giovedì 7 gennaio 2010

Dialogo interreligioso e riconoscimento giuridico della Chiesa cattolica in Turchia al centro del discorso del Papa all’ambasciatore di Ankara (R.V.)


Vedi anche:

Il Papa: "Come suggerisce il maestoso colonnato del Bernini, la casa di Pietro è sempre aperta per accogliere, in un ideale abbraccio, i credenti e tutti gli uomini di buona volontà, che dal Magistero dei Pontefici romani ricevono luce e incoraggiamento per crescere nella fede e diventare costruttori di pace e di serena e civile convivenza" (Discorso ai Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro)

Nag Hamadi: commando armato attacca cristiani copti, sette morti e tre feriti (AsiaNews)

Il Papa all'ambasciatore turco: "La Chiesa cattolica in Turchia attende il riconoscimento della personalità giuridica" (Sir)

Il Papa nell'omelia dell'Epifania: essere bambini nel cuore (Sir)

Un 2010 intenso per Benedetto XVI. Quattro viaggi internazionali e un inedito Sinodo sul Medio Oriente (Jesús Colina)

Nel Cortile dei Gentili Benedetto XVI invita atei e credenti a parlare di Dio (Mons. Giampaolo Crepaldi)

Fa discutere in Francia il caso del vescovo contestato perchè voleva trasferire un parroco giudicato troppo tradizionalista (Tornielli)

Il Papa: «Erode sembra essere sempre più forte» (Conte)

Creazionismo e distruzione (Massimo Faggioli)

Petrini (Slow Food): io, da agnostico, sull’ambiente dò ragione al Papa (Sussidiario)

Il Papa: I magi erano uomini di scienza in senso ampio, veri cercatori della verità perché il loro sapere non si riteneva autosufficiente (Tornielli)

Resistenza pro motu proprio "Summorum Pontificum" in Normandia: il vescovo Nourrichard fischiato e cacciato dai fedeli (Messainlatino)

Prediche sciatte, Mons. Paglia: "Se i preti prestassero più attenzione alle omelie di Benedetto XVI si farebbero passi da gigante" (La Rocca)

Il Papa spiega l’ecologia umana (Riccardo Cascioli)

Intervista all'economista Massimo Lo Cicero: con il Papa non c'è alcun dissenso (Eliano)

Se il Papa apre il cortile dei Gentili (Alberto Melloni)

La Maiolo aveva pianificato tutto? Si spacciò per un'amica per avere accesso al Vaticano (Blick)

Se il prete non sa più parlare dal pulpito: Zizola incensa Martini ma "dimentica" di citare il più grande omileta della Chiesa, Benedetto XVI

Il Papa: dobbiamo tornare bambini nel nostro cuore (Izzo)

Il Papa: "Il sapere dei Magi, lungi dal ritenersi autosufficiente, era aperto ad ulteriori rivelazioni ed appelli divini. Infatti, non si vergognano di chiedere istruzioni ai capi religiosi dei Giudei. Avrebbero potuto dire: facciamo da soli, non abbiamo bisogno di nessuno, evitando, secondo la nostra mentalità odierna, ogni "contaminazione" tra la scienza e la Parola di Dio. Invece i Magi ascoltano le profezie e le accolgono..." (Angelus)

Il giovane Matt King, quando un grave incidente ti cambia la vita in meglio (Gianfranco Amato)

Il Papa: "Possiamo allora chiederci: qual è la ragione per cui alcuni vedono e trovano e altri no?"

Il Papa: Chi resta indifferente a Dio spesso è guidato da troppa sicurezza in se stesso

Martini dry: studio ragionato dell’ultima stagione spirituale di un “ante-Papa” che usa saggezza, prudenza e malizia nella difesa delle sue idee

Importante dichiarazione del vescovo di Mostar, Ratko Perić, in occasione della visita del card. Schönborn a Medjugorje

Il Papa: "Vogliamo chiedere al Signore di darci un cuore saggio e innocente, che ci consenta di vedere la stella della sua misericordia, di incamminarci sulla sua strada, per trovarlo ed essere inondati dalla grande luce e dalla vera gioia che egli ha portato in questo mondo" (Omelia)

Dialogo interreligioso e riconoscimento giuridico della Chiesa cattolica in Turchia al centro del discorso del Papa all’ambasciatore di Ankara

Il dialogo interreligioso, la pace in Medio Oriente e il riconoscimento giuridico della Chiesa cattolica: questi i tre temi forti del discorso rivolto stamani da Benedetto XVI al nuovo ambasciatore turco, Kenan Gürsoy, ricevuto in udienza per la presentazione delle Lettere Credenziali. Il Papa ha ricordato con gioia il suo viaggio apostolico in Turchia, nel 2006, ed ha assicurato l’impegno dei cattolici turchi a contribuire al progresso della società. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Il Papa, ricordando la visita in Turchia del 2006, la prima del suo Pontificato in un Paese a maggioranza musulmana, ha ribadito l’impegno della Chiesa cattolica “a far progredire il dialogo interreligioso in uno spirito di mutuo rispetto ed amicizia”. In particolare, testimoniando la comune fede in Dio, che caratterizza cristiani e musulmani, e “impegnandosi a conoscersi meglio così da rafforzare” i legami reciproci. Prego ferventemente, ha aggiunto, che “questo processo porterà ad una più grande fiducia tra individui, comunità e popoli specialmente nella problematica area del Medio Oriente”. I cattolici in Turchia, ha detto ancora, apprezzano la “libertà di culto” che è assicurata dalla Costituzione e sono lieti “di contribuire al benessere dei loro concittadini”, specialmente sul fronte della carità. Quindi, ha ricordato che la Chiesa cattolica in Turchia “sta attendendo il riconoscimento giuridico”. Un riconoscimento, ha evidenziato, che “la aiuterebbe a giovarsi di una piena libertà religiosa e a dare un contributo alla società ancora più grande”.

La Turchia, ha dunque affermato Benedetto XVI, può “agire come ponte tra l’Islam e l’Occidente” e “offrire un significativo contributo agli sforzi per portare pace e stabilità nel Medio Oriente”. La Santa Sede, ha detto ancora, “apprezza le numerose iniziative che la Turchia ha già preso al riguardo” ed è “impaziente di sostenere ulteriori sforzi per porre fine al conflitto di lunga durata nella regione”. Come la storia ha dimostrato tante volte, è stata la riflessione del Pontefice, “le dispute territoriali e le rivalità etniche possono essere risolte in modo soddisfacente quando sono tenute in considerazione le legittime aspirazioni di ogni parte”. Ed ha assicurato che la Santa Sede attribuisce un’alta priorità “alla ricerca di giuste e durature soluzioni ai conflitti nella regione”, mentre è impegnata a porre le sue risorse diplomatiche al servizio della pace e della riconciliazione.

Il Papa ha rammentato anche che si avvicina il 50.mo anniversario dell’istituzione delle relazioni diplomatiche tra Turchia e Santa Sede, “un frutto del Pontificato di Giovanni XXIII” già delegato apostolico ad Istanbul. Ed ha espresso la fiducia che queste relazioni diventino sempre più forti quale risultato di una continua collaborazione su molte importanti questioni. D’altro canto, non ha mancato di menzionare l’incontro con il Patriarca Bartolomeo I, al Fanar, uno dei momenti forti del suo viaggio apostolico in Turchia. Le comunità cristiane, ha ribadito, “sono orgogliose di fare la propria parte, consapevoli del loro antico retaggio e del significativo contributo che ha dato alla civilizzazione”, non solo della Turchia ma di tutta l’Europa. Ha infine ringraziato le autorità turche per aver facilitato, nell’Anno Paolino, i pellegrinaggi e le celebrazioni liturgiche nei luoghi legati all’Apostolo delle Genti.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: