lunedì 29 marzo 2010

Il Papa: «Non temete offese e incomprensioni, non si raggiungono grandi risultati senza sofferenze» (Galeazzi)


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Il Papa: "L’uomo può scegliere una via comoda e scansare ogni fatica. Può anche scendere verso il basso, il volgare. Può sprofondare nella palude della menzogna e della disonestà. Gesù cammina avanti a noi, e va verso l’alto. Egli ci conduce verso ciò che è grande, puro, ci conduce verso l’aria salubre delle altezze: verso la vita secondo verità; verso il coraggio che non si lascia intimidire dal chiacchiericcio delle opinioni dominanti; verso la pazienza che sopporta e sostiene l’altro" (Omelia)

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Il Papa: no al chiacchiericcio

CITTA’ DEL VATICANO

«Non temete offese e incomprensioni, non si raggiungono grandi risultati senza sofferenze», spiega Benedetto XVI ai 50 mila fedeli a piazza San Pietro mentre lo scandalo-pedofilia diventa allarme per la Chiesa mondiale. Da Dio viene quel «coraggio che non si lascia intimidire dal chiacchiericcio delle opinioni dominanti», avverte Joseph Ratzinger che ieri con la processione della Palme ha aperto una Settimana Santa da cui, assicurano in Curia, arriverà «una forte risposta» alla crisi determinata da decenni di sottovalutazione del fenomeno. Un’emergenza che Ratzinger è stato il primo «ad affrontare in maniera decisa», concordano nei Sacri Palazzi. Sottolinea il Papa: «Dio tira e sostiene» la Chiesa e i suoi pastori nella «salita» della vita umana come in una cordata («accettiamo di non potercela fare da soli»). L’uomo «può scegliere di seguire Cristo nella sua ascesa verso la Città celeste o scendere verso il basso, il volgare, sprofondando nella palude della menzogna e della disonestà», puntualizza Benedetto XVI. Migliaia di fedeli hanno espresso in piazza fiducia incondizionata al Papa e ai valori della Chiesa.
Su «Avvenire» il cardinale Ersilio Tonini denuncia «una campagna di odio anticristiano», ma «la Chiesa non si arrocchi e non si senta perseguitata». Il capo dell’episcopato inglese, Nichols ribatte che «non ci sono motivi forti per chiedere le dimissioni del Pontefice» ai manifestanti che inscenano proteste alla cattedrale di Westminster. «Joseph Ratzinger è l’unico che ha affrontato la questione senza insabbiare mai nulla e da cardinale ha creato una corsia preferenziale per sospendere dal sacerdozio i preti pedofili», ribadisce Nichols. Da parte della Santa Sede «non c’è alcun divieto di denuncia all’autorità civile», conferma Giuseppe Dalla Torre, presidente del Tribunale della Città del Vaticano. «Gli attacchi al Papa sono opera di Satana», sostiene l’esorcista padre Gabriele Amorth.
Sugli abusi sessuali del clero si apre ogni giorno per il Vaticano un nuovo fronte. Due corti Usa hanno autorizzato azioni legali contro la Santa Sede. Riemerge anche un processo in Texas per tre casi di abusi su minori commessi da un seminarista e segnalati a Roma. La Chiesa austriaca ha affidato ad una donna, Waltraud Klasnic, ex governatrice regionale, il compito di ascoltare le vittime degli abusi. «Vogliamo far uscire le indagini dalla Chiesa ed affidarle ad un rappresentante indipendente», evidenzia il cardinale di Vienna, Schoenborn.
La bufera investe anche la Chiesa italiana con le violenze sessuali di religiosi su 67 alunni dell’istituto per sordomuti «Provolo» di Verona. Il vescovo Zenti ha inviato all’ex Sant’Uffizio gli atti dell’indagine canonica e sta ultimando una lettera-mea culpa da leggere in tutte le chiese della diocesi. Una strategia per accelerare i processi come richiesto da Benedetto XVI. Per gli ultimi sospettati, con abusi risalenti ai primi anni ’90, sono stati avviati procedimenti canonici di espulsione dalla congregazione religiosa «Compagnia di Maria».

© Copyright La Stampa, 29 marzo 2010 consultabile online anche qui.

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