martedì 22 dicembre 2009

Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro: Gli attacchi a Pio XII nascono nella Chiesa (Il Foglio). Da incorniciare!


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Su segnalazione della nostra Fabiola leggiamo questo straordinario articoli che ci chiarisce ancora meglio le idee:

Gli attacchi a Pio XII nascono nella chiesa

Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro

Al direttore - Si propone di archiviare come non pertinenti le argomentazioni polemiche su quella che viene letta come l’ennesima provocazione di Benedetto XVI, che ha osato firmare il decreto sulle virtù eroiche di Pio XII, il cosiddetto “Papa di Hitler” e del “silenzio” sulla tragedia del popolo ebraico. Tale proposta è destinata a non essere presa in considerazione, non tanto a causa dei rapporti tra cattolicesimo ed ebraismo, perché, se fosse solo per questo, la questione sarebbe facilmente risolvibile: alla lunga, la logica renderebbe evidente l’incongruenza di una religione che si occupa degli affari interni a un’altra.
Il film sulla leggenda nera di Pio XII continuerà ad andare in onda perché frutto di un’antica partita interna al mondo cattolico.
Lo ha spiegato il rabbino americano David G. Dalin in appendice al volume di Burkhart Schneider, “Pio XII”. “Quasi nessuno degli ultimi libri su Pio XII e sull’Olocausto” spiega “parla di Pio XII e dell’Olocausto.
Il vero tema di questi libri risulta essere una discussione interna al cattolicesimo circa il senso della chiesa oggi, dove l’Olocausto diviene semplicemente il bastone più grosso di cui i cattolici progressisti possono disporre come arma contro i tradizionalisti”.
Gli attacchi a Papa Pacelli iniziarono all’interno del modo cattolico un decennio prima che in quello ebraico. Erano frutto di quel cattoprogressismo che non perdonò mai al Pontefice l’opposizione al progetto di apertura a sinistra concepito da Alcide De Gasperi. Correva l’anno 1952: Pio XII aveva capito che l’ambigua visione degasperiana, ispirata al progressismo di Jacques Maritain ed Emmanuel Mounier, rappresentava la strategia cattocomunista il cui strumento poteva essere solo un partito a due teste come la Dc: una bigotta e perbenista e l’altra eterodossa, in rivolta contro l’autorità romana.
La cattiva politica è frutto della cattiva teologia. E la cattiva politica, di rimando, cerca sempre di influire sulla teologia allo scopo di modificare la realtà della chiesa. Si capisce dunque che la ritorsione cattoprogressista contro Pio XII, dal piano politico, doveva salire a quello teologico. Tanto più che quell’ambiente aveva più di un conto in sospeso con quel Papa.
Nel 1950, con l’enciclica “Humani generis” aveva messo in guardia il gregge cattolico dalle teorie eterodosse di teologi come Rahner, Teilhard de Chardin, de Lubac. Prima, da cardinale, aveva individuato nel pensiero di Maritain la chiave della deriva sinistrorsa e nichilista del pensiero cattolico.
La difesa dei novatori, in perfetto stile rivoluzionario, partì dalla calunnia personale per cercare di erigere un castello teologico. Ci provò Mounier accreditando come reazione agli errori del cardinale Pacelli le atrocità commesse dai rivoluzionari spagnoli contro i cattolici. Dal canto suo, Maritain diceva di avere “una certa paura del cardinale Pacelli”.
Pio XII divenne l’emblema della chiesa costantiniana da abbattere per far luogo alla Nuova Chiesa dello Spirito. Giuseppe Alberigo raccontò a Repubblica che nel 1953, su istigazione di “un padre benedettino pio e assai famoso”, pregò perché Pio XII morisse presto in quanto era “un peso per la chiesa”.
L’aggressione personale non rappresenta nulla di nuovo sotto il cielo cattoprogressista.
E mostra la vera anima degli adepti di questa neoreligione, scissi tra la caccia al male assoluto e il compromesso con il male necessario.
Per questo gli attacchi a Pio XII non cesseranno in fretta e troveranno linfa dentro al mondo cattolico.

© Copyright Il Foglio, 22 dicembre 2009 consultabile anche qui.

18 commenti:

Giovanni ha detto...

Dal sito rorate coeli, sono arrivato al sito della diocesi di Colombo.
Sono rimasto colpito. Sembra di rileggere pagine bibliche.
Pare che, in Orissa, un branco di elefanti, giusto un anno dopo le persecuzioni, imperversano nei villaggi dei persecutori dei cristiani, prendendo di mira soprattutto le proprietà dei leader anti-cristiani, risparmiando i cristiani e le loro abitazioni.
Gli abitanti della zona li hanno già soprannominati "gli elefanti cristiani".

http://www.archdioceseofcolombo.com/news.php?id=851

Anonimo ha detto...

C'e da domandarsi come gli ebrei, o meglio gran parte di essi, abbiano potuto permettere che il dramma vissuto del loro popolo, l'Olocausto, divenisse " il bastone più grosso di cui i cattolici progressisti possono disporre come arma contro i tradizionalisti”. Perchè?
Alessia

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,ti segnalo questa intervista che Paolo Mieli,storico di origine ebraica, diede l'anno scorso all'Osservatore Romano sulla figura di Pio XII.

E' davvero molto interessante e merita di essere letta approfonditamente e pubblicata per intero.
Si rivelano palesi tutti i pregiudizi e le calunnie che hanno colpito Papa Pacelli.

Antonio

Anonimo ha detto...

Il link è questo:

http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/interviste/2008/236q05a1.html

Antonio

mariateresa ha detto...

mi viene la depressione.

In questo caso non "allineato ha detto...

Se è lecito su questo blog esprimere una opinione dissenziente, io direi che l'articolo è da "incartare".
Nel senso di carta da "incarto".

Anonimo ha detto...

vero! da incorniciare !
anche secondo me il Concilio ha aperto ad un relativismo pericoloso che se non domato da un Papa come Benedetto xvi potrebbe esporre la Chiesa ad un futuro incerto.
sasso

Parati semper ha detto...

"La cattiva politica è frutto della cattiva teologia." Frase su cui è utile meditare molto per tanti che ritengono il "meticciato" e la "contaminazione" la cifra della loro azione politica.
Qui c'è un nodo cruciale, mai sufficientemente esplorato.

Anonimo ha detto...

se c'è un popolo frutto di meticciato secolare è proprio quello italiano.

Anonimo ha detto...

da questo articolo viene fuori un pio XII che interveniva pesantemente sulla politica italiana, cosa che lo stesso benedetto XVI ha deprecato in questi ultimi giorni.

Anonimo ha detto...

Mi spiace , Raffaella, ma questo non è da incorniciare. Troppo semplicistico o, se preferisci, non pertinente. Qui ( e lascia perdere Melloni che rappresenta se stesso e altri 4 gatti) non c'entrano ranher e de cahrdin, maritain o paolo Vi e il concilio, De Gasperi e il centrosinistra . A pensar male si fa peccato ma non è che - pittosto di parlar male degli amici ebrei- sul Foglio di Ferrara riesce meglio sparare sui cattocomunisti ?
Se invece si vuol rimanere in tema da leggere e postare le pagine di Tprnielli sulla reazione di Paolo Vi al "Vicario" e al suo coraggioso discorso di difesa del predecessore (in Israle !!) durante la visita in TerrSanta.
Buon Natale
Riccardo

Anonimo ha detto...

all'anonimo della 20.20 chiederei di specificare meglio cosa intende per "meticciato secolare"...

Anonimo ha detto...

All'anonimo delle 20.56: siamo proprio così sicuri che Melloni - che scrive regolarmente sui più venduti quotidiani italiani - rappresenti solo se stesso e pochi altri? Io, invece, penso che la sua sia l'opinione più in voga in molti fedeli che magari non lo leggono, ma sono ancora fermi a quel pubblico sentire frutto di quel clima ricordato dall'articolo di Gnocchi e Palmaro.

Anonimo ha detto...

con meticciato secolare intendo dire che in italia sono secoli che si verifica un incrocio di razze e di culture, e di questo ne abbiamo solo goivato.

Anonimo ha detto...

Il metticciato/contaminazione in senso politico non è esattamente questo. Per i cattolici democratici è frutto di una teologia ben precisa ed è il nerbo di un'azione politica che ha una sua lettura della modalità con cui vivere "l'essere del mondo, ma non del mondo". Mi riferisco ovviamente al cattolicesimo etichettato di sinistra.

raffaele ha detto...

A me invece sembra un articolo molto superficiale, pieno di confusione. Come si fa a mettere Maritain (che ne "Il contadino della Garonna" criticò certo progressismo)insieme ai "cattocomunisti"? E a considerare "di sinistra" De Gasperi, che estromise dal governo i comunisti? Ma l'ideologia rende ciechi.

Anonimo ha detto...

mi era sfuggito Gennari su AVVENIRE:
Gli attacchi a Pio XII nascono nella Chiesa». È il titolo. con spiegazione che «il cattoprogressismo non perdonò mai al Pontefice l'opposizione al progetto di apertura a sinistra concepito da De Gasperi» che era - testuale - «l'ambigua visione degasperiana ispirata al progressismo di Jacques Maritain ed Emmanuel Mounier», e che «rappresentava la strategia cattocomunista» fondata su «Le teorie eterodosse di teologi come Rahner, Teilhard de Chardin e De Lubac». Insomma, leggi "Il Foglio" e scopri che non Hochhuth nel 1963, col suo "Vicario" follemente falso, ma addirittura due Pontefici, indirettamente tirati in ballo, sarebbero con De Gasperi - a sua volta gratificato di un delirante «cattocomunismo» - quasi alla fonte degli attacchi di oggi a Pio XII. Per favore: un buon sonno! Solo per ragionare-
riccardo

fabius ha detto...

Vorrei che il mondo ebraico facesse una semplice considerazione su Pio XII.
Nel 1917 scoppiò la rivoluzione russa, che ha dimezzato la popolazione da 120 a 60 milioni di abitanti e per la maggior parte erano cristiani, ortodossi e cattolici , non certo ebrei. A parte un iniziale tentativo di Pio XI di condanna dei crimini sovietici con processione, risultato inefficace ,non risulta che in 70 anni di comunismo, lager , fucilazioni, carestie inventate in Ucraina nè Pio XI nè Pio XII abbiano alzato la voce per difendere i cristiani russi.
Anzi proprioperchè il primo tentativo fu inefficace , capirono che non sarebbe servito a niente . Perchè allora non incolparli, questi papi, anche di questi " silenzi contro i cristiani russi perseguitati " ?
Non ci sono stati due pesi e due misure , come vorrebbero insinuare alcuni esponenti ebraici. Il vero problema è che la prudenza è una virtù cristiana , e il silenzio in questi casi è stato sacrosanto ed è servito a salvare più ebrei e più cristiani russi che non una dichiarazione di piazza contro il nazismo e il comunismo. Tanto che in Olanda dove la Chiesa ha alzato la voce, le perdite umane tra gli ebrei sono state ben maggiori che altrove.
Tutti sapevano , America, Inghilterra , Francia,ma nessuno è intervenuto , perchè evidentemente no era così semplice affondare il nazismo. Ma nessuno è intervenuto neanche contro il comunismo ,verso il quale la strategia del silenzio è stata la stessa applicata verso il nazismo , anche da parte della Santa Sede.
Un po' di senso storico e meno demagogia da parte di certi esponenti del mondo ebraico sarebbe forse auspicabile e spiegherebbe le cose in modo evidente e inconfutabile.