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Cari amici, avevo pensato di parlarvi dello "strano" caso dello Spiegel che spiattella una non notizia a pochi minuti dalla diffusione della lettera del Papa agli Irlandesi, ma Salvatore Izzo ha spiegato tutto in modo egregio e quindi vi riporto qui sotto parte del suo commento.
Dobbiamo ammettere che e' un po' difficile non pensare ad una sorta di "complotto" mediatico per tentare, in modo abbastanza ingenuo fra l'altro, di attaccare il Papa. Ieri il New York Times sparava in primna pagina la dichiarazione di uno psichiatra che confermava in tutto e per tutte la versione della diocesi di Monaco, oggi lo Spiegel pensa di farci fessi con una non-notizia diffusa in un momento che definire "sospetto" e' poco.
Attenzione, media! Vi state scoprendo troppo :-)
...
Proprio mentre le agenzie battevano le frasi del Papa, e le promesse di cambiamento dei vescovi irlandesi e tedeschi (per mons. Zollitsch il documento vale anche per la Germania), lo Spiegel - con una tempistica che desta perplessita' in Vaticano - diffondeva "rivelazioni" sul fatto che Joseph Ratzinger sapeva del sacerdote pedofilo proveniente da Essen: nessuno lo nega, rispondono fonti d'Oltretevere sottolineando che proprio sulla base delle informazioni della diocesi di Essen l'allora arcivescovo di Monaco autorizzo' l'abate H a curarsi ma gli proibi' qualunque attivita' pastorale.
"I fatti - ha spiegato in proposito il direttore dell'Osservatore Romano Giovanni Maria Vian in un'intervista al Foglio - non sono andati come certa stampa li ha raccontati. Ratzinger, quando era arcivescovo di Monaco, accolse nella propria diocesi un prete accusato di pedofilia. Venne mandato a Monaco per curarsi.
Ratzinger chiese che non venisse impiegato pastoralmente ma qualcuno disobbedi'". L'allora arcivescovo fu poi chiamato a Roma alla Congregazione della Dottrina della Fede e non pote' dunque accorgersi della disobbedienza del suo vicario generale, mons. Gerhard Gruber il quale, ha ammesso la "piena responsabilita'" dell'assegnazione del prete pregiudicato per pedofilia ad una parrocchia monacense nel 1980.
"La nuova assegnazione di H alla cura di una parrocchia e' stato un grave errore - dice il sacerdote, oggi 81enne, in una dichiarazione diffusa dall'arcidiocesi di Monaco di Baviera - Me ne assumo la piena responsabilita'. Mi dispiace profondamente che, grazie a questa decisione, siano stati commessi crimini a danno di giovani e mi scuso con tutti coloro che sono stati danneggiati".
© Copyright (AGI)
9 commenti:
Raffa teniamoci pronti,qualsiasi cosa dica,abbia detto,faccia il Papa non andrà mai bene,teniamoci pronti sarà duramente attaccato.
e sappiamo benissimo da chi.....
Bhè, hanno fatto come quelli che riciclano i regali più strani ed orribili: invece di tenere nota per non rifilarlo al "donatore", si lasciano prendere dalla smania di disfarsene...e ci ricavano una magra figura ;)
sì, ma purtroppo c'è sempre chi gli da' credito!
I media tedeschi, anche quelli conservatori, fanno a gara a chi da più voce alle proteste perchè la lettera non basta. Ormai l'isteria regna sovrana e ognuno fa la gara a chi lava più bianco. Sono più equilibrati i commenti dei lettori che le cronache dei giornalisti. In Italia invece i media sono più prudenti, ma la vulgata del papa prima nazista e ora anche stupratore è quella più diffusa.Eufemia
I media in Italia sono più servili con il Potere.
Certe notizie vengono relegate nelle cronache locali.
Per quanto riguarda Der Spiegel: i contenuti del settimanale sono disponibili on line il sabato.
Nessun tempismo sospetto.
Spero che per potere non si intenda anche il Papa che sappiamo non averne alcuno, soprattutto a livello mediatico.
Forse in passato c'era un certo filtro, ma ora assolutamente no.
Basta leggere stamattina Repubblica e Stampa che riproduco senza colpo ferire lo Spiegel.
R.
non è Benedetto il papa che gode di servilismo mediatico in Italia, non mi convincerai mai Bastardlurker. Mi fanno molto sorridere poi certe finte censure retroattive, quando il danno è stato fatto: un modo per colpire il papa due volte. La prima lasciando parlare, la seconda insinuando che chi ha parlato (dopo aver annunciato che lo avrebbe fatto) è stato censurato. E le notizie sul Papa sono sempre relegate alle cronache locali, ancora di più quando sono buone (troverai fiumi di lamentele su questo blog in proposito).
Vorrei poi esempi di servilismo visto che i titoloni contro don Georg sono stati ovunque, anche allargati rispetto al senso reale delle notizie; idem per la questione riguardante Monaco ai tempi di Ratzinger vescovo, idem per le dichiarazioni di Kung, idem per certi documenti del 2001 mediaticamente lodati ai tempi di Giovanni Paolo II.
dimenticavo...tu sai lella quanto poco ami repubblica, ma per dovere di obiettività, la citazione di Spiegel campeggia anche sul giornale, almeno quello online.
Nessun servilismo quindi, nè da sinistra nè da destra. E va bene così, per una come me che vorrebbe la chiesa distante dalla politica. Ci pensiamo noi a documentarci e farci ciascuno le nostre idee
Non l'avevo letto!
Cio' che ho scritto per Repubblica e Stampa si estende immediatamente anche al Giornale cosi' come ad ogni altro quotidiano che abbia riportato, pari pari, la notizia nonostante la palese inconsistenza della stessa.
R.
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