lunedì 11 gennaio 2010

Magister: don Massimo Palombella non sostituirà Mons. Liberto alla guida del coro della Cappella Sistina


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Il nostro post del 4 gennaio (vedi sotto) che avvertiva dell’imminente cambio del direttore del coro della Cappella Sistina ha scatenato una burrasca fuori e dentro il Vaticano, fino al grado più alto.
In effetti, l’annuncio che il salesiano don Massimo Palombella avrebbe sostituito monsignor Giuseppe Liberto alla guida del coro che accompagna le celebrazioni pontificie – modello per il mondo intero – ha messo in allarme quanti temono che la qualità della direzione della Sistina, già modesta, precipiti a livelli ancora più bassi.
Un simile avvicendamento appariva, per di più, in clamoroso contrasto con la sensibilità di papa Joseph Ratzinger in materia di liturgia e di musica liturgica.
Ebbene, così non sarà. La nomina di Palombella è caduta. Sabato 9 gennaio Benedetto XVI ha ricevuto in udienza privata Liberto rassicurandolo che rimarrà alla direzione del coro della Cappella Sistina.
Già il 4 gennaio, lo stesso giorno d’uscita del nostro post, il tradizionale incontro natalizio tra il papa e il coro della Sistina aveva fatto presagire che la partita fosse ancora aperta.
L’incontro è avvenuto nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico. Benedetto XVI aveva accanto a sé il fratello, monsignor Georg Ratzinger, anche lui grande intenditore, già maestro di cappella della cattedrale di Ratisbona.
Liberto ha diretto in onore del papa quattro mottetti: due della grande scuola polifonica romana di fine Cinquecento (”O magnum mysterium” di Tomás L. de Victoria e “Domine quando veneris” di Giovanni Pierluigi da Palestrina) e due composti da lui. In più, ha eseguito in forma polifonica i popolari “Tu scendi dalle stelle” e “Astro del ciel”.
Al termine, il papa ha regalato ai pueri cantores due ceste di dolciumi e si è trattenuto a parlare con i bambini e i coristi.
Il giorno dopo, 5 gennaio, il fratello del papa, Georg, ha ricambiato la visita, recandosi nella sede del coro, in via del Monte della Farina.
Tutto resta quindi com’è. Ciò non toglie che il modo con cui il coro della Sistina, diretto da Liberto, accompagna le liturgie pontificie sia solo l’ombra di ciò che potrebbe essere, con una diversa direzione e con una maggiore coerenza rispetto agli orientamenti liturgici di questo pontificato.

Dal blog di Sandro Magister

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dire, Raffa? E' partito il tiro a Bertone. A me 'sta faccenda del prima certo, poi mancato incarico al maestro Palombella, la cui unica colpa, non potendo io esprimere giudizi sulla sua competenza musicale, pare quella di essere un salesiano sa tanto di fumogeno. Siamo sicuri che le cose stiano come descritte? Bah!
Alessia

mariateresa ha detto...

no, non siamo sicure, cara Alessia.Diffido di certe prese di posizione, magari a torto, perchè vi scorgo dietro un retropensiero militante che non mi piace.E' per e un riflesso condizionato.

melky73 ha detto...

"...sia solo l’ombra di ciò che potrebbe essere..." Suggerimenti, per favore? Nomi, grazie? Tutti si lamentano di Liberto, molti rimpiangono Bartolucci, adesso hanno bocciato Palombella... Palestrina, Frescobaldi e Perosi purtroppo sono in pensione... allora chiudiamo la Sistina? Mentre si litiga "a palazzo", nelle parrocchie si appendono "in salicibus organa nostra"!

Mario ha detto...

Ma se qui siamo tanto amici di papa Ratzinger, non potremmo semplicemente accontentarci del fatto che il papa si fida di mons. Liberto, che la sua musica gli va bene, e che ogni voce della rimozione di Liberto è stata strumentale ed esterna alle intenzioni del papa (come quasi sempre ogni soffiata in Vaticano)?

E lo dico a prescindere dalle mie opinioni personali sulla musica di Liberto.

Alcuni vaticanisti "saputi" che godono di tanto credito spesso si fanno strumentalizzare...

Anonimo ha detto...

Volete un nome... Andate a sentire nelle altre Basiliche Papali di Roma e ditemi dove si fa la musica per bene, se non volete scomodarvi vi lo dico io, Miserachs.

Anonimo ha detto...

Un coro è composto da persone non da strumenti, quindi bisogna essere manager molto ben organizzati oltre che musicisti. Si tenga presente che si sta sotto gli occhi del mondo intero. Inoltre, sostenere una celebrazione liturgica, richiede la capacità di far produrre a persone una musica eletta da fasare perfettamente ed in tempo reale con i riti. Servono tante qualità e tante capacità e... tutte insieme, sia per chi dirige che per chi esegue.
FRAEV51.

Socrate ha detto...

al di fuori di ogni polemica...di recente ho avuto la fortuna di essere spettatore di due recentissimi concerti tenuti e diretti uno di seguito all'altro dal Maestro Massimo Palombella: uno presso la Cattedrale di San Miniato e l'altro in occasione della celebrazione del 50° anniversario del Cardinal Bertone a San Pietro. Ebbene, ho potuto ascoltare ARMONIA PURA di terrena e trascendentale valenza insieme, che testimonia quanto la Musica del Magister Palombella possa assurgere di diritto a vera testimonianza di fede cristiana. Socrate

Anonimo ha detto...

le chiacchere stanno a zero!