBUS DELICTIS (2010): LO SPECIALE DEL BLOG
________________

19 LUGLIO 1943: LA VESTE DEL PAPA MACCHIATA DI SANGUE A S. LORENZO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 19 lug.

Subito dopo il bombardamento su San Lorenzo del 19 luglio 1943, Pio XII usci' dal Vaticano per manifestare solidarieta' alle vittime. E la sua veste bianca si macchio' del sangue di qualcuno dei feriti che egli era andato a confortare per far sentire la sua presenza di padre e di pastore. "La nostra ragionevole speranza e' andata delusa. Ed ora quanto deprecammo e' avvenuto: quanto, temendo, prevedemmo, e' una ben triste realta'", commento' con angoscia il Papa. L'intero quartiere era stato raso al suolo, quasi 3.000 i morti accertati e almeno 6.000 i feriti causati dagli ordigni lanciate dai bombardieri anglo-americani che invece di colpire la stazione ferroviaria, obiettivo strategico, avevano distrutto le case dei civili.
Dalle ore 11,03 alle ore 12,10 l'aviazione statunitense aveva bombardato gli scali ferroviari del Littorio sulla Salaria e di San Lorenzo e dalle 12,12 alle 13,35 gli aeroporti di del Littorio e Ciampino.
L’operazione era stata denominata "Crosspoint". Si erano avvicendati in sei ondate quattro gruppi di B-17 e cinque gruppi di B-24, 362 bombardieri pesanti che colpirono il nodo ferroviario sulla Salaria e quello della stazione di San Lorenzo spingendosi sino allo scalo Tiburtino, a Portonaccio. Poi era stata la volta dei 146 B-26 Marauder e 154 B-25 Mitchell, bombardieri medi che attaccarono gli aeroporti di Littorio e Ciampino. Gli aerei avevano volato a 6.000 metri di quota (in codice twenty angels, venti angeli: 20.000 piedi di altezza) per tenersi al sicuro dalla contraerea italiana.
A colpire era stata la flotta aerea piu' potente che si fosse mai mossa nei cieli italiani. I caccia Lightning a bassa quota avevano mitragliato i grandi slarghi, piazzale del Verano, largo Preneste, piazzale Prenestino. Sulla citta' in poco piu' di due ore erano state sganciate 1.060 tonnellate d'esplosivo, 4.000 fra bombe dirompenti e spezzoni incendiari: la maggiore incursione compiuta sino a quel momento sull'Italia anche come tonnellaggio, la piu' tragica come numero di vittime.
"Ai nostri diocesani di Roma cosi' duramente provati, e la cui miserevole condizione abbiamo potuto vedere coi nostri occhi, in mezzo alle recenti rovine, abbiamo cercato - confido' Pio XII - di venire subito in soccorso con tutti i mezzi, di cui abbiamo potuto disporre. Ad essi diciamo: mostrate oggi piu' che mai l'ardore e la prova di quella fede, per la quale l'Apostolo delle genti gia' lodava i vostri antenati".
"La cristiana rassegnazione vi renda accettevoli il dolore e le privazioni. La sventura sia per voi un incitamento a purificare le anime vostre, ad espiare le vostre colpe, a ritornare o ad avvicinarvi di piu' al Signore", furono le parole del Pontefice che aveva tentato di scongiurare la distruzione di Roma con un'azione diplomatica, con la quale ottenne solo in seguito di limitare le incursioni degli Alleati sulla Capitale, come ricorda la grande statua della Madonnina di Monte Mario, eretta per soddisfare il voto di Papa Pacelli e recentemente tornata al suo posto dopo il restauro.
"La nostra parola, se sgorga da un cuore ferito, vuole essere - spiego' nella lettera al cardinale vicario Selvaggi Marchetti datata 20 luglio - non gia' eccitazione al risentimento e all'odio, ma insistente e, vorremmo augurarci, efficace richiamo a sensi di nobile comprensione del sacro destino di Roma, non meno che di umanita' e di carita' cristiana".
Una memorabile fotografia ritrae Pio XII circondato da una folla di volti spauriti mentre allarga le braccia nel caratteristico gesto della benedizione. E' riconoscibile nell'immagine anche l'allora sostituto della Segreteria di Stato, mons. Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI, che accompagnava il Pontefice. "Non potra' mai essere cancellato dalla memoria della storia il gesto generoso compiuto in quella occasione da quel mio venerato Predecessore, che corse immediatamente a soccorrere e consolare la popolazione duramente colpita, tra le macerie ancora fumanti", ha detto Benedetto XVI il 30 novembre 2008, ricordando nella Basilica di San Lorenzo la visita di Pacelli al quartiere ferito a morte.

© Copyright (AGI)

Nessun commento: