mercoledì 27 gennaio 2010

Appello del Papa affinchè non si ripetano mai più tragedie come la Shoah


Vedi anche:

Il Papa: La testimonianza di Francesco continua ad essere anche per noi un invito a coltivare la povertà interiore per crescere nella fiducia in Dio

Il Papa: San Francesco "modello" per il dialogo fra Cristiani e Musulmani (Sir)

L'incontro fra Benedetto e Francesco: una catechesi stupenda

Il Papa: San Francesco, un gigante della Santità (Sir)

Shoah, 10 anni di Giornata della Memoria (Apcom)

UDIENZA GENERALE: DIRETTA IN CORSO

Predicare dai tetti in questo tempo digitale (Scelzo)

Svolta alla Banca del Vaticano: il Papa ha deciso di «cancellare» l' ufficio del Prelato dello Ior (La Rocca)

Wojtyla era pronto a dimettersi? (Tornielli)

Pioppo da Prelato dello Ior al Camerun, l’ultimo tassello della “cura Ior” (Giansoldati)

Card. Bagnasco: dobbiamo riscoprire la grandezza di Paolo VI. Gratitudine a Benedetto XVI per avere rilanciato la figura di Montini (Izzo)

Magister: meno ideologia e più educazione, l’appello di Bagnasco non solo ai politici (Sussidiario)

Rivelazioni su Papa Wojtyla: 'Aveva scritto lettera di dimissioni'. Lettere inedite e rivelazioni di alcuni collaboratori (Gasparroni e Gagliarducci)

Il sogno del cardinale Bagnasco (Il Foglio)

Le parole di Benedetto XVI nei media (Marco Deriu)

Involuzione teologica e "devangelizzazione" mondiale. Il commento di Roberto Pepe

Lefebvriani, il rabbino Di Segni: Su Concilio Chiesa decida: o noi o loro (Apcom). Ultimatum?

La conferma del card. Bertone alla Segreteria di Stato segna la continuità nella Chiesa (Accattoli)

Mons. Slawomir Oder: Papa Wojtyla discusse con il cardinale Ratzinger della possibilità di dimettersi. Le battute con i collaboratori (Izzo)

Cattolici-Ortodossi: la Santa Sede smentisce una bozza sul Papa primo patriarca (Izzo)

Visita del Papa in sinagoga: le interviste de "Il Consulente Re" al rabbino Di Segni ed al card. Kasper

Rammarico del dicastero per l’Unità dei Cristiani per la pubblicazione non autorizzata della bozza di un testo sul dialogo tra cattolici e ortodossi

Monsignor Negri: se non parlano i vescovi contro la cultura della morte, chi lo farà? (Rodari)

E' il web il nuovo “cortile dei Gentili”. Benedetto XVI apre alle nuove tecnologie, ma mette in guardia: guai a perdere il contatto umano (Grana)

Lettera di Martin Mosebach a Francesco Colafemmina sul concetto di "bellezza" (Fides et Forma)

Bufera per alcune affermazioni di un vescovo polacco sulla Shoah e gli ebrei (Natale)

Eurispes: aumenta la fiducia nella Chiesa. Particolarmente lusinghiero il giudizio degli Italiani su Benedetto XVI

Consiglio Episcopale Permanente: prolusione del card. Bagnasco

Se l’accusatore di Pio XII è un negazionista (Pierluigi Battista)

BENEDETTO XVI: APPELLO PERCHE’ “NON SI RIPETANO PIU’ TRAGEDIE” COME LA “SHOAH”

“Dio onnipotente illumini i cuori e le menti, affinché non si ripetano più tali tragedie!”. Con questo appello, pronunciato al termine dell’udienza generale di oggi, prima dei saluti in lingua italiana, il Papa ha ricordato il “dramma della Shoah”, nella Giornata della memoria, che si celebra oggi. “Sessantacinque anni fa, il 27 gennaio 1945, venivano aperti i cancelli del campo di concentramento nazista della città polacca di Oświecim, nota con il nome tedesco di Auschwitz, e vennero liberati i pochi superstiti”, ha esordito Benedetto XVI. “Tale evento e le testimonianze dei sopravvissuti – ha proseguito - rivelarono al mondo l'orrore di crimini di inaudita efferatezza, commessi nei campi di sterminio creati dalla Germania nazista”.
Il Papa poi ha ricordato il “Giorno della memoria”, che si celebra oggi “in ricordo di tutte le vittime di quei crimini, specialmente dell’annientamento pianificato degli Ebrei, e in onore di quanti, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati, opponendosi alla follia omicida”. “Con animo commosso – le parole del Pontefice - pensiamo alle innumerevoli vittime di un cieco odio razziale e religioso, che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte in quei luoghi aberranti e disumani”.
“La memoria di tali fatti, in particolare del dramma della Shoah che ha colpito il popolo ebraico – l’auspicio del Papa - susciti un sempre più convinto rispetto della dignità di ogni persona, perché tutti gli uomini si percepiscano una sola grande famiglia”. Poi l’augurio finale, sotto forma di preghiera: “Dio onnipotente illumini i cuori e le menti, affinché non si ripetano più simili tragedie!”.

© Copyright Sir

Nessun commento: