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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
UE: PAPA, ETICA CRISTIANA AMICA PERSONE, PAURE IMMOTIVATE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 apr.
''Il Vangelo suscita un'etica amica della persona, soprattutto se essa e' nel bisogno o emarginata''.
Lo ha riaffermato Papa Ratzinger nel discorso rivolto oggi al nuovo ambasciatore del Belgio, paese che ''accoglie la sede delle Istituzioni comunitarie e ha visto riaffermare ancora una volta la sua vocazione europea attraverso la scelta di uno dei suoi connazionali come presidente del Consiglio Europeo''.
Nel discorso, il Papa ha ricordato le ''radici religiose'' del Belgio e ha ribadito che ''tutti possono capire che il Vangelo e' una forza di cui non c'e' ragione di avere paura''. Da parte sua, ha assicurato, ''la Chiesa s'inscrive pienamente nella storia e nel tessuto sociale della sua nazione'' e vuole essere ''un fattore di armoniosa convivenza fra tutti''. ''A questo contribuisce - ha sggiunto il Pontefice - in modo molto attivo, specialmente attraverso le sue numerose istituzioni educative, le sue opere di carattere sociale e l'impegno volontario di tantissimi fedeli''.
Per Benedetto XVI, anche in Belgio ''la Chiesa e' quindi lieta di mettersi al servizio di tutte le componenti della societa' belga. Tuttavia, non pare inutile sottolineare che essa ha, in quanto istituzione, il diritto di esprimersi pubblicamente. Lo condivide con tutti gli individui e tutte le istituzioni, al fine di dire il suo parere sulle questioni di interesse comune''. ''La Chiesa - ha scandito - rispetta la libertà di tutti di pensarla in modo diverso da lei; le farebbe anche piacere che venisse rispettato il suo diritto d'espressione. La Chiesa e' infatti depositaria di un insegnamento, di un messaggio religioso che ha ricevuto da Cristo''.
''Sono convinto - ha continuato - che, malgrado gli sviluppi sociologici, l'humus cristiano sia ancora ricco in questa terra e puo' nutrire generosamente l'impegno di un numero crescente di volontari che, ispirati dai principi evangelici di fraternita' e di solidarieta', accompagnano le persone che vivono delle difficoltà e che, per questa ragione, hanno bisogno di essere aiutate''.
In proposito, il Pontefice ha ricordato come la ''posizione geografica del Paese e il suo multilinguismo'' ma anche il suo ''impegnarsi e distinguersi nella ricerca di un consenso in situazioni molto complesse'' conferisce al Belgio un ruolo di primo piano nella Ue. ''Desidero oggi sottolineare - ha aggiunto - che, per dare frutto a lungo termine, l'arte del consenso non si riduce a una capacita' puramente dialettica, ma deve ricercare il vero e il bene. Perche' senza verita', senza fiducia e amore per il vero, non c'e' coscienza e responsabilita' sociale, e l'agire sociale cade in balia di privati interessi e di logiche di potere, con effetti disgregatori sulla societa', tanto più in una società in via di globalizzazione, in momenti difficili come quelli attuali''.
Il Belgio, ha ricordato ancora il Pontefice, ''ha vissuto, all'inizio di quest'anno, le due tragedie dolorose di Liegi e di Buizingen. Desidero rinnovare alle famiglie colpite e alle vittime le assicurazioni della mia vicinanza spirituale. Queste catastrofi ci fanno misurare la fragilita' dell'esistenza umana e la necessita', per proteggerla, di una coesione sociale autentica, che non indebolisca la legittima diversita' delle opinioni. Essa si basa sulla convinzione che la vita e la dignita' umane costituiscono un bene prezioso che occorre difendere e promuovere con decisione, appoggiandosi al diritto naturale''.
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