domenica 5 settembre 2010

La visita del Papa a Carpineto Romano nei riassunti di Salvatore Izzo


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Il Papa: Affrontare questione sociale con dialogo e mediazione (Apcom)

Il Papa spiega il Messaggio per la GMG di Madrid: "Il tema che ho scelto per questo Messaggio riprende un’espressione della Lettera ai Colossesi dell’apostolo Paolo: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (2,7). E’ decisamente una proposta contro-corrente! Chi, infatti, oggi propone ai giovani di essere “radicati” e “saldi”? Piuttosto si esalta l’incertezza, la mobilità, la volubilità… tutti aspetti che riflettono una cultura indecisa riguardo ai valori di fondo, ai principi in base ai quali orientare e regolare la propria vita" (Angelus)

Il Papa: Affrontare questione sociale con dialogo e mediazione (Apcom)

Il Papa: anche il Pontefice deve essere uomo di preghiera. Essere Cristiani non può essere una scelta opportunistica (Izzo)

Ogni Pastore è chiamato a trasmettere non verità astratte, ma una ‘sapienza’, che coniuga fede e vita: così il Papa a Carpineto Romano

Benedetto XVI: Leone XIII, un Papa molto anziano, ma saggio e lungimirante, poté così introdurre nel XX secolo una Chiesa ringiovanita, con l’atteggiamento giusto per affrontare le nuove sfide. Era un Papa ancora politicamente e fisicamente “prigioniero” in Vaticano, ma in realtà, con il suo Magistero, rappresentava una Chiesa capace di affrontare senza complessi le grandi questioni della contemporaneità" (Omelia)

Grande lezione del Papa ai giornalisti :-)

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Meluzzi risponde a Verzè: meglio il Conclave di un Pontefice eletto su Facebook

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VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A CARPINETO ROMANO (5 SETTEMBRE 2010): LO SPECIALE DEL BLOG
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PAPA: CON LETTA ANCHE CASINI, BUTTIGLIONE, ZINGARETTI E POLVERINI

Salvatore Izzo

(AGI) - Carpineto Romano, 5 set.

Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, rappresenta questa mattina il Governo Italiano a Carpineto Romano, in occasione della visita del Papa alla cittadina laziale che duecento anni fa diede i natali a Leone XIII, il Pontefice che diede inizio alla Dottrina Sociale della Chiesa. Con Letta anche il sotosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro e tre leader dell'Udc:
Pierferdinado Casini, Lorenzo Cesa e Rocco Buttiglione, presente come vice presidente della Camera. Il Senato e' rappresentato invece del vicepresidente Luigi Zanda del Pd. Alla messa celebrata da Papa Ratzinger partecipano anche la governatrice del Lazio, Renata Polverini, e il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti. Arrivato in elicottero da Castelgandolfo, Benedetto XVI ha raggiunto in "papamobile" il centralissimo Largo dei Monti Lepini, dove lo attendevano miglia di fedeli e dove ha ricevuto il benvenuto del sindaco di Carpineto Romano, Quirino Briganti, e del vescovo di Anagni-Alatri, mons. Lorenzo Loppa. "La sua testimonianza - ha chiesto quest'ultimo al Papa nel suo saluto - sia sempre coraggiosa e il suo servizio profetico e il suo servizio profetico possa in ogni momento esprimere cio' che e' chiamato a dire nel nome di Gesu'".

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PAPA: CATTOLICI SIANO FORZA PACIFICA DI CAMBIAMENTO

Salvatore Izzo

(AGI) - Carpineto Romano, 5 set.

Benedetto XVI esorta i cattolici italiani a "un'ampia riflessione sulla spinta di promozione umana apportata dal Cristianesimo nel cammino della civilta', e anche sul metodo e lo stile di tale apporto, conformi alle immagini evangeliche del seme e del lievito: all'interno della realta' storica i cristiani - ha ricordato - agendo come singoli cittadini, o in forma associata, costituiscono una forza pacifica di cambiamento profondo, favorendo lo sviluppo delle potenzialita' interne alla realta' stessa".
"E' questa - spiega nell'omelia della messsa celebrata nella cittadina laziale che duecento anni fa diede i natali a Leone XIII, l'iniziatore della Dottrina Sociale della Chiesa - la forma di presenza e di azione nel mondo proposta dalla dottrina sociale della Chiesa, che punta sempre alla maturazione delle coscienze quale condizione di valide e durature trasformazioni". "In un'epoca di aspro anticlericalismo e di accese manifestazioni contro il Papa, Leone XIII - ha rilevato il Pontefice teologo - seppe guidare e sostenere i cattolici sulla via di una partecipazione costruttiva, ricca di contenuti, ferma sui principi e capace di apertura".
"Subito dopo la sua enciclica 'Rerum novarum' - infatti - si verifico' in Italia e in altri Paesi un'autentica esplosione di iniziative: associazioni, casse rurali e artigiane, giornali, un vasto 'movimento' che ebbe nel servo di Dio Giuseppe Toniolo l'illuminato animatore". Leone XIII era, ha sottolineato l'83enne Joseph Ratzinger, "un Papa molto anziano, ma saggio e lungimirante", e "pote' cosi' introdurre nel XX secolo una Chiesa ringiovanita, con l'atteggiamento giusto per affrontare le nuove sfide.
Era un Papa ancora politicamente e fisicamente 'prigioniero' in Vaticano, ma in realta', con il suo Magistero, rappresentava una Chiesa capace di affrontare senza complessi le grandi questioni della contemporaneita'".

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PAPA:COME LA SCHIAVITU' COMBATTERE OGGI BARRIERE CHE SUSSITONO

Salvatore Izzo

(AGI) - Carpineto Romano, 5 set.

"La nuova fraternita' cristiana supera la separazione tra schiavi e liberi, e innesca nella storia un principio di promozione della persona che portera' all'abolizione della schiavitu', ma anche ad oltrepassare altre barriere che tuttora esistono".
Lo ha detto Benedetto XVI ricordando a Carpineto Romano, in occasione del bicentenario della nascita di Leone XIII, che questo grande Papa "dedico' proprio al tema della schiavitu' l'Enciclica 'Catholicae Ecclesiae', del 1890".

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PAPA: AFFRONTARE CONFLITTI SOCIALI CON DIALOGO E MEDIAZIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - Carpineto Romano, 5 set.

L'insegnamento di Leone XIII, l'iniziatore della Dottrina Sociale, e' stato che "la questione sociale si poteva affrontare positivamente ed efficacemente con il dialogo e la mediazione". Lo ha detto Benedetto XVI nell'omelia della messa celebrata a Carpineto Romano in occasione del bicentenario della nascita di Papa Pecci, che "seppe guidare e sostenere i cattolici sulla via di una partecipazione costruttiva, ricca di contenuti, ferma sui principi e capace di apertura".

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PAPA: DOPO RIVOLUZIONE FRANCESE CATTOLICI DIFESERO LE TRADIZIONI

Salvatore Izzo

(AGI) - Carpineto Romano, 5 set.

In un'Europa che "risentiva allora della grande tempesta Napoleonica, seguita alla Rivoluzione Francese", nella quale "la Chiesa e numerose espressioni della cultura cristiana erano messe radicalmente in discussione" con la decisione, "ad esempio, di contare gli anni non piu' dalla nascita di Cristo ma dall'inizio della nuova era rivoluzionaria, o di togliere i nomi dei Santi dal calendario, dalle vie, dai villaggi, le popolazioni delle campagne non erano certo favorevoli a questi stravolgimenti, e rimanevano legate alle tradizioni religiose". Lo ha ricordato Benedetto XVI nell'omelia della messa che ha celebrato questa mattina a Carpineto Romano in occasione del bicentenario della nascita di Leone XIII. "La vita quotidiana - ha spiegato il Pontefice - era dura e difficile: le condizioni sanitarie e alimentari molto carenti. Intanto, si andava sviluppando l'industria e con essa il movimento operaio, sempre piu' organizzato politicamente". E proprio in
questo contesto e' nata la "Rerum Novarum", enciclica innovativa sul piano sociale: "il magistero della Chiesa, al suo livello piu' alto, fu sospinto e
aiutato dalle riflessioni e dalle esperienze locali ad elaborare una lettura complessiva e prospettica della nuova societa' e del suo bene comune". "Quando, nel 1878, fu eletto al soglio pontificio, Leone XIII - ha sottolineato Ratzinger - si senti' chiamato a portarla a compimento, alla luce delle sue ampie conoscenze di respiro internazionale, ma anche di tante iniziative realizzate 'sul campo' da parte di comunita' cristiane e uomini e donne di Chiesa".

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PAPA: ANCHE IL PONTEFICE DEVE ESSERE UN UOMO DI PREGHIERA

Salvatore Izzo

(AGI) - Carpineto Romano, 4 set.

"Leone XIII fu uomo di grande fede e di profonda devozione. Questo rimane sempre la base di tutto, per ogni cristiano, compreso il Papa". Lo ha detto Benedetto XVI nell'omelia della messa celebrata a Carpineto Romano in occasione del bicentenario della nascita di Papa Pecci. "Senza la preghiera, cioe' senza l'unione interiore con Dio, non possiamo far nulla, come disse chiaramente Gesu' ai suoi discepoli", ha
spiegato rilevando che "le parole e gli atti di Papa Pecci lasciavano trasparire la sua intima religiosita'; e questo ha trovato rispondenza anche nel suo Magistero: tra le sue numerosissime Encicliche e Lettere Apostoliche, come il filo in una collana, vi sono quelle di carattere propriamente spirituale, dedicate soprattutto all'incremento della devozione mariana, specialmente mediante il santo Rosario". "Si tratta - per pap Ratzinger - di una vera e propria 'catechesi', che scandisce dall'inizio alla fine i 25 anni del suo Pontificato. Ma troviamo anche i Documenti su Cristo Redentore, sullo Spirito Santo, sulla consacrazione al Sacro Cuore, sulla devozione a san Giuseppe, su san Francesco d'Assisi". Alla Famiglia francescana, del
resto, "Leone XIII fu particolarmente legato, ed egli stesso appartenne al Terz'Ordine". "Tutti questi diversi elementi - ha confidato Ratzinger - mi piace considerarli come sfaccettature di un'unica realta': l'amore di Dio e di Cristo, a cui nulla assolutamente va anteposto. Ma - ha aggiunto - vi e' anche un secondo aspetto, che deriva sempre dal primato di Dio e di Cristo e si riscontra nell'azione pubblica di ogni Pastore della Chiesa, in particolare di ogni Sommo Pontefice, con le caratteristiche proprie della personalita' di ciascuno. Direi che proprio il concetto di "sapienza cristiana", gia' emerso a partire dalla prima lettura e dal Vangelo, ci offre la sintesi di questa impostazione secondo Leone XIII - non a caso e' anche l'incipit di una sua Enciclica. Ogni Pastore e' chiamato a trasmettere al popolo di Dio non delle verita' astratte, ma una 'sapienza', cioe' un messaggio che coniuga fede e vita, verita' e realta' concreta". "Papa Leone XIII, con l'assistenza dello Spirito Santo, e' stato capace - - ha concluso Benedetto XVI - di fare questo in un periodo storico tra i piu' difficili per la Chiesa, rimanendo fedele alla tradizione e, al tempo stesso, misurandosi con le grandi questioni aperte. E vi
riusci' proprio sulla base della "sapienza cristiana", fondata sulle Sacre Scritture, sull'immenso patrimonio teologico e spirituale della Chiesa Cattolica e anche sulla solida e limpida filosofia di san Tommaso d'Aquino, che egli apprezzo' in sommo grado e promosse in tutta la Chiesa".

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