sabato 15 maggio 2010

L'Italia vuole la messa antica. Sondaggio di Paix Liturgique sugli interessi dei cattolici (Bevilacqua)


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L'Italia vuole la messa antica, esulta la Chiesa tradizionalista

PRIMO PIANO
Di Andrea Bevilacqua

Sondaggio di Paix Liturgique sugli interessi dei cattolici

La Madonna, apparendo a Fatima, aveva detto che soltanto in Portogallo il dogma delle fede sarebbe stato conservato. E in concomitanza col viaggio del Papa nella penisola iberica, è anche per valutare se la profezia della Madonna si sia davvero verificata che Paix Liturgique ha compito un sondaggio volto a saggiare l'effettivo interesse della gente per la liturgia tradizionale della chiesa, interesse che sopravvive sotto la cenere delle fumanti macerie postconciliari.
I risultati non sembrano confortanti per la chiesa tradizionalista: meno del venti per cento di cattolici va a messa, e molti di quelli che praticano ci vanno soltanto una volta al mese. Addirittura, il 68 per cento degli interessati ci va soltanto per matrimoni o occasioni particolari. Per quanto concerne la liturgia tradizionale, la particolarità portoghese è l'altissimo livello di ignoranza in merito al Motu proprio Summorum Pontificum che ha liberalizzato il rito antico: il 74 per cento non lo conosce. Nonostante ciò, un cattolico su tre vorrebbe la messa antica tutte le settimane. Percentuale che sale a oltre il cinquanta per cento se consideriamo quelli che praticano almeno una volta al mese. In Italia, quella percentuale è ancora più alta e pari a due terzi; inoltre nel nostro paese è trascurabile (circa il venti per cento) la percentuale di coloro che troverebbero anormale la coesistenza dei due riti.
Proprio dal raffronto tra il sondaggio svolto dai Paix Liturgique in Portogallo e quello svolto in Italia, ci si accorge come il popolo italiano sia estremamente affamato della messa di sempre. E forse è questo anelito che mantiene la fede ancora relativamente vitale. Quanto al Portogallo una cosa va detta: non esistono nel paese centri che promuovono la messa tradizionale. Eppure una percentuale di fedeli che vuole quella liturgia c'è. Ma nessuno va incontro a questo legittimo desiderio. In particolare sono i vescovi che non sembrano interessati alla cosa.
Il Portogallo vive del suo posizionamento «di confine»: da una parte, resta ancora forte la religiosità popolare tradizionale, simboleggiata da Fatima, un luogo dove il vento della secolarizzazione sembra soffiare con minore violenza che nel resto d'Europa; dall'altra parte, anche se l'impero coloniale portoghese è scomparso ormai da decenni, rimane vivo il legame con i 210 milioni di lusofoni del mondo, in larga maggioranza cristiani. La chiesa, infatti, nonostante una certa crisi sia presente anche qui, non ha mai perso quella vocazione missionaria iniziata all'epoca delle grandi scoperte. «In Portogallo, le cose peggiori arrivano più tardi, ma anche le buone notizie», ha detto recentemente Antonio Marujo, esperto di religione del principale quotidiano portoghese, Publico, e per ben due volte (nel 1995 e nel 2005) vincitore del John Templeton Award per il miglior giornalista religioso d'Europa. È stato così anche per la secolarizzazione: «C'è un vantaggio nell'essere alla periferia, che i fenomeni non sono così gravi come altrove. La crisi delle vocazioni non è stata così devastante, almeno fino ad ora».

© Copyright Italia Oggi, 15 maggio 2010 consultabile online anche qui.

18 commenti:

Giovanni ha detto...

Ritornare alle origini, rivivere nella Messa l'ultima Cena, partecipare con il cuore, con la mente senza guardare all'orologio, abbandonare la mini Santa Messa che molti celebrano per non "sottrarre" troppo tempo ai fedeli, sarebbe un passo avanti per i membri di una Chiesa che non è troppo stabile. Sì alla Messa di un tempo, sì alla partecipazione totale del fedele che vive quella celebrazione senza continuare a restare preso nelle morse della fretta, della corsa continua. E sì anche a reintrodurre il Latino, una lingua che si insegna anche nelle scuole di alcuni paesi africani (si veda il Senegal) dove menti intelligenti hanno capito l'importanza. Noi abbiamo visto nascere l'italiano dal Latino, nostra lingua da sempre, e lo scartiamo come "inutile". Errori su errori.

Giovanni ha detto...

Cento manifesti gay, due uomini che si baciano e due donne che si baciano, nelle strade di Udine per dieci giorni. Il tutto con il sostegno del Comune di una città che permise ad una giovane di venire qui a morire. Tristi ricordi di una alimentazione negata in nome della "libertà". Udine prosegue su questa strada con coppie gay che si baciano. Immagini giganti che campeggiano sui muri del centro città. E i bambini che guardano?Cosa capiranno? Che quella è la libertà? Che quella è la famiglia? Stiamo andando incontro alla fine di ogni valore ma la responsabilità è anche di chi non osa sbattere un pugno quando serve. La grande responsabilità è del vergognoso "politically correct" che tutti usano per non irritare l'altro. A discapito dei valori,m della Fede e delle nostre origini cristiane.

Maria R. ha detto...

Io non sono molto "informata" sulle statistiche portoghesi, ma credo che il discorso del "dogma della fede" non sia solo e tanto relativo alla Messa V.O, o N.O.
Il problema di molti Paesi (Spagna aprifila su tutti!) è che anche i non cattolici si mettono a disquisire su cose che non dovrebbero minimamente interessarli, dicendo che la Chiesa dovrebbe fare questo e quello, aprire a questi e a quelli.
Meglio pochi ma buoni, che tanti e ...di testa loro!

Anonimo ha detto...

Del motu proprio S.P. molti dei nostri vescovi non vogliono nemmeno sentir parlare, disobbedendo: ne renderanno conto a Dio! di certo non riusciranno a fermare quanto Dio vuole.
Anche nella mia Chiesa (di medie dimensioni e della regione ecclesiatica Lombarda) il Vescovo, che giustamente esigerebbe obbedienza dai suoi fedeli e dai suoi preti, si dimentica, però, di obbedire al Papa e, insieme al suo Vicario, non perde occasione per seguitare ad irridere le scelte e l'operato del Papa, riguardo la Messa gregoriana, il canto liturgico, i comportamenti da tenere durante la s. Messa, l'architettura e l'arte per il culto... e per molto tempo ha snobbato, contestandole, le prese di posizione di B XVI nei confronti di M. Maciel (per la verità da qualche giorno sull'argomento sembra che ci sia almeno una salutare pausa di silenzio!).
Il Vescovo disobbedisce e 'razionalizza' (cioè si arrampica sugli specchi per affermare quanto nei fatti smentisce) e il suo Vicario pure; allo stesso tempo però ordina, ammonisce... e si aspetta obbedienza; qualche volta insulta, ferisce, rimprovera aspramente... si stupisce che i fedeli, sia preti che laici, non lo seguano...
La cosa più saggia sarebbe mandare un memorandum alla Santa Sede, ma verrebbe insabbiato; per cui aspettiamo che il nostro Vescovo finisca il suo mandato e vada serenamente a vivere in 'riviera'... il dramma è che, stante il panorama episcopale, c'è il rischio fondato di avere un altro Vescovo così!
Chiedo preghiere: il Pastore grande delle pecore pensi lui alla nostra povera santa Chiesa che è in ***.
sacerdote

euge ha detto...

Caro sacerdote hai perfettamente ragione. I vescovi quando sentono parlare del Summorum Pontificum si fanno venire le convulsioni e cominciano a blaterare sul Concilio e via dicendo...... è sempre la solita storia ! Quando si vuole dare contro al pontefice che giustamente ha dato e vuole dare a tutti la possibilità di conoscere la messa tradizionale, perchè fa parte che lo si voglia oppure no della nostra tradizione, allora si tira in ballo il Concilio che, ripeterò fino alla nausea nei suoi atti non riporta ne l'abolizione della messa preconciliare a ppunto, ne tantomeno la messa al bando del latino nelle celebrazioni. Evidentemente, questi sono i vescovi e purtroppo anch'io ne ho uno così con parroco titolare praticamente succube, che hanno interpretato il Concilio a loro modo prendendolo e brandendolo in mano, a favore di una rivoluzione clericale, di cui stiamo pagando i danni ormai da tempo immemorabile. Io non contesto il Concilio Vaticano II che sicuramente non mirava a sfasciare la chiesa ma, la sua funesta interpretazione che è ben lungi dai suoi veri contenuti. Benedetto XVI, ha dato una opportunità che non deve essere buttatat nella spazzatura ma, finchè ci saranno vescovi e sacerdoti così temo che ci sia ben poco da sperare!

Frank ha detto...

Bah. Nella mia città la Messa secondo il rito di S. Pio V viene celebrata tutte le settimane e da anni, ma quando ci sono stato non ho mai visto più di 20-30 persone, ed è in una chiesa molto centrale e facilmente raggiungibile. Tutte le altre sono molto più affollate. Preferisco i dati di fatto all'interpretazione di statistiche.

Raffaella ha detto...

Infatti nessuno e' obbligato ad andare alla Messa secondo il rito tridentino, ma quelle 20-30 persone sono cattoliche come le altre.
R.

Anonimo ha detto...

giovanni fammi capire.
tu vorresti il divieto per legge del bacio fra due uomini?
ma ti rendi conto?

Anonimo ha detto...

Concordo carissima Raffa. E in gran parte sono molto più fedeli al Magistero di Papa Benedetto. Nella mia città la S. Messa in occasione del 5° anniversario è stata celebrata dal Vescovo su richiesta dello stesso Ordine di laici che ha richiesto ed ottenuto in una parrocchia la S. Messa domenicale in rito antico e in un'altra la S. Messa feriale quotidiana con stesso rito.
Quanto al numero delle persone, bisogna tener presente che sono passati ormai 40 anni senza che venisse più celebrato il rito antico, pochissimi lo capiscono e nessuno nelle parrocchie dà alcun ausilio in tal senso. Quelli che lo conoscono veramente, poi difficilmente lo abbandonano.
Alberto

Anonimo ha detto...

Beh dipende che tipo di bacio .............................!
A me due uomini come due donne che si baciono appassionatamente fanno schifo!

Anonimo ha detto...

Caro anonimo benpensante delle 11.35. Una volta, ai tempi "bui", anche un bacio tra uomo e donna in pubblico attirava le reprimende dei Vigili. E non perchè lo si ritenesse innaturale o sbagliato, ma perchè poteva urtare la sensibilità dei più piccoli ed innocenti. Il Sindaco di Udine che consente, addirittura, di pubblicizzare i rapporti omosessuali fottendosene di come messaggi del genere incidano nell'animo dei più piccoli (ma anche dei più grandi che non godono della tua grande cultura e del tuo maturo spirito tollerante) tradisce il suo mandato e merita il massimo disprezzo.
Quanto alla tua domanda retorica: si, per quel che mi riguarda andrebbero proibiti.
Tra i segni dei tempi che indicano il nostro inarrestabile degrado (che verrà interrotto solo da una forte reazione della Chiesa o da una salutare nostra colonizzazione da parte dell'Islam) c'è proprio l'incapacità di scandalizzarsi per fatti di questa gravità da parte di quelli come te. Siete in maggioranza, stai tranquillo.
Marco il tarsognino

Anonimo ha detto...

Eh si siamo in Tanti,ci sono anche gli apostoli che diedero il primo battesimo a un non giudeo, e questo era un omosessuale senza chiedergli di convertirsi. O Gesù che guarì,non il servo del centurione,ma il giovane amante del Centurione, per non parlare del discorso sugli eunuchi.Purtroppo la Chiesa seguendo la rivoluzione borghese e poi quella fascista,si é data alle questioni di letto più che a quelle di cuore.Ed ecco che oggi molti misurano la fede nell'approvare o meno la messa in latino, i baci omosessuali e non il rispetto del prossimo,la fedeltà coniugale, il servizio in parrocchia o alla Caritas o anche il pagare le tasse. Chissà perché i primi a scandalizzarsi diquesti argomenti (omosessuali & co) non hanno mai fatto volontariato,sposati, magari appena passa una donna la spoglia cogli occhio e la sera qualche passata sulle circonvallazioni delle città non se le risparmia, non paga le tasse,perché il governo è ladro,non si fa mai mettere l'iva.Magari un calcetto agli immigrati perchè no? il tutto con la televisione di de filipppi & co,E giustamenteun bambino che vive quotidianamente queste cose, rimane scioccato da un manifesto.
Grazie a Dio nell'amore saremo giudicati.

In Pochi ha detto...

Caro AnonimoInTanti, si vede che belle badilate di...amore hai riversato su alcuni lettori di questo blog, e non solo. Bravo, continua così.

Anonimo ha detto...

perché di ci su alcuni lettori del blog? io non mi riferivo ai lettori del blog, poi se qualcuno ha la coda di paglia....

bah se in questo blog c'é qualcuno che tradisce la moglie con prostitute, vuole cacciare a calci gli immigrati, evade le tasse, ha come modello i tronisti della de filippi o plurisposati che vanno con minorenni, non si è mai avvicinato a un volontariato cattolico, ma impugna poi la spada dell'ortodossia solo perchè ha bisogno di tradizione alle spalle. forse ha sbagliato religione.
Libero ognuno di fare quello che vuole, ma il Vangelo è Vangelo

Anonimo amore in tanti

Frank ha detto...

Raffaella, nessun dubbio che quelle persone siano cattoliche come le altre. Ogni tanto c'ero anch'io tra loro. Ho studiato e conosco abbastanza bene anch'io il rito in questione, così come conosco piuttosto bene il Messale di Paolo VI e la Divina Liturgia bizantina... in generale amo studiare e scoprire le diverse liturgie che mi offre la Chiesa, ognuna con le sue ricchezze, ciò che a dir la verità mi rende fin troppo esigente in fatto di liturgia. Ciò che mi lascia perplesso e che criticavo, anche alla luce delle affluenze che vedo, è l'affermazione secondo cui sarebbe "l'anelito alla liturgia tradizionale ciò che mantiene la fede relativamente vitale": mi sembra un voler leggere troppo nelle statistiche, la realtà mi pare diversa.

Anonimo ha detto...

Solo la Messa Romana antica può salvare la Chiesa cattolica dallo sfacelo...Il Novus Ordo inventato da don Bugnini va abolito e basta.

In Pochi ha detto...

No, In Tanti, mi riferivo proprio al fatto che tu avessi associato indebitamente "Ed ecco che oggi molti misurano la fede nell'approvare o meno la messa in latino" a tronistofili, puttane (non quelle evangeliche, intendo quelle della pornocrazia dilagante), lenoni, tangentisti, picchiatori di immigrati, e chi più ne ha più ne metta.
Se mai, la coda di paglia e/o la linguachebattedoveildenteduole ce l'hai tu, che sputtàni genericamente tutti gli amanti della Tradizione in tale vile maniera..

Frank ha detto...

Caro Anonimo delle 17.48, sono proprio affermazioni di questo genere che causano, a giusta ragione, le perplessità di molti cattolici nei confronti dei fedeli che assistono al rito di S. Pio V. In realtà basta guardare le statistiche per rendersi conto che la Chiesa è in crisi solo in Occidente, ma nel mondo cresce: forse che nel resto del mondo si celebra solo con la forma straordinaria? In realtà, i fattori di crisi in Occidente sono tanti e ben altri! E per fortuna che Benedetto XVI lo sa bene!