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PAPA: MOTU PROPRIO. DIACONI SERVONO LA CHIESA MA NON GOVERNANO
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 15 dic
Con un Motu Proprio dal titolo ''Omnium in mentem'' firmato il 26 ottobre scorso (ma diffuso solo oggi dalla Sala Stampa vaticana), papa Benedetto XVI ha precisato il ruolo dei diaconi, chiarendo che il loro compito e' quello di ''servire il popolo di Dio'' nella liturgia, nella lettura biblica e nella carita' e non quello di ''agire nella persona di Cristo Capo'', ovvero - come ha spiegato il portavoce vaticano p. Federico Lombardi - di avere una funzione di ''guida'' e di ''governo'' nella Chiesa, riservata invece a preti e vescovi.
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1 commento:
Ma hanno capito solo questo??
Si legga il famoso e sempre citato Concilio Vaticano II (che tutti devono accettare, come si suole ribadire - quando fa commodo):
Lumen gentium:
"29. In un grado inferiore della gerarchia stanno i diaconi, ai quali sono imposte le mani « non per il sacerdozio, ma per il servizio » [110]. Infatti, sostenuti dalla grazia sacramentale, nella « diaconia » della liturgia, della predicazione e della carità servono il popolo di Dio, in comunione col vescovo e con il suo presbiterio. È ufficio del diacono, secondo le disposizioni della competente autorità, amministrare solennemente il battesimo, conservare e distribuire l'eucaristia, assistere e benedire il matrimonio in nome della Chiesa, portare il viatico ai moribondi, leggere la sacra Scrittura ai fedeli, istruire ed esortare il popolo, presiedere al culto e alla preghiera dei fedeli, amministrare i sacramentali, presiedere al rito funebre e alla sepoltura. Essendo dedicati agli uffici di carità e di assistenza, i diaconi si ricordino del monito di S. Policarpo: « Essere misericordiosi, attivi, camminare secondo la verità del Signore, il quale si è fatto servo di tutti » [111]."
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