mercoledì 4 agosto 2010

La fatale attrazione degli Anglicani verso Roma? Merito di Newman (Rodari)


Vedi anche:

Il vescovo ausiliare di Monaco si dice "sorpreso" per il successo dell'incontro del Papa con i chierichetti (Asca). Noi invece non siamo sorpresi :-)

La carica dei chierichetti: le foto di Rainews24

Un giorno con il Papa a Castel Gandolfo: video TV2000-Avvenire

Chierichetti: Germania batte Italia (Gagliarducci). Benedetto XVI, invece, doppia il record che egli stesso stabilì nel 2006 :-)

Milingo scrive al Papa: sarò patriarca di Lusaka il 15 agosto (Adnkronos)

All’udienza generale, la grande festa dei ministranti. Il Papa: rendete Gesù sempre più presente nel mondo (Radio Vaticana)

Benedetto XVI ringrazia i Cavalieri di Colombo per il sostegno alla Chiesa nell’attuale momento di turbolenza. Il messaggio è firmato dal card. Bertone

Il Papa ai ministranti: "Comunicate ai vostri coetanei il dono di questa amicizia (con Gesù), con gioia, con entusiasmo, senza paura, affinché possano sentire che voi conoscete questo Mistero, che è vero e che lo amate!" (Catechesi)

Il Papa ai chierichetti: «Aiutate i vostri sacerdoti» (Avvenire)

Udienza del Papa ai chierichetti: sotto choc i siti dei quotidiani ed i telegiornali che giocano al ribasso sui presenti! E i giornali di domani? :-)

Appello del Papa per le popolazioni di Pakistan, Afghanistan e Russia colpite da gravi calamità naturali (R.V.)

Il Papa: ai chierichetti, comunicate ai vostri coetanei il dono dell’amicizia con Gesù (AsiaNews)

Piazza San Pietro stracolma di chierichetti. Dal Papa anche un appello per Russia, Pakistan ed Afghanistan (Ansa)

Padre Lombardi precisa: sono circa 85mila i fedeli presenti stamane in piazza San Pietro

Oltre 80mila i presenti stamattina in Piazza San Pietro (Ansa)

80MILA PERSONE IN PIAZZA SAN PIETRO...

Il Papa ai ministranti: Aiutate i preti a diffondere la fede nel mondo

Il Papa: mi ricordo di quando anche io ero chierichetto...

60mila chierichetti da tutta Europa in piazza San Pietro

Piazza San Pietro stracolma, chierichetti in tripudio per il Papa. Battuti tutti i record di presenze (Repubblica)

Una straordinaria e coloratissima Piazza San Pietro accoglie il Santo Padre per l'udienza generale :-)

Il «Talento» dimenticato dall’Italia. Il nostro Paese non ha ratificato il trattato sulle bombe a grappolo. L'appello del Papa (Di Giacomo)

Il Papa «segreto» di Castel Gandolfo. L’estate del Santo Padre (Cardinale)

I chierichetti nel commento di Zizola

Viaggio tra i "ministranti": i ragazzi che stanno conquistando un nuovo ruolo nella Chiesa (Meletti)

Spettacolari immagini di una Piazza San Pietro letteralmente invasa da chierichetti

Anne Rice non compie nessun gesto clamoroso con la sua dichiarazione di lasciare la Chiesa, anzi sceglie la strada più ovvia (Panzeri)

Messori risponde alla Rice: le ideologie mutano, e ciò che ci appare al momento indiscutibile sarà improponibile domani. Monumentale commento!

Il Papa: Non dobbiamo mai dimenticare che la Parola di Dio trascende i tempi. Le opinioni umane vengono e vanno. Quanto è oggi modernissimo, domani sarà passatissimo (udienza generale, 7 novembre 2007)

Anne Rice sente il bisogno di annunciare "urbi et orbi" di avere lasciato la Chiesa Cattolica. Ce ne faremo una ragione...

Mons. Piacenza: Il curato rivoluzionario. Il 4 agosto ricorre la memoria liturgica di san Giovanni Maria Vianney (Osservatore Romano)

L'ostilità degli ebrei verso i Cristiani: un pregiudizio di cui non si parla mai (Damian Thompson)

Più di cinquantamila chierichetti incontrano Benedetto XVI. Una festa per la Chiesa (Osservatore Romano)

Mons. Muller (Ratisbona) ha accompagnato i suoi chierichetti a Roma e ha anche trovato il coraggio, in ritardo, di difendere Mixa

Il Vicariato di Roma ha commissariato l'ordine religioso 'Miles Jesu'

Storia e segreti della parola umiltà, la virtù dei veri potenti della Terra (Socci)

Anglicanorum Coetibus, anche il Sinodo della Anglican Catholic Church in Australia vota a favore della richiesta di Ordinariato a Roma
_____________________________

Su segnalazione di Alessia ed Eufemia leggiamo:

La fatale attrazione degli anglicani verso Roma? Merito di Newman

di Paolo Rodari

Centinaia di conversioni dall’anglicanesimo al cattolicesimo. Ci sono anche queste testimonianze nel mastodontico processo che la Fabbrica dei Santi ha messo in moto per arrivare alla beatificazione del cardinale inglese vissuto nell’Ottocento John Henry Newman. Testimonianze che hanno convinto il Papa della necessità di spingere ulteriormente il piede sull’acceleratore: ancora parecchi anglicani aspettano di tornare sotto Roma.
Per loro il Papa ha pubblicato lo scorso 4 novembre la Costituzione apostolica “Anglicanorum coetibus”. E ancora: per loro e per tutto il mondo anglicano, per dare un segnale che resti, Benedetto XVI sarà a Cofton Park, periferia di Birmingham, il prossimo 19 settembre, per celebrare in prima persona la beatificazione di Newman, il sacerdote anglicano divenuto cattolico, il più importante esempio di percorso a ritroso: dal mondo protestante a quello cattolico, dalla ribellione al papato alla sottomissione a Roma, al Vaticano, alle gerarchie della chiesa.
Padre Fidel González-Fernández è un sacerdote comboniano. Insegna storia della chiesa alla Gregoriana ed è consultore della Congregazione per le cause dei santi. Ha partecipato, e ancora partecipa, al processo di Newman, come consultore storico. Di Newman ha parlato innumerevoli volte, in conferenze tenute in tutto il mondo. Dice: “Ci sono almeno diecimila testimonianze di conversioni al cattolicesimo avvenute grazie a Newman. Al processo abbiamo portato soltanto duecento esempi. Tutte le testimonianze parlano del cardinale inglese, sia le conversioni dall’anglicanesimo al cattolicesimo, che quelle dall’anglicanesimo a un anglicanesimo più puro, a una vita cristiana più genuina. Del resto anche Newman, prima della conversione, si prodigò per un anglicanesimo più genuino, mostrando come la via della santità era percorribile anche lì. Sono testimonianze di persone che grazie all’esempio di Newman hanno portato un rinnovamento nella chiesa anglicana. Un rinnovamento che Newman ricercò per anni. E’ noto il suo giudizio severo sulla chiesa anglicana del suo tempo. La accusava di essere ambigua, relativista, e in certo senso infedele alla tradizione apostolica. Nel famoso sinodo di Oscott, Newman emise un giudizio molto forte e preciso su una chiesa che vedeva infettata dal liberalismo teologico e dalla mondanità. Parlava addirittura di apostasia. Prevedeva, in un certo senso, la grande crisi della chiesa anglicana contemporanea”.

Una crisi notevole. Che parla di sacerdoti, religiosi e fedeli scottati dal lassismo di certe guide. Dalla indiscriminata apertura dell’anglicanesimo alle mode del mondo: dall’ordinazione femminile alle nozze gay. Senza, tra l’altro, risultati concreti in termini di numeri.

Ratzinger ha compreso il fenomeno. La ribellione di molti a questo stato di cose. E ha offerto un approdo sicuro: Roma. La chiesa di Roma. Ma la conversione non è un obbligo per nessuno.

Molti, anche tra gli scontenti, nascono anglicani e anglicani restano. E anche per loro Newman resta un esempio. Non a caso la prima e forse più importante conversione di Newman non fu dall’anglicanesimo al cattolicesimo. Ma un’altra. Racconta padre Fidel: “Tutto cominciò quando Newman era molto giovane. Sentì il fascino di un noto teologo protestante, Thomas Scott di Aston Sandford. E si convertì al suo credo. In Scott vedeva il superamento del protestantismo freddo e razionalista allora in voga. In lui vedeva una risoluta e decisa antimondanità. Scott era un teologo anticonformista e libero. Scrisse Newman in ‘Apologia pro vita sua’: ‘Thomas Scott è lo scrittore che più di ogni altro produsse sulla mia mente un’impressione profonda e al quale, umanamente parlando, sono debitore della mia anima’”. Scott parlava della necessità di guadagnare un assoluto distacco dalle cose terrene. Parlava della purezza della fede. Una fede non contaminata dalle falsità del mondo. Era quanto Newman cercava nell’anglicanesimo. Fu la sua prima conversione. Dice padre Fidel: “Newman cercava la verità ovunque si trovasse. E questa ricerca gli faceva abbandonare posizioni false, mondane, non autentiche. Stabilì per se stesso un notevole programma ascetico e un celibato vissuto integralmente. Niente lo soddisfaceva e soltanto cercava la pienezza di un incontro totale con Dio. Entrò fra i chierici della chiesa anglicana donandosi al ministero della predicazione e al servizio dei più bisognosi e ammalati. A Oxford entrò in contatto con uno dei nemici peggiori del fatto cristiano, lo gnosticismo, che allora permeava molte correnti della teologia protestante in generale, e in modo speciale l’anglicanesimo teologico liberale”.
E’ probabilmente questo amore per il cristianesimo autentico che porta molti Pontefici ad ammirare Newman. E a desiderare che egli diventi un esempio conosciuto da tutta la cristianità. Dice padre Fidel: “Uno dei migliori conoscitori di Newman, il gesuita Vincent Blehl, esprimeva il 29 maggio 1982 sull’Osservatore Romano in un pezzo intitolato ‘John Henry Newman, una strada verso la comunione completa’ la convinzione che il cardinale inglese fosse tra le più grandi personalità a cui tutta la cristianità, non solo una parte, poteva guardare. Spiega Blehl che il chiodo fisso di Newman è la santità. Da giovane incontrò Dio. Questo incontro trasformò tutta la sua vita. Così ne parlò anni dopo Newman: ‘Ho difficoltà a ricordare un’immagine di come ero prima dell’agosto 1816, l’anno in cui ho incontrato Dio. Soltanto ricordo un ragazzo che era un’altra persona rispetto a ciò che divenne dopo’. Scrive ancora Blehl che questa esperienza condusse Newman alla decisione di seguire la strada della santità. Spesso citava Thomas Scott: ‘La santità piuttosto che la pace’. Chi entrava in contatto con Newman si rendeva conto di trovarsi di fronte a una personalità differente dai chierici e teologi del tempo. E, infatti, tantissimi anglicani, soprattutto del ceto intellettuale, cercavano in lui un punto di riferimento, a Oxford e fuori da quell’Università”.
La fama di santità di Newman cresce mentre egli è ancora in vita. Si diffonde sia nel mondo anglicano che in quello cattolico. Tanto che quando muore sono tanti i fedeli che lo vogliono santo. Ma il processo si apre soltanto decenni dopo. Perché? Risponde padre Fidel: “Questa domanda occorrerebbe farla alla chiesa inglese. Quando morì Newman aveva già una notevole fama di santità. Il vescovo inglese Clifford, il cardinale di Westminster Manning e altre personalità ai suoi funerali parlarono di ‘notevole santità’. Molti lo paragonarono ai padri e ai dottori della chiesa antica. C’è chi disse che fu un ‘nuovo sant’Agostino’. Negli anni 30 così scrisse il noto newmanista tedesco Erich Przywara: ‘Newman può essere considerato un alter Agostino perché il suo sguardo era fissato continuamente su Dio in una sorta di ricerca continua’. Questo giudizio su Newman come un nuovo Agostino è stato sottolineato in maniera evidente da Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e infine Benedetto XVI. Eppure la chiesa ha ritardato l’inizio del processo. Il mondo ecclesiale cattolico inglese non era in generale favorevole a introdurre cause di canonizzazione. Gran parte delle cause erano promosse dalle chiese francese e italiana. La chiesa cattolica inglese era piccola, composta da poveri immigrati irlandesi che vivevano in mezzo a un mare di anglicanesimo spesso loro ostile. Era una chiesa preoccupata di non suscitare polemiche. Cercava di non sollevare animosità. Lo stesso Newman aveva vissuto tutta la vita cercando il nascondimento. Non voleva onori e non voleva farsi notare. Poi arrivò il Concilio Vaticano II. Fu qui che molti padri conciliari parlarono di Newman e della necessità di portarlo agli onori degli altari. Tanto che si può dire che la spinta verso la beatificazione venne da Roma. Allora come oggi, è Roma a favorire nuove conquiste tra cattolici e anglicani sulla strada di un autentico ecumenismo”.

Pubblicato sul Foglio mercoledì 4 agosto 2010

© Copyright Il Foglio, 4 agosto 2010 consultabile online anche qui, sul blog di Paolo Rodari.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Dal blog di Damian sappiamo che anche Hitchens ha qualche recriminazione. Eufemia
http://www.vanityfair.com/culture/features/2010/09/hitchens-201009

Raffaella ha detto...

Hitchens e', come al solito, amante del cattivo gusto.
Una cosa e' certa: il nome di Ratzinger fara' storia. Il suo non penso proprio...
R.

sonny ha detto...

Indovinello del pomeriggio. Chi è il personaggio nascosto?


"È stato stagista nella sede di New York del settimanale storico della sinistra americana, The Nation. L’editore Victor Navasky rammenta: «Era l’aiutante di Christopher Hitchens». Di quello stage non restano molte tracce, ma con Hitchens condivide l’ateismo, anche se i suoi tre figli, Antonio, 8 anni, Alberto, 5, e Miguel, 1, sono stati educati alla religione cattolica della madre...."

Al primo arrivato una teglia di lasagne ( che visto il periodo sono un po' pesantine, ma sempre buone)

Raffaella ha detto...

Nooooooooooooo!! ahahahaha
Lo confesso: ho barato e fatto copia ed incolla.
:-)
Si scoprono tante "belle" cose con google e spesso spiegano tanti "arcani" :-)
R.

sonny ha detto...

Mi dispiace Raffaella, solo mezza teglia di lasagne!!!!!!

Raffaella ha detto...

Non e' giusto :-)
Lo dico a Mariateresa...ecco!
;-)

sonny ha detto...

Su dai non fare così, va bene la teglia intera, per questa volta va bene così....

Raffaella ha detto...

:-))