sabato 3 aprile 2010

Mons. De Rosa: Cantalamessa? Gli ebrei sono sempre permalosi (Asca). Questo vescovo sia subito nominato cardinale :-)


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Su segnalazione di Alessia e Guglielmo leggiamo:

PEDOFILIA: MONS.DE ROSA, CANTALAMESSA? GLI EBREI SONO SEMPRE PERMALOSI.

''Di questi tempi ho l'impressione che questi ebrei siano sempre cosi' permalosi, che subito si impennano, stanno sempre chiusi come ricci. Padre Cantalamessa ha solo letto la lettera di un amico ebreo, che ha espresso il parere che nei sintomi gli attacchi al papa e l'antisemitismo possano rassomigliarsi. E invece, qualsiasi cosa accada, subito si accusa la Chiesa'': respinge 'in toto' al mittente le polemiche per le parole del predicatore del papa, mons. Michele De Rosa, vescovo di Cerreto Sannita e membro della Commissione Cei per l'ecumenismo e il dialogo.
Per il presule, le critiche per le parole di p. Cantalamessa da parte ebraica ''offendono i loro stessi confratelli'' e gli ebrei stessi ''potrebbero essere piu' fraterni''.
''Anche nella mia esperienza di dialogo ecumenico - spiega il vescovo - ho scoperto che ogni cosa che si tocca con loro e' terribile. Capisco che abbiano sofferto con l'olocausto, ma non possono farne una bandiera, potrebbero essere piu' umili. Quando si parla con loro bisogna sempre parlare conoscendo quello che vogliono sapere. Anche cose dette senza malizia provocano subito una reazione, subito parlano contro la Chiesa''. Mons. De Rosa ripercorre le polemiche degli ultimi anni tra la Chiesa cattolica e la comunita' ebraica internazionale: ''Preghiamo perche' si convertano e non va bene, abbiamo tolto l'espressione 'perfidi giudei', e non va bene, papa Benedetto XVI ha cambiato la preghiera del Venerdi' Santo nella messa tridentina, e non va bene.
Bisogna sempre chiedere scusa ogni volta, mi sembra ci sia una reazione esagerata''. Mons. De Rosa spiega anche la sua linea di condotta nei confronti dei preti pedofili: ''Bisogna chiaramente perseguire questi casi, ma bisogna avere rispetto del peccatore. Non denuncerei alla polizia un prete accusato. Soprattutto se si e' pentito sinceramente, lo toglierei di la' e lo metterei in un posto dove non puo' piu' far male, dove avrebbe meno tentazioni''. ''Grazie a Dio - spiega - ho 60 preti e tutti quanti vivono il loro sacerdozio completamente, la gente vuole loro bene. Possono capitare dei casi, certo, ma di un peccato personale si fa un peccato collettivo''.
Per il presule, ''nessuno vuole negare che ci siano dei casi'' ma ''normalmente il caso esplode sulla stampa quando il sacerdote viene rinviato a giudizio. Ma spesso poi viene completamente assolto''. Mons. De Rosa afferma anche che spesso sono i ''PM che fanno a gara per fare accuse e rinvii a giudizio. Un bambino dice qualcosa, e le famiglie e gli avvocati fanno a gara sperando di farci soldi. Puo' capitare un caso''. ''Diciamo sempre che il peccato e' una cosa, il peccatore un'altra - conclude - io voglio bene ai preti''.

© Copyright Asca

Fatemi largo...devo correre a baciare l'anello di questo vescovo!
R.

12 commenti:

Giovanni ha detto...

Repubblica lancia il fronte maltese in previsione della visita del Papa:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/04/03/news/casi_malta-3097075/

Vai col liscio!

Giovanni ha detto...

Esempio di mistificazione? Nel titolo dell'articolo c'è scritto:
"Tra il 2001 e il 2009 ben 845 i casi di abusi su minori."

Solo leggendo il testo si capisce che il numero si riferisce a tutti i casi di pedofilia dello stato Maltese e NON della Chiesa.
Inoltre da una parte si dice che i verbali sono segreti ma poi si virgolettano le oscenità che avrebbero confessato dei sacerdoti...com'è possibile?

Anonimo ha detto...

Mons De Rosa cardinale subito!
Alessia

euge ha detto...

Condivido Alessia! Ce ne fossero di Mons. così.........!

Anonimo ha detto...

Amerei che al Venerdì Santo predicasse il papa personalmente. Forese in questo momento si sta un po' troppo 'parlando a ruota libera'...
In ogni caso gli ebrei si rivelano sempre troppo suscettibili.
Il dolore è dolore: o forse che il loro ha un coefficiente in più? Vogliono comprensione, ne dettano sempre i termini, e sono troppo ipercritici. Perché non sanno piangere con gli altri? Forse che sono proprio solo loro le vittime di ogni male? Se son fratelli, condividano.
Poi, ciascuno prega secondo la propria fede: perché i cristiani dovrebbero rinunciare a chiedere al Cristo Salvatore la loro conversione? Preghino anche loro per la nostra...

Vatykanista ha detto...

Però Mons. De Rosa è caduto anche lui nel tranello:


"Padre Cantalamessa ha solo letto la lettera di un amico ebreo, che ha espresso il parere che nei sintomi gli attacchi al papa e l'antisemitismo possano rassomigliarsi."


Attacchi ("concentrici" alla Ecclesia dei Cattolici tutti (Papa incluso).

Fabiola ha detto...

Che Dio mi perdoni, ma io comincio a pensare che questo attacco alla Chiesa e al Papa stia dando il coraggio della verità e consapevolezza di sè ai cattolici, perfino ai Vescovi.
Mai un'identità è riscoperta e si rafforza come quando è attaccata.
Avevate mai letto cose simili sugli ebrei da un Vescovo?

Raffaella ha detto...

Si', carissima Fabiola!
Ammetto che ci ho pensato anche io confortata dal bel commento di Salvatore Izzo e ora anche da te.
Forse davvero c'e' un disegno divino dietro tutto questo.
Finora abbiamo visto solo quello diabolico, ma da tutto questo marciume possiamo uscire piu' consapevoli di noi stessi.
E' saltato il tappo dell'ecumenismo di maniera e del dialogo interreligioso di facciata.
Gli amici musulmani si stanno comportando in modo leale.
Merito anche di Ratisbona?
R.

Anonimo ha detto...

Merito del fatto che in 1.500 di incontri e scontri col Cristianesimo hanno imparato a rispettarci. Cosa che dovremmo ricordarci anche noi se è vero come è vero che pure il "terribile" Saladino si pose il probema di tutelare gli interessi e la sicurezza dei cristiani della Terra Tanta dopo la presa di Gerusalemme.
Detto questo, credo che effettivamente questa crisi stia spingendo i Vescovi a scendere in campo a favore di BXVI (lo facessero anche per il MP Summorum Pontificorum!) e, soprattutto, ci fa capire che con i silenzi diplomatici, le excusationes non petitae (ho smarronato?), gli abbracci a chi ci sputa in faccia (non solo in senso figurato) ci scaviamo la fossa sotto i piedi ed allontaniamo il popolo. Il popolo, infatti, almeno quello al quale appartengo, del cattolicesimo rispetta anche la "forza" che gli viene dalla sua storia. L'identità si basa su questo.

Anonimo ha detto...

anch'io sono pr la berretta a De rosa. Basta! "Nun se ne può più!!!"

Max

Anonimo ha detto...

Padre Cantalamessa ha "peccato", a mio modo di vedere, di mancanza di diplomazia. Con tutti gli esempi che poteva fare...proprio gli ebrei e l'olocausto doveva toccare!
E visto che, concordo con lui, non si deve fare di ogni erba un fascio gli chiedo cosa pensa dellanota vaticana chedice che chi ha tendenze omosessuali "non e' in grado di rapportarsi correttamente con uomini e donne".
Se e' giusto ghetizzare tutta una categoria (magari dicendo come Introvigne che i pedofili sono tutti omosessuali).
Ricordo al padre Cantalamessa che nella chiesa di oggi non basta essere omocasti per essere sacerdoti equilibrati. Spero che la sua incapacita' di rapportarsi correttamente sia un svista, e che quella nota vada rivista, sulla base dell'evangelico NON FARE AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VORRESTI FACESSERO A TE!
Non tutti i sacerdoti sono pedofili ma nemmeno tutti i gay, e soprattutto non tutti i gay "sono incapaci di rapportarsi correttament con uomini e donne", ne tutti gli omocasti sono esclusi dal sacerdozio, ma solo quelli susseguenti alla recente nota.
Alberto 2

P. Pippo ha detto...

Bravo De Rosa.
Conoscevo il suo lato "protestante"...mi sa che questo pontificato stia facendo miracoli anche sui vescovi.
Ben venga!