sabato 24 aprile 2010
Il vescovo di Bruges confessa gli abusi e lascia l'incarico
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“Novena di preghiere” per il Papa, a Torino per l’Ostensione della Sindone
Dichiarazione rilasciata dall'Avvocato Jeffrey S. Lena, incaricato di difendere la Santa Sede negli Stati Uniti
Mons. Giuliodori: La Chiesa Italiana deve a Joseph Ratzinger anche l'indirizzo che ha portato a un nuovo modo di comunicare (Izzo)
Durissimo atto d'accusa di Mons. Leonard: prima la Chiesa Cattolica belga insabbiava, ora voltiamo pagina (Apcom)
Il Papa accetta le dimissioni dell’arcivescovo di Bruges coinvolto in un abuso su minore (Radio Vaticana)
L’avvocato Lena negli Usa: privo di merito il caso contro il Vaticano sugli abusi (Radio Vaticana)
L'episodio di Vangheluwe è gravissimo perchè egli aveva già chiesto perdono alla vittima. Dove erano il Primate emerito del Belgio ed i nunzi apostolici?
Il Papa "depone" il vescovo ultraprogressista di Bruges reo confesso di abusi sessuali. Il Primate del Belgio: mai più occultamento o silenzio
Vangheluwe abusò di un ragazzo da sacerdote e per un pò dopo la nomina a vescovo...
Il Papa ha accettato le dimissioni di un terzo vescovo irlandese che coprì abusi (Izzo)
Settimo caso in meno di un mese di "dimissioni" ex canone 401 § 2 del Codice di Diritto Canonico
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Vergogna! Il vescovo Vangheluwe ha ammesso di avere abusato di un minore. Il Papa accetta immediatamente le sue dimissioni (Sky)
Pedofilia, in Irlanda si dimette Moriarty (Mazza)
Anderson (Notre Dame): i nostri peccati e la fedeltà di Dio (Sussidiario)
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Quello che il Nyt non pubblica (Rodari)
Osservatore: negli attacchi di Kung al Papa c'è una questione di stile, che tradisce la sostanza. Non basta l'ingegneria ecclesiale (Izzo)
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Il vescovo di Bruges confessa gli abusi e lascia l'incarico
Chiesa sempre nella tempesta
CITTA' DEL VATICANO
Lo scandalo della pedofilia nella Chiesa continua a registrare colpi di scena: a finire nel mirino, ieri, è stato il cattolicissimo Belgio con le dimissioni, a sorpresa e immediatamente accettate dal Papa, del vescovo di Bruges, mons. Roger Vangheluwe.
Una vicenda, quella del presule reo confesso di aver commesso per anni abusi su un ragazzo sulla quale anche la procura ha aperto un fascicolo, che segna – commenta il primate del Belgio, mons. Andrè-Joseph Leonard – «un giorno nero per la Chiesa». E che vede per la prima volta, un vescovo confessare non solo di avere nascosto abusi perpetrati da preti sotto la sua giurisdizione, ma di averli compiuti in prima persona. Mentre anche negli Stati Uniti non si allenta la pressione dei media ed in Germania si riunisce per la prima volta il vertice anti-pedofilia voluto dalla Merkel, sul tema in Italia interviene anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: salvaguardare i diritti dei bambini è un «imperativo etico» e non solo «giuridico», dice in vista della Giornata Nazionale dei bambini vittime della violenza promossa per domenica dall'associazione Meter di don Di Noto.
«Quando ero ancora semplice sacerdote e per un certo tempo all'inizio del mio episcopato – è la confessione choc di mons. Vangheluwe diffusa ieri dalla sala stampa vaticana insieme al bollettino con la formula di rito dell'accoglimento delle dimissioni da parte del Papa – ho abusato sessualmente di un giovane a me vicino. La vittima ne è ancora segnata. Nel corso degli ultimi decenni – ha aggiunto – ho più volte riconosciuto la mia colpa nei suoi confronti, come nei confronti della sua famiglia, e ho domandato perdono. Ma questo non lo ha pacificato. E neppure io lo sono. La tempesta mediatica di queste ultime settimane ha rafforzato il trauma. Non è più possibile continuare in questa situazione. Sono profondamente dispiaciuto per ciò che ho fatto e presento le mie scuse più sincere. Ho presentato le mie dimissioni» al Papa e «sono state accettate venerdì. Perciò, mi ritiro». Interviene anche il card. George Pell, arcivescovo di Sydney e prossimo prefetto della Congregazione dei Vescovi, rilanciando anche il tema della pornografia tra le cause del dilagare del fenomeno.
© Copyright Gazzetta del sud, 24 aprile 2010
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