giovedì 17 dicembre 2009

Il Papa: la dittatura del relativismo fa leggi contro l'uomo (Izzo)


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Il Papa: "Esiste, secondo Giovanni di Salisbury, anche una verità oggettiva e immutabile, la cui origine è in Dio, accessibile alla ragione umana e che riguarda l’agire pratico e sociale. Si tratta di un diritto naturale, al quale le leggi umane e le autorità politiche e religiose devono ispirarsi, affinché possano promuovere il bene comune" (Catechesi)

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L'ira del Papa sui preti pedofili irlandesi (Iaia Vantaggiato)

Don Paolo Padrini: Da oggi sarà possibile mandare gli auguri di Natale a Papa Benedetto XVI tramite Facebook

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: DITTATURA RELATIVISMO FA LEGGI CONTRO L'UOMO

(AGI) - CdV, 16 dic.

(di Salvatore Izzo)

L'aborto, l'eutanasia, le disinvolte sperimentazioni genetiche e il matrimonio tra persone dello stesso sesso: nella nostra epoca si assiste a un preoccupante "scollamento" tra la ragione, che ha il compito di "scoprire i valori etici legati alla dignita' della persona umana", e la "liberta' che ha il dovere di promuoverli".
Benedetto XVI e' tornato a denunciare oggi la "dittatura del relativismo" nel corso di una affollatissima Udienza Generale, nella quale ha ribadito che il vero sviluppo di una societa' non e' un "prodotto" dell'uomo, ma ha la sua radice nel piano d'amore di Dio sulle sue creature. E ha tenuto a dichiarare ancora una volta pubblicamente che "sono conformi all'equita' solo quelle leggi che tutelano la sacralita' della vita umana e respingono la liceita' dell'aborto, dell'eutanasia e delle disinvolte sperimentazioni genetiche, quelle leggi che rispettano la dignita' del matrimonio tra l'uomo e la donna, che si ispirano a una corretta laicita' dello Stato - laicita' che comporta pur sempre la salvaguardia della liberta' religiosa - e che perseguono la sussidiarieta' e la
solidarieta' a livello nazionale e internazionale". Novecento anni fa, ha ricordato il Papa, il vescovo di Chartres, Giovanni di Salisbury affermava che le leggi umane e l'agire politico dovrebbero conformarsi alla legge naturale che attribuisce a ogni persona diritti inalienabili, i quali "in nessun caso" possono "essere abrogati".
Ma un millennio di consapevolezza non ha sempre prodotto quel grado di rispetto per l'uomo come il ricorso ad aborto, eutanasia e sperimentazioni genetiche, o gli attacchi alla dignita' della famiglia oggi spesso evidenziano. In proposito il Pontefice ha citato la Caritas in veritate, ribadendo che l'azione sociale e politica non deve essere "mai sganciata dalla verita' oggettiva sull'uomo e sulla sua dignita'", esiste infatti una verita' oggettiva e immutabile, la cui origine e' in Dio, accessibile alla ragione umana e che riguarda l'agire pratico e sociale. Si tratta di un diritto naturale, al quale le leggi umane e le autorita' politiche e religiose devono ispirarsi, affinche' possano promuovere il bene comune".
Un rischio di oggi - ha aggiunto il Pontefice - e' che finisca per instaurarsi una "dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie".
Secondo il Papa, tale "dittatura" e' gia' visibile nei mass media, con i loro messaggi lontani - ha denunciato - da quella "sapienza" della quale invece il mondo "ha urgente bisogno", rappresentata da "messaggi dotati di 'sapienza', ispirati cioe' alla verita', alla bonta', alla bellezza. E' questa una grande responsabilita', che interpella in particolare le persone che operano nell'ambito multiforme e complesso della cultura, della comunicazione, dei media".
Un compito che, ha poi aggiunto in un discorso rivolto alla delegazione giunta dalla Valle d'Aosta per conferirgli la cittadinanza onoraria di Introd, "appare particolarmente urgente in una societa' che alimenta, soprattutto nelle nuove generazioni, illusioni e false speranze, ma che il Signore anche oggi chiama a trasformarsi in 'famiglia' dei figli di Dio, che vivono con ‘un cuore solo e un'anima sola' per testimoniare l'amore alla vita e ai poveri".
A oltre mille militanti di un'associazione laicale, ha poi chiesto di "testimoniare con crescente impegno i valori dell'accoglienza e della solidarieta', specialmente verso i bambini e le famiglie piu' provate".

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