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Il Papa: "Ascoltando l’invito rassicurante di Gesù «Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno» (Lc 12,32), il nostro cuore viene aperto ad una speranza che illumina e anima l’esistenza concreta: abbiamo la certezza che «il Vangelo non è soltanto una comunicazione di cose che si possono sapere, ma è una comunicazione che produce fatti e cambia la vita. La porta oscura del tempo, del futuro, è stata spalancata" (Angelus)
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Porta alla Gmg 2011 il Cammino di Santiago
DA SANTIAGO DI COMPOSTELA
FABRIZIO ASSANDRI
A fare più strada, seguendo il Cammino del nord, sono stati i 2.200 ragazzi di Madrid, partiti il 26 luglio e arrivati a Santiago il 5 agosto. Immancabili la conchiglia, il bastone e la «credenziale», sorta di passaporto con i timbri dei rifugi che certificano il pellegrinaggio. A piedi, ma anche in bici, dodicimila giovani da tutta la Spagna sono confluiti alla tomba dell’apostolo Giacomo per il Pej, il Pellegrinaggio e incontro dei giovani, apertosi giovedì e in corso fino a oggi. L’iniziativa, che rientra tra le celebrazioni dell’Anno giubilare compostelano, è una sorta di prova generale della Giornata mondiale della gioventù che si terrà tra un anno a Madrid – cui il Pej si rifà anche per il programma – e precede la visita del Papa a Santiago, a novembre. Croce dei giovani e Icona di Mar ia, simboli della Gmg in viaggio per le diocesi spagnole, sono arrivate a Santiago per il Pej. «I piedi fanno male, è vero, ma ci stiamo divertendo un sacco – scrive Carlos di Madrid sul blog Jovenes cristianos en accion –. In questi giorni sento forte l’attesa per la Gmg: con la nostra parrocchia ci stiamo già attrezzando per l’accoglienza». Sebbene si tratti di un incontro per i giovani spagnoli, non mancano gruppi di altri Paesi, in particolare dall’Italia. Dopo la cerimonia di accoglienza in piazza Obradoiro, di fronte alla Cattedrale, giovedì con l’arcivescovo di Santiago Julián Barrio Barrio, la città ha ospitato al mattino trenta catechesi tenute da vescovi spagnoli e portoghesi, al pomeriggio attività formative e di svago. A concludere il Pej sono, nello stadio di San Lazzaro, la veglia di ieri e la Messa di oggi, presiedute dal cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici, di cui era prevista anche la partecipazione alla tavola rotonda su «La Gmg e la pastorale giovanile», dalla Gmg 1989, che si tenne proprio a Santiago, a quella del 2011 a Madrid.
Il programma di spettacoli teatrali, concerti, laboratori, testimonianze, conferenze e mostre svoltosi in questi giorni ruotava intorno ad alcuni blocchi tematici come la giustizia sociale, la vocazione e l’affettività, la storia e l’arte, la musica e l’evangelizzazione, la pastorale e la comunicazione. In programma, ad esempio, gli spettacoli di «teatro sociale» del gruppo
Los ultimos, un film sulla schiavitù minorile, due laboratori sul Web. A turno le chiese di diversi ordini di religiose presenti in città hanno ospitato 40 ore di adorazione eucaristica; un’altra chiesa è stata 'adibita' a confessionale. La Cattedrale è rimasta aperta fino a mezzanotte per permettere a tutti i giovani di entrare per la Porta Santa e compiere i riti giubilari.
Impegnati dietro le quinte del Pej, circa «trecento giovani volontari delle diocesi galiziane, che saranno anche il grosso dell’équipe di volontari impegnati nella visita del Papa a novembre », spiega don Javier Porro, incaricato di Pastorale giovanile della diocesi e coordinatore del Pej. La figura di san Giacomo «esercita una forte attrattiva sui giovani per la sua attualità. Il tema dell’incontro, che è lo stesso del piano pastorale diocesano, recita Come l’apostolo San Giacomo, amici del Signore. Per i giovani l’amicizia è un tema molto importante: quando un giovane diventa amico del Signore la sua vita cambia davvero, esattamente com’è successo a San Giacomo».
© Copyright Avvenire, 8 agosto 2010
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