sabato 24 aprile 2010

Il vescovo di Bruges si dimette dopo avere confessato abusi sessuali (Marroni che cita il Ncr ma non Allen!)


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Su segnalazione di Elisabetta leggiamo il seguente articolo. Sarebbe stato bello leggere anche la citazione dell'articolo di Allen:

Il vescovo di Bruges si dimette per molestie

Carlo Marroni

CITTÀ DEL VATICANO

Una nuova tempesta investe la Chiesa: il vescovo belga di Bruges, monsignor Roger Vangheluwe, 74 anni, ha dato le dimissioni per abusi sessuali compiuti su un minore anni fa.
Il presule ha ammesso i suoi crimini e Benedetto XVI ha accettato immediatamente le dimissioni. «Quando ero ancora un semplice sacerdote e per un certo tempo all'inizio del mio episcopato ho abusato sessualmente di un giovane dell'ambiente a me vicino. La vittima ne è ancora segnata. Nel corso degli ultimi decenni, ho più volte riconosciuto la mia colpa nei suoi confronti, come nei confronti della sua famiglia, e ho domandato perdono. Ma questo non lo ha pacificato. E neppure io lo sono» ha detto Vangheluwe, sul quale la Procura di Bruges ha aperto un'inchiesta.
Peter Adriannsens, presidente della commissione indipendente per il trattamento degli abusi sessuali nei Paesi Bassi, ha spiegato che gli abusi del vescovo si sono protratti «per più anni e in più fasi».
Finora la commissione ha ricevuto una ventina di denunce, ha detto Adriannsens, e in molti casi gli abusi sono andati avanti «almeno sei anni, prima che si intervenisse». E l'arcivescovo di Bruxelles e primate del Belgio, Andrè-Joseph Leonard, ha ammesso che «siamo di fronte a una situazione particolarmente seria: oggi è un giorno nero per la Chiesa, vogliamo prima di tutto chiedere scusa alle vittime, alle famiglie e alla società».
Ieri nuovi dettagli del caso del cardinale Dario Castrillon Hoyos, che nel 2001 con una lettera si felicitò con un vescovo francese che copriva un prete pedofilo: l'ex prefetto della Congregazione per il Clero era intervenuto quattro anni prima, contro la volontà del vescovo americano di Tucson, a favore di un sacerdote americano che aveva abusato di bambini, afferma il giornale cattolico National Catholic Reporter (Ncr).
Di recente il porporato ha sostenuto pubblicamente che la missiva del 2001 - successiva alle nuove norme varate anche dall'allora cardinale Ratzinger - sarebbe stata stata approvata da Giovanni Paolo II.
Intanto l'avvocato americano della Santa Sede, Jeffrey Lena, ha categoricamente respinto come «completamente priva di merito» la denuncia presentata, a nome di una vittima di un prete pedofilo del Wisconsin, contro il Papa e i cardinali Angelo Sodano e Tarcisio Bertone.
«Azioni legali legittime sono state mosse da vittime di abusi, ma questa non lo è», ha detto Lena secondo cui la denuncia presentata dal collega Jeff Anderson a nome di una vittima di padre Lawrence Murphy «rappresenta un tentativo di usare tragici eventi come piattaforma per un attacco più ampio teso a ridefinire la Chiesa Cattolica come un'impresa mondiale di affari». In ogni caso sul tema si pronuncerà a breve la Corte Suprema.
Ieri a Berlino si è riunita la talvolta rotonda voluta dal governo Merkel che ha coinvolto la Conferenza Episcopale sullo scandalo della pedofilia: i risultati dei lavori (che affronteranno anche il tema dei risarcimenti) saranno resi noti a fine anno.
C'è chi propone una chiave di lettura: il cardinale di Sydney, George Pell, probabile prossimo prefetto della Congregazione dei Vescovi, afferma che «sono parte del problema anche l'implacabile diffusione della pornografia in alcuni settori della cultura e la pressione per la "liberazione" sessuale, che ai suoi estremi vuole l'accettazione della pedofilia come un'altra preferenza sessuale». Sul tema generale degli abusi sui minori è intervenuto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: la giornata nazionale contro la violenza sui bambini, che si celebra domani, «ripropone alle coscienze dei singoli e dell'intera collettività il valore universale dell'intangibilità dei minori e l'imperativo etico della loro piena tutela nel percorso di crescita fisica, psicologica e intellettuale» ha affermato il capo dello Stato.

ESCALATION

Chi è

Roger Vangheluwe è nato il 7 novembre 1936 a Roulers, nella regione belga delle Fiandre. È stato ordinato sacerdote il primo febbraio 1963, nel dicembre 1984 è stato nominato vescovo di Bruges (nella foto con Giovanni Paolo II, nel 1985). Professore al seminario di Bruges, fino alle sue dimissioni ha rappresentato la Conferenza episcopale nell'Università cattolica di Lovanio. La Procura di Bruges ha aperto un'inchiesta sugli abusi che ha ammesso di aver compiuto

La reazione

«La volontà di trasparenza che la Chiesa cattolica del Belgio vuole applicare rigorosamente» in materia di abusi sessuali compiuti da sacerdoti è stata riaffermata dal nuovo arcivescovo di Bruxelles Andrè-Joseph Leonard, che ha citato la linea indicata dal Papa con la Lettera ai cattolici dell'Irlanda: la necessità di «voltare risolutamente pagina rispetto all'epoca, non così lontana, nella quale nella Chiesa come altrove si preferiva la soluzione del silenzio»

Chiesa tedesca in difficoltà

Quasi cinque milioni di tedeschi stanno valutando la possibilità di cancellarsi dalle liste dei fedeli della Chiesa cattolica: è quanto emerge da un sondaggio pubblicato ieri dal quotidiano Bild, in coincidenza con l'avvio dei lavori a Berlino di una commissione governativa sugli abusi a danno dei minori

© Copyright Il Sole 24 Ore, 24 aprile 2010 consultabile online anche qui.

1 commento:

laura ha detto...

Mi addolora molto la notizia che 5 milioni di tedeschi vogliono cancellarsi dalle liste dei cattolici a causa degli scandali provocati dagli abusi sui minori.
Sarebbe il caso di essere pù uniti e di pregare e pentirsi iniseme per superare un momento così doloroso. Mi viene in mente la frase del vangelo in cui Gesù dice: "Prenderanno il Pastore e le pecore saranno dsperse", ma, nel nostro caso, il Pastore, seppure addolorato e ferito, è saldamente al Suo posto e ci offre un esempio di fede e di fermezza. AiutiamoLo e non allontaniamoci dalla fonte della vita e della salvezza e restiamo in comunione con la Chiea santa e peccatrice