domenica 25 aprile 2010
Il Papa: rafforzare la fede per sconfiggere il male. Fondata su una precisa convinzione la controffensiva di Benedetto XVI contro la pedofilia (Izzo)
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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo questo bellissimo commento:
PAPA: RAFFORZARE LA FEDE PER SCONFIGGERE IL MALE
(AGI) - CdV, 25 apr.
(di Salvatore Izzo)
E' fondata su una precisa convinzione la controffensiva di Benedetto XVI contro lo scandalo pedofilia.
E dopo l'ultima drammatica rivelazione di uno stupro commesso dal vescovo di Bruges in Belgio, le cui dimissioni sono state accettate immediatamente, la delinea nel breve discorso che ha preceduto il Regina Caeli.
Rivolto a una piazza San Pietro gremita di fedeli che vogliono manifestare affetto e solidarieta' a questa Chiesa ferita ma soprattutto a chi coraggiosamente ha squarciato il velo di ipocrisia che copriva tanto marciume e ingiustamente e' stato accusato, parla dei "combattimenti" che debbono impegnare i pastori per difendere dal male il loro gregge.
Ma spiega che con le sole forze umane non si puo' riuscire a vincere. "Solo il Buon Pastore - dice - custodisce con immensa tenerezza il suo gregge e lo difende dal male, e solo in Lui i fedeli possono riporre assoluta fiducia".
Quello che serve di piu' per sconfiggere la pedofilia e gli altri vizi del clero (con la stessa forza Ratzinger combatte anche il carrierismo ecclesiastico) e' dunque la fede: "esorto in particolare i ministri ordinati - spiega - affinche', stimolati dall'Anno Sacerdotale, si sentano impegnati per una piu' forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi. Ricordino che il sacerdote continua l'opera della Redenzione sulla terra; sappiano sostare volentieri davanti al tabernacolo; aderiscano totalmente alla propria vocazione e missione mediante un'ascesi severa; si rendano disponibili all'ascolto e al perdono; formino cristianamente il popolo a loro affidato; coltivino con cura la fraternita' sacerdotale".
"Vescovi e sacerdoti - invoca il Pontefice - prendano esempio da saggi e zelanti Pastori, come fece san Gregorio di Nazianzo, il quale cosi' scriveva all'amico fraterno e vescovo san Basilio: 'Insegnaci il tuo amore per le pecore, la tua sollecitudine e la tua capacita' di comprensione, la tua sorveglianza, la severita' nella dolcezza, la serenita' e la mansuetudine nell'attivita', i combattimenti in difesa del gregge, le vittorie conseguite in Cristo". Dopo la preghiera del Regina Caeli, poi, Ratzinger manda "uno speciale saluto all'Associazione Meter, che da 14 anni promuove la Giornata nazionale per i bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell'indifferenza".
"In questa occasione - scandisce - voglio soprattutto ringraziare e incoraggiare
quanti si dedicano alla prevenzione e all'educazione, in particolare i genitori, gli insegnanti e tanti sacerdoti, suore, catechisti e animatori che lavorano con i ragazzi nelle parrocchie, nelle scuole e nelle associazioni".
L'orrenda vicenda del vescovo stupratore di Bruges (il settimo caso in meno di un mese di "dimissioni" ex canone 401 comma 2 del Codice di Diritto Canonico e il secondo caso, dopo quello di Oslo, di un presule che ammette di aver compiuto egli stesso abusi, anche se lo scandalo in Norvegia riguardava atti compiuti dal presule prima della consacrazione episcopale e in Belgio purtroppo anche dopo) ha un precedente negli Stati Uniti in mons. Rembert Weakland, l'ex abate primate dei benedettini che fu capofila dei vescovi progressisti negli Usa e poi dovette dimettersi quando si copri' che la relazione omosessuale da lui condotta nell'intero arco del suo episcopato era iniziata quando il giovane amante aveva 10 anni. Oggi Weakland e' un'militante per i diritti dei gay e il principale "accusatore" di Benedetto XVI Oltreoceano.
Anche mons. Roger Vangheluwe appartiene all'ala progressista/neomodernista dell'Episcopato, tanto da aver fatto una battaglia per il diaconato femminile, sulla stessa linea del card. Martini (che sul Corriere della Sera di oggi interviene pero' in difesa del Papa).
Questo dato storico rafforza quanto scritto nella Lettera ai cattolci d'Irlanda circa il fatto che la rivoluzione del '68 ha aperto nella Chiesa una voragine morale.
Sulla quale in troppi hanno chiuso gli occhi a cominciare dall'ex primate Dannels che ha ammesso di aver incontrato i familiari della vittima con un gesto "forse troppo generoso, spontaneo e spensierato che rischia ora di passare come un mio fallimento".
"Molto sovente le pratiche sacramentali e devozionali che sostengono la fede e la rendono capace di crescere, come ad esempio la frequente confessione, la preghiera quotidiana e i ritiri annuali - ha il Papa nel documento dello scorso 19 marzo che esprime la sua posizione sul problema dei preti pedofili - sono state disattese" mentre si e' affermata "la tendenza, anche da parte di sacerdoti e religiosi, di adottare modi di pensiero e di giudizio delle realtà secolari senza sufficiente riferimento al Vangelo".
Di fatto,"il programma di rinnovamento proposto dal Concilio Vaticano Secondo fu a volte frainteso e in verità, alla luce dei profondi cambiamenti sociali che si stavano verificando, era tutt’altro che facile valutare il modo migliore per portarlo avanti. In particolare, vi fu una tendenza, dettata da retta intenzione ma errata, ad evitare approcci penali nei confronti di situazioni canoniche irregolari. È in questo contesto generale che dobbiamo cercare di comprendere lo sconcertante problema dell’abuso sessuale dei ragazzi, che ha contribuito in misura tutt’altro che piccola all’indebolimento della fede e alla perdita del rispetto per la Chiesa e per i suoi insegnamenti".
Per il Papa "solo esaminando con attenzione i molti elementi che diedero origine alla presente crisi è possibile intraprendere una chiara diagnosi delle sue cause e trovare rimedi efficaci".
Si tratta di correggere "procedure inadeguate per determinare l’idoneità dei candidati al sacerdozio e alla vita religiosa; insufficiente formazione umana, morale, intellettuale e spirituale nei seminari e nei noviziati; una tendenza nella società a favorire il clero e altre figure in autorità e una preoccupazione fuori luogo per il buon nome della Chiesa e per evitare gli scandali, che hanno portato come risultato alla mancata applicazione delle pene canoniche in vigore e alla mancata tutela della dignità di ogni persona".
E "bisogna agire con urgenza per affrontare questi fattori, che hanno avuto conseguenze tanto tragiche per le vite delle vittime e delle loro famiglie e hanno oscurato la luce del Vangelo a un punto tale cui non erano giunti neppure secoli di persecuzione". Nel mondo di oggi "non servono tecnocrati del comunicare ma testimoni credibili, convinti che questo inquinamento dello spirito vada bonificato a partire da un'idea chiara del mondo, un'antropologia coltivata, argomentata, convinta", scrive oggi Avvenire che invita a guardare all'esempio del Papa, "un testimone massimamente credibile", del quale occorre "sostenere, oggi ancor piu' di prima, ogni risoluto passo.
Basta seguirlo, imitarne il coraggio e la limpidezza, e il piu' e' fatto.
E' il Papa - afferma il quotidiano cattolico - che spiega come non stancarsi di nutrire nel proprio cuore quella sana passione per l'uomo che diventa tensione ad avvicinarsi sempre di piu' ai suoi linguaggi. E' lui, ancora, che chiede di saper vibrare di profonda e gioiosa passione per Dio, alimentata nel continuo dialogo col Signore".
Quanto alle misure concrete che Bendetto XVI intende prendere, si parla della creazione di un nuovo dicastero della Curia romana dedicato alla rievangelizzazione dell'Occidente che sara' presieduto dall'arcivescovo Rino Fisichella.
"La lettera apostolica che sancisce la decisione di un dicastero dedicato alla missione nel primo e nel secondo mondo, cioe' nei paesi dove gia' l'annuncio del Vangelo e' gia' avvenuto da secoli ma dove oggi la sua incisivita' nella vita delle persone sembra essersi smarrita", rappresentera', ipotizza il vaticanista Andrea Tornielli, "la novita' piu' consistente del Pontificato".
Va ricordato in proposito che, dopo il Sinodo del 1990 sull'Europa, Giovanni Paolo II prese in considerazione un'ipotesi per molti versi analoga e affido' al card. Camillo Ruini, che del Sinodo era stato il relatore, una commissione che studio' la cosa.
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1 commento:
Forza ragazzi, e pensare che mancano solo 5 mesi.....
http://www.agi.it/rubriche/ultime-notizie-page/201004252218-est-rom0135-gb_sunday_telegraph_benedetto_xvi_potrebbe_annullare_visita
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