mercoledì 28 aprile 2010

Card. Levada: il Papa è la persona adatta per affrontare la crisi degli abusi. Card. Bertone: accanimento dei media ma non cospirazione (Gasparroni)


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«Il celibato dei sacerdoti non è intoccabile»

Sulla pedofilia il cardinale ha detto che c'è accanimento da parte della stampa, ma non una cospirazione

Fausto Gasparroni

CITTA' DEL VATICANO

Il celibato dei sacerdoti «non è intoccabile» ma rappresenta una «tradizione positiva» nella storia della Chiesa. Lo ha affermato, in un'intervista televisiva diffusa in chiusura della sua visita di tre giorni in Catalogna, il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone.
Il numero due della Santa Sede è stato intervistato dalla tv pubblica catalana TV3 che gli ha chiesto, dopo i casi di pedofilia che hanno scosso la Chiesa negli ultimi tempi, se il celibato dei preti fosse «intoccabile». «No – ha risposto Bertone – non è che sia intoccabile: ci sono Chiese orientali, anche cattoliche, che hanno sacerdoti sposati». «Però – ha aggiunto – è una tradizione positiva e così fruttuosa nella storia della Chiesa». Secondo Bertone, «è la non osservanza del celibato che porta tanti rischi» e «conseguenze tanto dolorose».
Il cardinale segretario di Stato è tornato così sul tema del celibato ecclesiastico dopo l'intervista di domenica al quotidiano di Barcellona La Vanguardia, nella quale aveva detto che «non c'è una relazione diretta fra il celibato e il comportamento deviato di alcuni sacerdoti». «È precisamente l'inosservanza del celibato – aveva affermato – che produce un progressivo degrado della vita del sacerdote, che cessa di essere un esempio, un dono, una guida spirituale per gli altri».
Sempre all'emittente TV3, Bertone ha anche detto che sulle vicende di pedofilia fra i sacerdoti «c'è certamente, da parte della stampa, un accanimento», ma «non direi una cospirazione». Il porporato, che stamane ha lasciato Barcellona per rientrare a Roma, ha aggiunto di ritenere che da parte del Vaticano sui casi di pedofilia «la linea della trasparenza è stata adottata chiaramente e pienamente».
Bertone, tra l'altro, è atteso in Vaticano da un importante impegno relativo al dossier dello scandalo pedofilia: si svolgerà infatti venerdì il vertice tra il segretario di Stato e i cinque vescovi incaricati della «visita apostolica» per raccogliere informazioni sui Legionari di Cristo, la congregazione fondata da padre Marcial Maciel, al centro di gravi vicende di abusi sessuali.
Sul tema dei preti pedofili è intervenuto anche il cardinale americano William Levada, da cinque anni prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, che parlando alla rete tv Pbs ha detto che lo scandalo degli abusi «rappresenta una grossa crisi per la Chiesa e nessuno dovrebbe cercare di sminuirla», ma anche che papa Benedetto XVI è «la persona adatta per affrontarla». Levada ha sottolineato che la crisi ha colto la maggior parte della Chiesa «di sorpresa», e che essa è particolarmente grave perche i preti «sono ordinati per essere buoni pastori, ma tutto questo raffigura proprio il contrario del buon pastore, quando vengono violati bambini, quando viene violata la loro innocenza, e loro sono troppo giovani per rispondere da soli».
Della «grave crisi» di cui parla Levada prendono atto anche i vescovi di Germania, uno dei paesi dove lo scandalo dagli abusi ha fatto più scalpore. «Sentiamo che la Chiesa ha perso fiducia della gente. Nelle prossime settimane, i vescovi tedeschi si occuperanno in particolare di come recuperarla», si legge nel comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale tedesca (Dbk) al termine dell'incontro svoltosi ieri a Wurzburg per discutere su come reagire ai casi di pedofilia negli ambienti ecclesiastici.

© Copyright Gazzetta del sud, 28 aprile 2010

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'Ansa si aspetta altre scuse, Eufemia
PEDOFILIA: CARD. LEVADA, NON ESCLUDO IN GIUGNO SCUSE PAPA

(ANSA) - NEW YORK, 28 APR - In una intervista esclusiva con
la Pbs il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della
Fede, card. William Levada non ha escluso che, a conclusione
dell'Anno sacerdotale in giugno, papa Benedetto XVI possa fare
un pubblico mea culpa per lo scandalo della pedofilia.
''Non sono un buon profeta ma non ne sarei sorpreso'', ha
detto Levada: ''Il Papa e' il Papa e non mi dice tutto quel che
fara'. Dunque dobbiamo aspettare, ma non sarei sorpreso''.
Il cardinale, intervistato a Roma per il programma Newshour,
ha detto anche di non escludere nuove dimissioni di vescovi ma
ha tenuto a ricordare che le nuove norme poste in atto in
America dopo il 2002 per combattere la pedofilia possono essere
un modello: ''Non siamo orgogliosi di averlo dovuto creare, ma
adesso puo' essere un esempio per le scuole, per i Boy Scouts e
altri gruppi del genere''.
Quanto alla nuova crisi, che segue di otto anni l'emergenza
affrontata dalla Chiesa Cattolica negli Stati Uniti, Levada ha
detto che ''c'e un certo pregiudizio dei media. Non voglio
creare teorie del complotto, ma penso che sui giornali
americani, in particolare, la questione e' pilotata dagli
avvocati delle vittime che cercano di portare il Papa in
tribunale''.(ANSA).

Raffaella ha detto...

Sarebbe meglio che i cardinali tacessero e lasciassero parlare il Papa e Padre Lombardi del quale aspetto sempre un intervento sul caso Groer.
Ha tempo fino a stasera...poi daro' ragione ad Allen :-)
R.