venerdì 15 gennaio 2010

Susanna Maiolo: Santità, non volevo farle del male (La Rocca)


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Santità, non volevo farle del male

Repubblica — 14 gennaio 2010 pagina 18 sezione: CRONACA

CITTA' DEL VATICANO

«Santità perdonami, non volevo farle del male». Susanna Maiolo, la giovane donna svizzera che la notte della vigilia di Natale ha fatto cadere il Papa nella Basilica di San Pietro prima dell' inizio della messa, ieri ha potuto incontrare Benedetto XVI.
Un incontro breve, intenso, a tratti commovente, lontano da fotografi e telecamere, svolto riservatamente in una saletta accanto all' aula «Paolo VI», in Vaticano, alla conclusione dell' udienza generale del mercoledì. Nessuno degli oltre novemila pellegrini che hanno assistito all' udienza se ne è accorto. La notizia è stata diffusa dalle autorità vaticane solo quando la ragazza ha lasciato il Vaticano. Susanna Maiolo - che da qualche giorno è stata dimessa dalla clinica di Subiaco dove era stata ricoverata dopo l' aggressione - era accompagnata da due suoi familiari. Papa Ratzinger l' ha accolta sorridendo, le ha stretto la mano e l' ha benedetta, assicurandola di averla perdonata «subito», preoccupandosi pure di informarsi sul suo stato di salute.
Dopo un primo momento di comprensibile titubanza, la giovane italo-svizzera ha tentato di dare qualche spiegazione sul suo gesto, che oltre a far cadere Benedetto XVI ha provocato anche la caduta del cardinale Roger Etchegaray, sottoposto in seguito ad un intervento chirurgico all' anca. «Santità - sono state le sue parole - ho cercato solo di incontrarla, ma non volevo farle del male, mi dispiace sinceramente per quanto è accaduto».
Dell' avvenuto incontro, in seguito, ha parlato il portavoce papale, padre Federico Lombardi, spiegando in una dichiarazione diffusa dalla Sala Stampa vaticana che «la signorina Maiolo questa mattina ha espresso al Santo Padre il suo dispiacere per quanto avvenuto all' inizio della celebrazione della notte di Natale». Il perdono papale, comunque, non bloccherà l' inchiesta sull' accaduto, su cui stanno lavorando le autorità giudiziarie della Santa Sede coordinate dal promotore di giustizia Nicola Picardi.
«Per quanto riguarda l' istruttoria avviata dalla magistratura dello Stato della Città del Vaticano - ha spiegato infatti ancora padre Lombardi - essa continuerà il suo iter fino ad espletamento». Ma, quasi certamente, le autorità vaticane si orienteranno verso una archiviazione della vicenda, in considerazione delle critiche condizioni psichiche della ragazza. Una eventualità anticipata subito dopo l' aggressione dal presidente del Tribunale della Città del Vaticano, Giuseppe Dalla Torre. Il 31 dicembre scorso, la ragazza era stata visitata in ospedale dal segretario particolare di Benedetto XVI, monsignor Georg Gaenswein, al quale aveva anticipato il suo desiderio di poter incontrare il Papa. E ieri è stata accontentata. - (o. l. r.)

© Copyright Repubblica, 14 gennaio 2010 consultabile online anche qui.

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