martedì 26 gennaio 2010
Cattolici-Ortodossi: la Santa Sede smentisce una bozza sul Papa primo patriarca (Izzo)
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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
Cattolici-Ortodossi: s.sede smentisce bozza su Papa primo patriarca
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 gen.
"Il Vescovo di Roma deve assicurare la comunione di tutte le Chiese.
A questo titolo, egli e' il primo tra i servitori dell'unita' dei cristiani". Giovanni Paolo II lo aveva messo nero su bianco nell'enciclica "Ut unum sint" del 1995, ufficializzando nello stesso testo la disponibilita' della Chiesa Cattolica a "trovare una forma di esercizio del primato che, pur non rinunciando in nessun modo all'essenziale della sua missione, si apra ad una situazione nuova". La ricerca avviata con queste parole l5 anni fa e' pero' ben lungi dall'aver prodotto il risultato auspicato.
E cosi' oggi il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unita' dei Cristiani ha dovuto smentire "con rammarico" quanto e' stato pubblicato in merito dall'autorevole sito "www.chiesa", che ha rivelato un testo ancora all'esame della "Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme", nel quale la questione del primato petrino e' risolta riproponendo la formula in uso nel primo millennio del vescovo di Roma come "primo tra i patriarchi". Ma quella formulazione di Sant'Ignazio di Antiochia puo' essere utilizzata nel mondo si oggi?
"C'e' stato un secondo millennio - spiega il vaticanista Sandro Magister, al quale si deve lo scoop - in cui il primato del Papa e' stato interpretato e vissuto, in Occidente, in forme sempre piu' accentuate, lontane da quelle che le Chiese d'Oriente sono oggi disposte ad accettare. E sara' questo il punto piu' critico della discussione. Ma le delegazioni delle due parti non hanno timore di affrontarlo.
Lo ha detto lo stesso Benedetto XVI lo scorso 20 gennaio, spiegando nell'udienza generale ai fedeli il senso della settimana di preghiera per l'unita' dei cristiani: "con le Chiese ortodosse la commissione mista internazionale per il dialogo teologico ha iniziato lo studio di un tema cruciale nel dialogo fra cattolici e ortodossi: il ruolo del vescovo di Roma nella comunione della Chiesa nel primo millennio, cioe' nel tempo in cui i cristiani di Oriente e di Occidente vivevano nella piena comunione. Questo studio si estendera' in seguito al secondo millennio".
La nota del dicastero apparsa sul bollettino della Sala Stampa sottolinea d'altra parte che quello pubblicato su www.chiesa e' solo "un testo previo, che consiste in un elenco di temi da studiare e da approfondire, finora discusso solo in minima parte dalla suddetta Commissione. Nell'ultima riunione della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa, tenutasi a Paphos nell'ottobre scorso, si era stabilito esplicitamente che il testo non sarebbe stato pubblicato finche' non fosse stato esaminato nella sua totalita' dalla Commissione. Ad oggi - assicura - non esiste nessun documento concordato e pertanto il testo pubblicato non ha nessuna autorita', ne' ufficialita'". La prossima sessione ha comunque gia' un luogo prefissato, Vienna, e una data, dal 20 al 27 settembre 2010.
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3 commenti:
"un testo previo, che consiste in un elenco di temi da studiare e da approfondire, finora discusso solo in minima parte dalla suddetta Commissione":
Dunque: la bozza NON viene smentita. Forse non si è capito che la gravità del fatto consiste proprio in questo.
Papa Benedetto desidera che i Lefebriani accettino il Concilio, dichiarazione Nostra Aetate compresa. Ergo, il Concilio non è in discussione, come è stato ripetuto sino alla nausea. Il rabbino non ha forse ascoltato le parole del Papa in Sinagoga?
Che pesantezza, ragazze!
Alessia
Perdon, ho sbagliato post!
Alessia
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