mercoledì 23 giugno 2010
Magdi Cristiano Allam: Mons. Padovese è stato ucciso su mandato islamico e la Santa Sede tace (Izzo)
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Il Papa: l’intelligenza umana è limitata e non può conoscere tutto
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Lettera (eccellente) di Gnocchi-Palmaro sul Foglio. Dal martirio di Mons. Padovese in Turchia a San Francesco (Messainlatino)
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Card. Sepe: perdono «quanti dentro e fuori la Chiesa hanno voluto colpirmi» (Tornielli)
Sepe, gli altri, e le domande degli ingenui (Aldo Maria Valli)
Ora la Santa Sede ha la possibilità di agire con la massima trasparenza. Lo faccia! Costi quel che costi...
Indagini sul card. Sepe: altri articoli di lunedì 21 giugno 2010
Rusconi per «La Stampa» sull'omelia del Papa: Parole lucide e puntuali (Osservatore Romano)
Appello per ottenere dal Santo Padre la grazia di veder proclamato San Giovanni Maria Vianney Patrono di tutti i sacerdoti
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Chi è Sepe, l'impresario di Dio. Commento di Sandro Magister
Il "caso" Propaganda Fide e l'indagine sul card. Sepe: lo speciale del blog
PADOVESE: MAGDI ALLAM, UCCISO SU MANDATO ISLAMICO E S.SEDE TACE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 23 giu.
"La verita' e' che mons. Padovese e' stato assassinato su mandato del terrorismo islamico e l'atteggiamento vaticano piu' che prudente, di accondiscendenza, di paura, non porta a salvaguardare la presenza dei cristiani in terra islamica".
Lo afferma Magdi Cristiano Allam, l'ex vice direttore del Corriere della Sera grande esperto di islam, convertitosi al cattolicesimo e oggi europarlamentare.
La linea tenuta dalla Santa Sede dopo l'assassinio di mons. Luigi Padovese, presidente della Conferenza Episcopale Turca, denuncia Allam, "accresce l'intransigenza dei governi e degli estremisti islamici. Per loro cristiani ed ebrei sono eretici: l'obiettivo e' quello di islamizzare il mondo". Secondo il giornalista egiziano, in questo contesto i "segni manifesti di paura" dell'Occidente e delle autorita' della Chiesa Cattolica "sono considerati come un incoraggiamento ad andare avanti fino alla vittoria finale".
"Se non comprendiamo questo - spiega in un'intervista al mensile cattolico 'Il Consulente', edito dal Gruppo Re - se immaginiamo che gli altri siano automaticamente a nostra immagine e somiglianza, attribuendo loro categorie cartesiano quando cio' che li ispira e' esclusivamente il credo coranico e la coscienza di dover islamizzare il mondo, noi ci comportiamo da naif, che vegetano in una 'terra di nessuno' pronta per essere conquistata".
"La diplomazia vaticana - sottolinea Magdi Cristiano Allam - e' quella che fino all'ultimo istante tento' di impedire a Papa Benedetto XVI di celebrare il mio Battesimo... La diplomazia temeva le conseguenze di questo atto pubblico". "Il Santo Padre in quell'occasione - da' atto il giornalista - e' stato un autentico testimone non solo di fede, ma anche di liberta'.
Purtroppo la burocrazia vaticana, che opera secondo la logica della 'ragion di Stato', il che la porta a non volere contrasti con nessun Paese al mondo, si sottomette facilmente all'arbitrio dei governi islamici. Con la conseguenza che la gestione dei casi 'delicati' appare piu' che discutibile".
Nell'intervista, Allam risponde anche alle critiche che gli attiro' la decisione di farsi battezzare in San Pietro, nella Veglia di Pasqua. "Credo che tali critici - dice - non conoscano la realta' dei fatti. Ogni anno, nella notte della Veglia pasquale nella Basilica di San Pietro, il Papa battezza degli adulti. E tutti gli anni tale rito viene ripreso in televisione.
Allora non e' che le televisioni abbiano ripreso il rito perche' c'ero io: hanno agito secondo una consuetudine collaudata. In secondo luogo tutti dovrebbero sapere che non sono stato io a decidere che fosse il Santo Padre a battezzarmi: e' stata una sua scelta precisa". "La domanda vera - osserva - dovrebbe essere un'altra: come mai oggi dei cristiani, in terra cristiana, nella culla del cattolicesimo, arrivano ad immaginare che il battesimo pubblico di un musulmano rappresenti un fatto che puo' ingenerare preoccupazione? Tanto da preferire che il musulmano che si converte al cristianesimo lo faccia in modo che non se ne accorga nessuno".
E ricorda che "in Arabia Saudita o in Afghanistan l'essere cristiani comporta automaticamente la condanna, a volte a morte".
"In una terra cristiana, libera, democratica, dove l'esercizio della liberta' religiosa e' ampiamente garantito a tutti, se un cristiano si converte all'islam - ragione - nessuno lo critica, lo minaccia e lo condanna; pero', se accade l'opposto, se un musulmano sceglie in tutta liberta' di diventare cristiano, viene automaticamente condannato a morte dai musulmani in quanto 'apostata' e nel contempo criticato da alcuni cristiani che temono sia messa a repentaglio la loro sicurezza. E' la paura che ispira tali critiche". "Mi auguro - conclude - che giunga presto il giorno in cui la conversione di mille Magdi Allam in Magdi Cristiano Allam passi inosservata, sotto silenzio: vorra' dire che finalmente la conversione convinta e orgogliosa di un musulmano alla fede cristiana sara' considerata normale".
© Copyright (AGI)
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15 commenti:
I nuovi amici di Ratzinger
Curiose giravolte intellettuali e nuove analisi. Contrordine: B-XVI è buono
http://www.ilfoglio.it/soloqui/5526
Alessia
Stiamo molto, ma moooolto attenti a fare da cassa di risonanza a strani personaggi come Allam ed al loro 'soffiare sul fuoco' dello "scontro di civiltà".
Se la Santa Sede è stata prudente sull'accaduto è perchè dire tutto quello che si sa vorrebbe dire rivelare qualcosa di "indicibile".
Ad esempio, le denunce di collaborazioni israeliane con i recentissimi attentati del PKK sono ben più di semplici 'sospetti'.
Attenti che l'aver dato troppo spago a certi 'giochetti' non ricada sulle vostre anime!
Quanto a certi scenari nei quali Allam ben si inquadra, consiglio a tutti (e lo dico davvero "in spitito di verità") di leggere l'illuminante "Spaghetticons; La deriva neo-con della Destra Cattolica italiana" dell'ottimo Luigi Cupertino.
Nonostante il nome che si è furbescamente dato, Magdi non mi sembra poi tanto cristiano. Il suo cristianesimo, in ogni caso, ha solo una valenza negativa, anti-islamica. Per questo motivo, avrebbe potuto farsi benissimo ebreo. Ma gli ebrei non accettano quelli delle altre razze.
Ora, vorrebbe spingere la Chiesa (che ha altri problemi e ben altri nemici che la attaccano) a partire lancia in resta contro i musulmani. Ma mi faccia il piacere!!!!!!
Il danno enorme che ha fatto Paolo VI (tra i tanti) è anche quello di aver tolto dal vertice della Curia Romana il Sant'Uffizio ed averci messo la Segreteria di Stato (che fino ad allora era uno degli ultimi uffici di Curia).
Così se prima l'azione della Santa Sede era guidata dalla Fede ora è guidata dalla diplomazia.
Con quali risultati, poi, oltre a quelli di aver accresciuto il numero delle relazioni diplomatiche?
Nostro Signore ha istituito il papato perché si scambiasse ambasciatori con tutte le nazioni della terra?
Ancora: l'aver messo al vertice della Curia un organismo che avrebbe dovuto coordinare tutti gli altri ha realmente generato una coordinazione?
Stando ai disastri degli ultimi tempi non si direbbe: la Curia sembra un'armata brancaleone!
Son d'accordo con Magdi Cristiano e credo nella sua sincerità e ammiro la sua coerenza
Consiglio a tutti la lettura di "Cristianofobia".
Quello che dice Allam è vero.
Apriamo gli occhi!
Laura, la Prudenza è una Virtù cardinale, e qualcuno di piuttosto autorevole ci aveva detto che saranno ingannati, se possibile, anche gli eletti......
Oltre a non sapere chi sia il Sig. Allam, non riesco nemmeno ad intendere cosa voglia argomentare.
Non capisco, sinceramente, il motivo di tanto sarcasmo circa l'intervento appropriato di ALLAM. Il suo nome non credo venga da un'origine fuebescamente data, bensì dalla fonte stessa della sua conversione, basterebbe conoscerlo un tantino di più per capirlo! Per qualcuno che parla di "scontro di civiltà": dire che i mussulmani ci considerano degli idolatri non capisco cosa implichi di negativo, dato che il corano lo dice espressamente e dice anche tanto altro...Circa gli erroei di PAOLO VI, andiamoci piano e non cadiamo nell'errore che accomuna tradizionalisti e progressisti, che chi da una parte e chi dall'altra, con estrema superbia, ha tolto un pezzo di Tradizione!E poi non capisco cosa c'entri l'accostamento storicamente infondato di Segreteria di Stato e Sant'Uffizio, visto che da quando esistono, cioè da dopo TRENTO, hanno avuto sempre mansioni e ruoli diversi. Chieso scusa per il tono non un po' riottoso, ma considero meglio "una veritè scomoda che una menzogna detta cortesemente"
don Alessandro
Il condannatore di Allam (è in buona compagnia!) e difensore d'ufficio/assolutore dell'Islam (bello sforzo!) non ha nemmeno il coraggio di usare un nick name...
Giudica un fratello (senza nemmeno conoscere, nè portare la sua croce), ma ritiene di poter dare patenti di Cristianesimo agli altri...
Suggerisco un nick: Don Abbondio
Don Alessandro, è sempre bene avere molti dati e informazioni per poter dare giudizi su materie così complesse. Ripeto, Lei ha letto il libro che consigliavo?
"Spaghetticons; La deriva neo-con della Destra Cattolica italiana" di Luigi Cupertino. è un libro prezioso al di la delle convinzioni dell'autore ma per la mole di dati e citazioni che propone.
PG
A PG: non metto minimamente in dubbio quanto da te detto e quanto da te appreso nel libro di Cupertino. Se io mi son permesso, e mi permetto, di esprimere giudizi al riguardo, è perchè conosco la materia e reputo che, al di là di una qualsiasi opinione personale, la verità, da qualsiasi parrte provenga, è e rimane sempre verità! Non c'è nessuna congiura anti-islam, però attenzione che quanto ci dice Allam, non è poi tanto diverso da quanto disse il Cardinal BIFFI 10 anni fa, allora sembrava un'esagerazione, oggi, se si vuole essere onesti intellettualmente, dobbiamo riconoscere che aveva perfettamente ragione
don Alessandro
Gentile Don Alessandro, quando si dice "non c'è nessuna congiura anti-islam" ciò non è del tutto vero. Tutta la stampa "occidentale" è orientata nell'enfatizzare i danni dell'islam e nel minimizzare le responsabilità, anche gravi, dello stato di Israele.
Il problema di quello che dice Allam è che parte dall'assunto, tutto da dimostrare, che l'assassinio di Mons. Padovese sia su mandato del terrorismo islamico. Bene, chiunque conosca la storia di quelle terre sa che in quei luoghi si muove ben altro che solo il "terrorismo islamico".
E, sinceramente, non credo che il Cardinal Biffi avesse intenzione di schierare la Chiesa Cattolica al fianco di Israele e dell'Impero Americano in un terminale Armagheddon in cui noi non saremmo più tanto sicuri di essere dalla parte giusta!
+In Cristo+
PG
Francamente non condivido l'atteggiamento dell'anonimo, che, per non dare tutte le colpe all'Islam, gliele nega tutte.
L'impostura assume tanti volti, non sta tutta di qui o tutta di là.
Il mondo è nemico di Cristo, mentre Cristo è il Salvatore del mondo.
Vi sono manifestazioni anticristiche - oggi mi va di usare il linguaggio di Padre Livio perchè è più corrretto e sintetico del mio - sia nell'Islam che nel Giudaismo e persino nel Cristianesimo!
Quindi mettiamo alcuni punti fermi. Preciso che io parlo di queste cose non per sentito dire, nè per aver letto dei libri:
1 - E' vero che il fondamentalismo islamico ammazza i cristiani.
2 - E' vero che il fondamentalismo islamico viene utilizzato sempre più come copertura da altri che ammazzano i Cristiani - per esempio i Curdi in Iraq, che pure sono musulmani, ma "occidentalmente corretti" - per fini che non hanno a che fare con la religione.
3 - E' vero che gli Ebrei sembrano godere se i fondamentalisti, o chi si passa per loro, ammazzano i Cristiani, soffiando sul fuoco in cerca di alleanze per le loro guerre in corso o future.
Lo scontro è sempre tra il serpente e l'umanità, la vittima è Cristo, il vincitore è Cristo.
Sam, quello che dici è tutto estremamente corretto, e io non ho nessuna intenzione di negare le enormi colpe di certo islam, quello che resta è però il dato che, al momento, e per amor di Verità, non abbiamo gli elementi per attribuire questo specifico assassinio a chicchessia.
PG
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