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Appello del Pontefice sulla Somalia «Ristabilire il rispetto dei diritti umani»
Mogadiscio
Premono ormai sul palazzo presidenziale i ribelli somali filo-al Qaida di al Shabaab, che nel terzo giorno della loro offensiva in forze a Mogadiscio hanno ingaggiato nuovi violenti combattimenti con l'esercito somalo e i peacekeeper dell'Unione africana (Ua), che affermano di aver respinto gli attaccanti.
I combattimenti, culminati l'altro ieri nell'assalto all'hotel Muna in cui gli integralisti hanno ucciso almeno 30 persone, fra cui diversi parlamentari, da lunedì hanno provocato circa 80 morti e oltre 160 feriti.
Scontri che sono stati al centro dell'attenzione del Papa, che ieri ha lanciato un appello: «Auspico – ha detto papa Ratzinger da Castel Galdolfo – che, con l'aiuto della comunità internazionale, non si risparmino sforzi per ristabilire il rispetto della vita e dei diritti umani».
Secondo testimoni, le raffiche di armi automatiche e le esplosioni sono iniziate prima dell'alba e sono proseguiti per buona parte della mattinata nel centro della capitale, dove sorge Villa Somalia, il palazzo del presidente, capo del fragile governo di transizione (Tfg), difeso da militari e dalle truppe dell'Amisom, la missione di pace dell'Ua, Amisom. Almeno sei civili sono rimasti uccisi da colpi di mortaio caduti sulle abitazioni, mentre il servizio ambulanze di Mogadiscio parla di almeno 18 civili feriti ricoverati.
Un giornalista, Barkhat Awale, 60 anni, direttore di Radio Hurma, è rimasto ucciso da un proiettile vagante mentre sistemava un'antenna sul tetto dell'emittente.
Per il resto la guerra continua nelle dichiarazioni contrapposte delle due parti: «I nostri mujaheddin sono entrati in azione alle 5.30 e sono penetrati in diverse posizioni difensive del governo apostata e degli invasori cristiani che lo sostengono», ha dichiarato un portavoce degli Shabaab, aggiungendo che «ora i mujaheddin controllano molte delle loro posizioni». Secondo il portavoce dell'Amisom, invece, l'attacco è stato respinto e «ne il governo né l'Amison sono arretrati. La situazione è sotto controllo».(d.s.)
© Copyright Gazzetta del sud, 26 agosto 2010
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