lunedì 26 luglio 2010

Il Papa all'Angelus: il pane e il perdono. Parole che plasmano la vita (Sir)


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BENEDETTO XVI - Il pane e il perdono

Parole che plasmano la vita

Il dolore per la morte di 19 giovani partecipanti alla “Love Parade 2010”, raduno di musica techno a Duisburg (Germania), il ricordo della festa di San Giacomo Apostolo e il prossimo viaggio a Santiago di Compostela e a Barcellona, la preghiera del Padre Nostro. Questi i tre punti principali delle parole di Benedetto XVI in occasione della recita dell’Angelus dal balcone del Cortile interno del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo, domenica 25 luglio.

Parole che ci accompagnano sempre. “Siamo di fronte alle prime parole della Sacra Scrittura che apprendiamo fin da bambini. Esse si imprimono nella memoria, plasmano la nostra vita, ci accompagnano fino all’ultimo respiro. Esse svelano che ‘noi non siamo già in modo compiuto figli di Dio, ma dobbiamo diventarlo ed esserlo sempre di più mediante una nostra sempre più profonda comunione con Gesù. Essere figli diventa l’equivalente di seguire Cristo’”. Questo il pensiero di Benedetto XVI, in riferimento alla preghiera del Padre Nostro, al centro del Vangelo domenicale del 25 luglio. “Questa preghiera – ha affermato - accoglie ed esprime anche le umane necessità materiali e spirituali: ‘Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati’. E proprio a causa dei bisogni e delle difficoltà di ogni giorno, Gesù esorta con forza” a chiedere, cercare, bussare. “Non è – ha chiarito il Papa - un domandare per soddisfare le proprie voglie, quanto piuttosto per tenere desta l’amicizia con Dio, il quale – dice sempre il Vangelo – ‘darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!’”.

Amici di Dio. Questo, ha sottolineato il Pontefice, “lo hanno sperimentato gli antichi ‘padri del deserto’ e i contemplativi di tutti i tempi, divenuti, a motivo della preghiera, amici di Dio, come Abramo, che implorò il Signore di risparmiare i pochi giusti dallo sterminio della città di Sòdoma”. Santa Teresa d’Avila, ha ricordato il Papa, “invitava le sue consorelle dicendo: ‘Dobbiamo supplicare Dio che ci liberi da ogni pericolo per sempre e ci tolga da ogni male. E per quanto imperfetto sia il nostro desiderio, sforziamoci di insistere in questa richiesta. Che ci costa chiedere molto, visto che ci rivolgiamo all’Onnipotente?’”. “Ogniqualvolta recitiamo il Padre Nostro – ha osservato Benedetto XVI -, la nostra voce s’intreccia con quella della Chiesa, perché chi prega non è mai solo”. “Oggi (25 luglio, ndr.) – ha proseguito il Santo Padre - ricorre la festa dell’apostolo san Giacomo detto ‘il Maggiore’, che lasciò il padre e il lavoro di pescatore per seguire Gesù e per Lui diede la vita, primo tra gli Apostoli. Di cuore rivolgo uno speciale pensiero ai pellegrini accorsi numerosi a Santiago de Compostela!”. “La Vergine Maria – è stato l’auspicio conclusivo prima di recitare l’Angelus - ci aiuti a riscoprire la bellezza e la profondità della preghiera cristiana”.

Per le vittime di Duisburg. “Ho appreso con dolore della tragedia avvenuta a Duisburg in Germania, in cui sono rimasti vittime numerosi giovani. Raccomando al Signore nella preghiera i defunti, i feriti e i loro familiari”. Lo ha dichiarato Benedetto XVI, dopo la recita dell’Angelus. Sabato 24 luglio nella cittadina tedesca, infatti, hanno perso la vita 19 giovani, di cui una italiana, e ne sono restati feriti oltre 300, in seguito agli incidenti avvenuti alla “Love Parade 2010”, il più grande raduno di musica techno del mondo. Le vittime sono morte schiacciate nella calca sotto il tunnel di accesso all'area che ospitava la festa. “Al Nostro Misericordioso Padre Celeste – ha detto il Papa in tedesco - affido oggi in particolare i giovani che ieri a Duisburg hanno perso la vita in modo tragico. Per i loro parenti e amici che si trovano nel dolore, come pure per i molti feriti, chiedo il conforto e la vicinanza dello Spirito Santo”.

Come San Giacomo. “Questa domenica (25 luglio, ndr.) si celebra anche la festa dell’Apostolo Giacomo, tanto venerato da tempo immemorabile a Compostela”, e il cui culto è così radicato in Spagna. Lo ha ricordato Benedetto XVI, dopo la recita dell’Angelus, rivolgendosi ai pellegrini spagnoli. “In questo Anno Santo Compostelano – ha detto il Papa – spero di unirmi ai numerosi pellegrini il prossimo novembre, in un viaggio che mi porterà anche a visitare Barcellona”. Il Pontefice ha quindi espresso l’auspicio che seguendo il cammino dell’Apostolo si possa dare una “testimonianza costante di fede, speranza e carità”. Nei saluti in italiano, il Santo Padre ha rivolto un pensiero alle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, provenienti da Africa, America del Sud, Asia ed Europa, ai giovani che prendono parte ad un’iniziativa vocazionale dei Missionari e delle Suore del Preziosissimo Sangue, ai piccoli ministranti di Conselve, agli sbandieratori di San Marino, al pellegrinaggio della Speranza della gioventù Carmelitana, alla Corale Laurentiana di Tor San Lorenzo, ai membri del sesto reparto manutenzione elicotteri dell’Aeronautica militare, venuti con alcuni familiari. Infine ricordando che ieri ricorreva a Castel Gandolfo la "Sagra delle Pesche", il Papa ha reso grazie a Dio “per i frutti della terra e del lavoro umano!”.

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12 commenti:

sonny ha detto...

Buongiorno, cara Raffaella. Faccio una virata a 360° e mi butto in un OT del tipo "senza speranza".
Ho appena visto uno speciale sul Giffoni Film Festival. In un'intervista, l'attrice Susan Sarandon, ha detto che questo Papa non è di suo gradimento, perchè ha parecchie ombre e secondo lei questa è un'opinione molto diffusa.
Qualche settimana fa, altre due esponenti dello show-biz se ne sono uscite con le seguenti opinioni. Copio e incollo da agenzie di stampa.

Ute Lemper ( attrice e cantante tedesca)

<<La Chiesa romana è stata una formidabile macchina per incassare ricchezze nel corso della storia, e non ha mai smesso. Un centro di potere che ha coperto attività irregolari, o criminali, di ogni sorta. Per non parlare delle manipolazioni, degli episodi di pedofilia. Starebbero bene in prigione quei preti mascalzoni. Tutti. Una vergogna, quell'ipocrisia. Il Papa si dovrebbe spogliare degli ori e dei paramenti e per un po' andarsene scalzo in India o in Etiopia o a Haiti ad aiutare i poveri che muoiono di fame".

Della serie non avevamo dubbi....

Domanda del giornalista.
Legge i giornali regolarmente?
"Certo. Il "New York Times" tutte le mattine. E, quando lo trovo, "Der Spiegel".


Sinead O'Connor( cantante irlandese)

«Resto convinta del fatto che il Papa sia un insulto alla nostra intelligenza. Io credo nei precetti del cristianesimo e nel potere dello Spirito santo, ma non mi pare che chi dovrebbe guidare la Chiesa faccia lo stesso. Se solo avessi convissuto per anni anche solo con il sospetto che qualcuno, nella mia comunità spirituale, compiva degli abusi, non ci avrei dormito la notte. Invece, per decenni nessuno ha detto nulla e gli abusi nelle parrocchie e nei collegi sono proseguiti nell’omertà più totale. Per questo Benedetto XVI dovrebbe dimettersi, o essere messo alla porta: non ha mai collaborato con la commissione d’inchiesta su quanto accadde ad esempio negli istituti religiosi irlandesi. E invece è ancora lì, come i responsabili delle violenze sui minori. Mentre il popolo d’Irlanda è stato oltraggiato dalla noncuranza del Vaticano».

Mi domando se queste tre signore hanno mai sentito parlare Benedetto o provato a leggere qualche suo libro, prima di sputare queste sentenze, specialmente la prima sig.ra grande fan del Dalai Lama, che dice molte cose simili al Papa, ma è molto più cool! Altre tre candidate ai badili prodotti da Mariateresa!!!!

Raffaella ha detto...

Che pena...cara Sonny!
La fiera del mediaticamente corretto.
Ma queste donne sono convinte che tutti la pensino allo stesso modo?
Ho visto anche io l'intervista alla Sarandon...che dire?
Vuole passare per un'attrice colta ed impegnata. Peccato per quel davanzale di fuori...alla sua eta' :-)
Sono cattiva...lo so :-)
R.

Anonimo ha detto...

Devono pur farsi pubblicità le poverette. la cattofofia e papofofia sono trendy.
Se non ricordo male la Sarandon, convinta pro-choice, aveva già sparato contro il Papa, prolife, in occasione della sua visita in USA. La O'Connor, ex cantatrice calva, ora pretessa vetero cattolica, da quando ha strappato in pubblico la foto di GPII si ripete. La Lemper legge NYT e lo Spiegel per cui ...
Ci sono giorni in cui vorrei non conosce internet, essere sorda per non sentite tv e radio e pure essere analfabeta. Il mio fegato ne avrebbe giovamento. Ne ho abbastanza di tutto presto fango che non accenna a diminuire, ma aumenta, per la miseria, man mano che si avvicina la visita in UK e certi schifosi libelli italioti danno una mano.
Sonny, su quale rete hai sentito 'ste 3 campionesse?
Alessia

un passante ha detto...

sinead o'connor non è nuova a queste critiche, nel 92 strappò la foto di Woytjla in diretta tv ma allora, altro papa, altra stampa, fu sommersa dall' unanime riprovazione. L'articolo non interessava, così come non interessava ai media scoperchiare il verminaio che giaceva sotto i trionfi della chiesa. Oggi si sono svegliati tutti e si sono accorti delle ombre. Ben svegliati. Pensa se solo al New York times avessero bevuto più caffè prima, almeno una decina di anni fa, come si sarebbe portata avanti con le idee la signora ute lemper e la signora sarandon non avrebbe dovuto aspettare questo papa per vedere le ombre. Magari l'opinione ombrosa si sarebbe diffusa prima, e forse anche la giustizia per le vittime, sempre che alla stampa delle vittime sia mai realmente importato qualcosa.

Raffaella ha detto...

Io ho sentito la signora su Italia Uno, poco dopo mezzogiorno, poi ho cambiato canale...
Condivido in tutto e per tutto cio' che ha scritto Passante.
Luci, ombre, bianco, nero, buono, cattivo!
La signora Sarandon tende a dividere il mondo in compartimenti stagni. Chissa' se ha mai letto un libro o un discorso del Papa.
Evidentemente e' una che va "dove la porta l'onda".
Potrebbe essere il titolo di un film!
Anche il Corriere le ha dato la sua parte di gloria:

http://archiviostorico.corriere.it/2010/luglio/25/Sarandon_questo_Papa_non_piace_co_9_100725065.shtml

Se usassimo queste parole nei confronti di qualunque altro essere umano, ci ritroveremmo alla porta un bel carabiniere con un avviso di garanzia in mano e sarebbe piu' che giusto!
Chissa' se la signora sa che Benedetto XVI si trova con matasse ingarbugliate anni ed anni prima della sua elezione.
In fondo le interessa? Non credo.
Le ombre sono solo da una parte e cosi' conviene a molti...ma non a tutti!
R.

Anonimo ha detto...

Il problema è proprio questo, ai giornali non interessa un accidente delle vittime. A loro intereressa, ora che evidentemente certi obiettivi comuni sono caduti e la Chiesa ha cominciato a dare seriamemte fastidio a lorsignori, distruggera la Chiesa cattolica o quantomeno ridurla a un impaurito silenzio. Poveri illusi!
Alessia

gemma ha detto...

c'è qualcosa che io definisco cattiveria nei rapporti umani e che trova il suo fulgido esempio nell'odio ad personam. Si odia una persona in quanto tale, indipendentemente da ciò che dice e ciò che realmente fa e su cui non ci si prende pena di documentarsi personalmente, prendendo come fonte attendibili quelle già preconfezionate con l'odio. E' un'atteggiamento di disprezzo a prescindere che mi pare oltretutto inconcepibile con il professarsi cristiano, ed è quello che purtroppo subisce Benedetto XVI e che non smetterà di subire perchè chi ha in odio la chiesa ha capito che questa è un'onda utile da cavalcare . Tempo fa in un sito uaar ho letto una discussione del tipo: "vaticano sotto assedio mediatico, bene!"
"Questo papa è sotto attacco, dio ce lo preservi fino alla fine della chiesa!"
Se ne sono accorti anche loro che il vaticano e papa Ratzinger in particolare sono sotto assedio mediatico, ci godono e ci sperano. E noi siamo visionari o esagitati quando lo facciamo notare?
Ma se papa Ratzinger è sotto assedio, e solo lui, non sono immuni da responsabilità tutte le anime candide che magari accusano noi di papolatria, ma che hanno nutrito e coltivato fin dalla sua elezione quel terreno di umana antipatia fatto in fondo solo di "è timido, è freddo, è rigido, non balla, non fa quello che avrebbe fatto l'altro, non mi scalda..",su cui è cresciuto l'odio e il disprezzo che trasudano da certi commenti. Un pò come quando si alimenta il "daje al negro" e poi ci si dispiace perchè si è circondati da razzisti. Ma si può svendere un papa ai nemici per come sfila in passerella?

un passante ha detto...

se vi può consolare voglio umanamente molto bene a questo papa e ho un'opinione molto alta di un uomo che si sta caricando di colpe sicuramente anche non sue. E vi assicuro che al di fuori dello show-biz, questa opinione è presente. Lo sarà ancora di più quando la storia potrà giudicare da storia, senza il coinvolgimento dell'onda emotiva e delle simpatie personali o dell'istanza del nemico da abbattere ideologicamente, non sempre obiettive giudici e consigliere

Anonimo ha detto...

Tranne poi piangere ipocritamente sul Papa tanto disprezzato dopo, quando ormai sen'è andato, magari ucciso dall'odio che certi hanno creato e altri non hanno saputo o voluto contrastare. Accorgersi dopo della sua bontà, saggezza, profonda pulizia e fede. Beh, se difendere il Papa significa essere fanatici io son ben felice di essere tale.
Alessia

sonny ha detto...

Sono in linea con tutti i Vs. commenti e Gemma in particolare ha capito perfettamente dove volevo andare a parare e cioè sull'odio a prescindere. Avete presente il gioco del golf, dove ogni giocatore riesce progressivamente nel corso degli anni a migliorare il proprio handicap? Bene Papa Benedetto è considerato un principiante, perchè parte sempre dall'handicap più elevato, anche se ormai ha vinto tutti i tornei che poteva vincere! Io rispetto le opinioni di tutti, ci mancherebbe, ma non sopporto le opinioni forgiate sul sentito dire.
X Alessia.
La sig.ra Sarandon l'ho sentita stamattina a Italia Uno ( scusa Sam n.d.r)
Delle altre due dive puoi trovare ampio spazio in interviste varie sul web.

Anonimo ha detto...

Quello che dice passante è molto vero. Anzi, vorrei fare una considerazione. Quando, fra molti secoli, dovrà essere eletto un nuovo Papa, non dubito che i grandi meriti di BXVI saranno rivoltati dai suoi stessi attuali denigratori contro il nuovo pontefice se quest'ultimo vorrà proseguire l'opera di Benedetto.

Antonio

Antonio

Anonimo ha detto...

Lo stesso articoletto del Corriere che riportare le confortanti dichiarazioni della Susan, diceva che era arrivata a Giffoni con un toy boy di 30 anni più giovane. Ormai conta solo il fattore s.Eufemia