mercoledì 17 febbraio 2010

Vescovi d’Irlanda a rapporto dal Papa: «Sulla pedofilia ammettano le colpe» (Monteforte)


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Vescovi d’Irlanda a rapporto dal Papa «Sulla pedofilia ammettano le colpe»

di Roberto Monteforte

È il momento della verità per i vescovi irlandesi. Da ieri tutti e ventiquattro sono in Vaticano a colloquio con papa Benedetto XVI e con i responsabili dei principali dicasteri di curia. Colloqui a porte chiuse che si concluderanno oggi sul tema doloroso e delicato degli scandali sessuali e degli abusi su minori che per trent’anni hanno macchiato la Chiesa d’Irlanda.
Abusi tollerati, coperti dalla gerarchia, come è emerso dal rapporto Murphy. Verità amare quelle emerse, che parlano di una Chiesa che ha nascosto «ossessivamente» abusi su minori nell'arcidiocesi di Dublino nel periodo compreso tra il 1975 e il 2004, ricorrendo alla politica del «non chiedere, non dire», alla sistematica copertura dei responsabili. Ora è il momento di riconoscere le colpe e punire chi ha sbagliato per recuperare credibilità alla Chiesa.
Il Papa che già a dicembre ha espresso «rabbia e vergogna», ha annuciato fermezza. Nell’omelia tenuta ai vescovi irlandesi il segretario di Stato, cardinale Bertone ha osservato che vi può essere «purificazione» solo se si riconoscono le colpe compiute. Bertone conclude invitando i vescovi all’«umiltà» e alla «fiducia». Ieri sono arrivate le prime, ammissioni di responsabilità. «Ammetto con molta franchezza quello che tutti sanno» ha affermato il responsabile per le comunicazioni della conferenza episcopale irlandese, Joseph Duffy, vescovo di Clogher.
ARRIVANO Le PRIME AMMISSIONI Sono «episodi - ha continuato - che hanno inferto alla Chiesa ferite profonde, mettendola in una situazione molto seria. Un grave danno all'autorità della Chiesa e alla fedeltà al vangelo di Gesù Cristo». È quello che preoccupa papa Ratzinger, lo ha confermato dalla Radio Vaticana il primate d’Irlanda, cardinale Sean Brady, arcivescovo di Armagh. «Speriamo - ha affermato - che, al nostro rientro in Irlanda, questo si traduca in un processo di pentimento, rinnovamento e riconciliazione, per il bene di tutti». «Puntiamo tutti allo stesso obiettivo - ha ribadito - che è quello della tutela dei bambini». L’associazione delle vittime Irish Survivors of Child in un lettera fatta pervenire al pontefice, chiede la definizione di un meccanismo chiaro per il pagamento dei risarcimenti da parte degli ordini religiosi, dimissioni immediate di tutti i vescovi coinvolti, una ristrutturazione delle diocesi irlandesi, troppe per un paese così piccolo, e una «chiara richiesta di perdono» da parte di Benedetto XVI. Qualche testa è già caduta. Il Papa ha già accettato le dimissioni del vescovo di Limerick, Murray, mentre poco prima di Natale hanno rassegnato le dimissioni - ancora non accettate- i vescovi Moriarty, Field e Walsh.

© Copyright L'Unità, 16 febbraio 2010 consultabile online anche qui.

4 commenti:

Fra David Gagrcic ha detto...

Scusate l'ignoranza ma, cosa c'entra la ristrutturazione e la riduzione del numero delle diocesi con il problema pedofilia? Aiutatemi per favore...:-) Non so perchè ma ho una certa impressione che qualcuno se ne stia approfittando?!! La mia è solo un'impressione, vero?

Raffaella ha detto...

Secondo molti fedeli irlandesi, il Paese e' piccolo per avere cosi' tante diocesi.
Non conosco bene la situazione irlandese ma, se davvero e' cosi', vedo come fatto positivo la riduzione con eventuale accorpamento delle diocesi. Diminuirebbe anche la corsa al carrierismo :-)
R.

Fra David Gagrcic ha detto...

Su questo siamo d'accordo cara raffaella: le diocesi forse sono troppe: 28 diocesi. Pensa però che la Regione Toscana, dove vivo io, conta 18 diocesi su un territorio di 22.997 Km²ca, con un densità di popolazione di 3.516.000 abitanti. L'Irlanda, che è uno stato sovrano e non una regione ha 28 diocesi, su una superficie di 84.500 km2, con una popolazione di circa 5,7 milioni. Probabilmente vanno ridimensionate, accorpate e gestite meglio, e va bene! Forse (ma dubito!) così diminuirebbe anche la corsa al carrierismo..e siamo d'accordo anche su questo.. Ma è proprio questa l'urgenza e soprattutto l'occasione per parlare di simili problemi? In una lettera personale al papa in cui vengono chieste scuse, risarcimenti e si mette in risalto la sofferenza delle vittime, cosa c'entra la riduzione e l'accorpamento delle diocesi? Mi sfugge un passaggio forse? :-)

Raffaella ha detto...

No, se ci sara' un provvedimento, non sara' certo contenuto nella lettera pastorale :-)
R.