domenica 31 ottobre 2010

Il Papa: Dio non esclude nessuno, né poveri né ricchi. Dio non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi umani, ma vede in ognuno un’anima da salvare (Adnkronos)

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Il Papa all’Angelus: “Dio non esclude nessuno, né poveri né ricchi. Dio non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi umani, ma vede in ognuno un’anima da salvare” (R.V.)

Il Papa: la misericordia di Dio non toglie nulla alla gravità del peccato ma mira sempre a salvare il peccatore (Apcom)

Il Papa: "Dio non esclude nessuno, né poveri né ricchi". Dopo l'Angelus Benedetto XVI ricorda Mons. Szilard Bogdanffy, vescovo e martire del comunismo (Izzo)

Il Papa: Dio non esclude nessuno, vede in onguno un’anima da salvare (AsiaNews)

Il Papa: "Dio non esclude nessuno, né poveri né ricchi. Dio non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi umani, ma vede in ognuno un’anima da salvare ed è attratto specialmente da quelle che sono giudicate perdute e che si considerano esse stesse tali" (Angelus)

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"Come andare a Messa e non perdere la fede" di Nicola Bux con il contributo di Vittorio Messori: la recensione di Andrea Tornielli

Ettore Gotti Tedeschi: "Lo Ior è uno strumento per fare del bene. Se qualcuno l'ha usato male, ne risponderà anche al Padreterno" (Panorama)

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Papa: "Dio non esclude nessuno, né poveri né ricchi. In tutti c'è anima da salvare"

Città del Vaticano, 31 ott. (Adnkronos/Ign)

"Dio non esclude nessuno, né poveri né ricchi. Dio non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi umani, ma vede in ognuno un’anima da salvare ed è attratto specialmente da quelle che sono giudicate perdute e che si considerano esse stesse tali".
E' quanto ha affermato il Papa, prima dell'Angelus, dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano davanti ai fedeli e ai pellegrini convenuti in piazza San Pietro sotto una fitta pioggia.
"Gesù Cristo, incarnazione di Dio, ha dimostrato questa immensa misericordia - ha aggiunto - che non toglie nulla alla gravità del peccato, ma mira sempre a salvare il peccatore, ad offrirgli la possibilità di riscattarsi, di ricominciare da capo, di convertirsi".
Parlando della conversione di Zaccheo, che si legge nella liturgia di questa domenica, il pontefice sottolinea che "Gesù afferma che è molto difficile per un ricco entrare nel Regno dei cieli.
Nel caso di Zaccheo, vediamo proprio che quanto sembra impossibile si realizza: 'egli – ommenta san Girolamo– ha dato via la sua ricchezza e immediatamente l’ha sostituita con la ricchezza del regno dei cieli'.
E san Massimo di Torino aggiunge: 'Le ricchezze, per gli stolti sono un alimento per la disonestà, per i saggi invece sono un aiuto per la virtù; a questi si offre un’opportunità per la salvezza, a quelli si procura un inciampo che li perde'. "Cari amici - ha concluso il Papa - Zaccheo ha accolto Gesù e si è convertito, perché Gesù per primo aveva accolto lui! Non lo aveva condannato, ma era andato incontro al suo desiderio di salvezza".
"Zaccheo è un 'pubblicano', anzi, il capo dei pubblicani di Gerico, importante città presso il fiume Giordano - ha affermato il Papa - I pubblicani erano gli esattori dei tributi che i Giudei dovevano pagare all'Imperatore romano, e già per questo motivo erano considerati pubblici peccatori. Per di più, approfittavano spesso della loro posizione per estorcere denaro alla gente. Per questo Zaccheo era molto ricco, ma disprezzato dai suoi concittadini". "Quando dunque Gesù, attraversando Gerico, si fermò proprio a casa di Zaccheo, suscitò uno scandalo generale - ha aggiunto il Pontefice - Il Signore, però, sapeva molto bene quello che faceva. Egli, per cosi' dire, ha voluto rischiare, e ha vinto la scommessa: Zaccheo, profondamente colpito dalla visita di Gesù, decide di cambiare vita, e promette di restituire il quadruplo di cio' che ha rubato". "'Oggi per questa casa è venuta la salvezza', dice Gesù, e conclude: 'Il Figlio dell'uomo e' venuto a cercare e salvare ciò che era perduto'", ha sottolineato il Papa.

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