venerdì 16 luglio 2010

Pedofilia, pugno duro di Papa Ratzinger (Iacopo Scaramuzzi)


Vedi anche:

Diventa legge la tolleranza zero di Benedetto XVI nella lotta agli abusi (Izzo)

Tolleranza zero anti-abusi (Galeazzi)

«Cina-Vaticano: prove tecniche di pacificazione» (Paolo D’Andrea)

Nuove norme antiabusi: il commento di John Allen

Nuove norme antiabusi: il commento di Fr. Z.

Così il Vaticano rende più severo il suo «codice penale» (Massimo Donaddio)

La pedopornografia diventa reato penale anche nella Chiesa. La pedofilia è fra i delitti gravissimi come l'eresia e lo scisma, mentre l'ordinazione delle donne è di competenza della CDF già dal 2007 (Izzo)

Polanski è libero. Per un refuso. Il grandissimo editoriale de "L'Occidentale"

Naturalmente il NYT cita solo opinioni negative, criticando tra l'altro la competenza sul reato di ordinazione femminile, il mancato obbligo di denuncia universale, la mancata eliminazione totale della prescrizione. Miracolo: finalmente hanno capito che la competenza sugli abusi è passata alla CDF solo nel 2001 :-)

La svolta del Papa: "Non indicazioni, ma norme stabili: è punto di non ritorno". Il commento audio di Gian Guido Vecchi

Modificate le norme «de gravioribus delictis». Procedure più efficaci per contribuire alla chiarezza e alla certezza del diritto (O.R.)

Mons. Fisichella: "Sono autorizzato a rendere pubblico che il Santo Padre manifesta il suo dolore e prega per Giuseppe De Carli" (Izzo)

Secondo Mons. Fellay il Papa in privato celebra la Messa tridentina! Ma i vescovi lo minacciano pesantemente (Messainlatino)

Pedofilia, Mons. Scicluna: le nuove norme "provengono dal Papa" e non decadono. C'è obblogo di obbedire alle leggi civili (Izzo)

Pubblicate le modifiche alle "Norme sui delitti più gravi". Le riflessioni di padre Lombardi e mons. Scicluna (Radio Vaticana)

Il Vaticano pubblica norme più severe contro i preti pedofili. La confidenzialità non significa nascondere qualcosa alle autorità civili (Izzo)

Don Di Noto: adesso nessuno potrà dire di non sapere. Nessuno potrà fare finta di niente. Dentro e fuori la Chiesa. Grazie, Papa Benedetto!

Introdotto il delitto di “captazione e divulgazione, commesse maliziosamente, delle confessioni sacramentali” (Bandini)

Ottima notizia: la CDF potrà indagare i cardinali sugli abusi sessuali e sui delitti gravi contro la fede...come l'eresia :-)

«Donne prete delitto gravissimo contro fede». Ma il Vaticano precisa: non può mai essere equiparato alla pedofilia

Pedofilia, Luca Volonté: il Papa conferma la tolleranza zero mentre la Svizzera libera Polanski

MODIFICHE INTRODOTTE NELLE NORMAE DE GRAVIORIBUS DELICTIS: LE NUOVE NORME E LA LETTERA DELLA CDF AI VESCOVI ED AGLI ALTRI ORDINARI E GERARCHI INTERESSATI

LE NORME DEL MOTU PROPRIO “SACRAMENTORUM SANCTITATIS TUTELA” (2001): INTRODUZIONE STORICA A CURA DELLA CDF (da leggere ed imparare!)

Breve relazione circa le modifiche introdotte nelle Normae de gravioribus delictis riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede

Pubblicate le modifiche alle "Norme sui delitti più gravi": nota di padre Lombardi (Radio Vaticana)
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Pedofilia, pugno duro di Papa Ratzinger

Iacopo Scaramuzzi

CITTÀ DEL VATICANO

Diventa legge la "tolleranza zero" del Papa con i pedofili. Dopo mesi di scandali, Benedetto XVI ha deciso di rafforzare le norme canoniche per punire gli abusi sessuali compiuti dai sacerdoti sui minori. Diventa reato la pedo-pornografia. I termini di prescrizione per un prete "predatore" vengono allungati da 10 a 20 anni. In casi particolarmente gravi sarà possibile "spretare" un colpevole senza processo ecclesiastico. La stessa severità riservata ai pedofili verrà usata anche contro i preti che approfittano di adulti con handicap mentali. Incalzato dalle denunce contro sacerdoti tedeschi, irlandesi, statunitensi e italiani, il Papa ha fatto dimettere vescovi che avevano insabbiato, ha scritto lettere e reprimende, ha incontrato vittime; poi è andato oltre, intervenendo sul diritto canonico, la legge della Chiesa, rendendo definitiva la disciplina inflessibile che intende perseguire.
La dottrina Ratzinger, però, non mette nero su bianco l'obbligo per un vescovo di denunciare un prete pedofilo. La questione è controversa. In Vaticano, in passato, c'è chi ha sostenuto che la giustizia degli uomini non può giudicare un uomo di Dio e che per un vescovo denunciare un prete sarebbe come tradire un figlio. Il Papa la pensa diversamente. Ha detto che «il perdono non sostituisce la giustizia» e, nonostante il blitz della polizia belga nell'arcivescovado di Bruxelles, ha incoraggiato le conferenze episcopali di tutto il mondo a collaborare con magistrati e forze dell'ordine. Ma, forse per l'opposizione di alcuni ambienti della Curia romana, il suo è rimasto un auspicio a voce. «L'indicazione di obbedire alle leggi dello Stato viene già da San Paolo, non c'è bisogno di richiamare tutti i principi in un testo tecnico come questo», ha spiegato monsignor Charles J. Scicluna, il "procuratore generale" della S. Sede. Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha assicurato che in futuro non sono esclusi altri interventi sulla materia.
Intanto, però, protestano le associazioni di vittime. Con il documento presentato ieri, il Papa modifica anche gli equilibri di potere in Vaticano. Prima di diventare Pontefice, Ratzinger era il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, l'erede dell'antica Santa Inquisizione, responsabile, adesso, di difendere l'ortodossia cattolica. Sulla sua scrivania, nel palazzo del Santo Uffizio, ha visto passare per oltre un ventennio denunce di abusi sessuali e storie di eresia. E ora, oltre al giro di vite sulla pedofilia, ha inserito nella lista di "delitti eccezionalmente gravi" (delicta graviora, in latino), l'eresia, l'apostasia, lo scisma e l'ordinazione sacerdotale delle donne. Una decisione che scontenta i cattolici progressisti ma rafforza il "suo" dicastero, ora guidato dal cardinale americano William Levada, che potrà anche indagare su vescovi e cardinali sospetti. Perché per il Papa la fede va difesa dai nemici, soprattutto quelli interni. Ed è necessario, per questo, usare «il bastone del pastore».

© Copyright Gazzetta del sud, 15 luglio 2010

I cattolici dissidenti protestano? Bene! Speriamo pero' che la CDF usi davvero il bastone contro le eresie.
R.

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