giovedì 1 aprile 2010
E' paradossale che a pagare per tutte le omertà e le coperture del passato sia ancora Joseph Ratzinger (D'Andrea). Monumentale!
Vedi anche:
Il Papa: il Vangelo non parla solo dell'aldilà, ma la vita eterna inizia qui (Izzo)
Il servizio di Stefano Maria Paci
I miei complimenti ad Alessandra Buzzetti, Lucio Brunelli, Enzo Romeo e Stefano Maria Paci
Tensione negli Usa fra i Cattolici e il New York Times (Apcom)
Il Papa: la vita eterna comincia in questo mondo, è la “conoscenza” di Dio (AsiaNews)
Abusi, la solidarietà al Papa dei cardinali Scola e Tettamanzi (Sir)
Il Papa: l'umanità è bisognosa di purificazione e di preghiera. Il Vangelo ci garantisce che la Chiesa non verrà distrutta (Izzo)
Il Papa: Gesù fonte di ogni vita (Sir)
Il Papa: "La preghiera di Gesù ci dà la garanzia che l’annuncio degli Apostoli non potrà mai cessare nella storia; che susciterà sempre la fede e raccoglierà uomini nell’unità – in un’unità che diventa testimonianza per la missione di Gesù Cristo. Ma questa preghiera è sempre anche un esame di coscienza per noi" (Omelia)
Abusi, interventi del cardinale Levada e dell'arcivescovo di Milwaukee: Errori sono stati fatti ma non a Roma (Osservatore)
L'avvocato del diavolo ossia Jeff Anderson (Il Foglio)
Il NYT e pure qualche vescovo vorrebbero arrostire il Papa sotto il sole di Satana (Luigi Amicone)
Triduo Pasquale: la riflessione di mons. Guido Marini (Radio Vaticana)
Si desta anche il card. Lehmann in un lungo articolo sulla pedofilia nella Chiesa
Il Vaticano risponde al NY Times e il card. Schoenborn: un'ala della curia romana bloccò l'inchiesta del card. Ratzinger su Groer (Mecucci)
Benedetto, il Papa più duro con i pedofili. Le coperture della curia sui casi Maciel e Groer (Tornielli). Monumentale!
Dichiarazione del Cardinale Scola sui sacerdoti e consacrati pedofili
Ragazze irlandesi ringraziano il Papa per la sua lettera ai cattolici di Irlanda (Rome Reports)
Il Papa: I veri cristiani rispettano il diritto e dunque sono buoni cittadini, ma proprio per questo dicono no all'aborto (Izzo)
Parla p. Brundage. All’epoca dei fatti era il presidente del collegio che giudicò Murphy (Sussidiario)
Il cardinale George (presidente della Conferenza episcopale statunitense): Benedetto XVI impetuoso nella lotta agli abusi (Radio Vaticana)
Gli attacchi al Papa sono il crepuscolo del "politicamente scorretto" (Occidentale)
Daily News: false le accuse del New York Times contro Benedetto XVI
Vicenda degli abusi. La Chiesa: no ai falsi scoop, ma verità e trasparenza (Radio Vaticana)
C’è un giudice (ecclesiale) a Milwaukee. Il vicario dell’arcidiocesi accusa, con prove, la sciatteria del NYT (Rodari)
Sedie vuote (riservate ai preti) e russamenti stamattina in Basilica. Sacerdoti e vescovi lascino il posto ai fedeli!
Il Papa: i cristiani siano uomini di pace e non accettino l’ingiustizia elevata a diritto (AsiaNews)
Il Papa alla Messa Crismale: chi ama è pronto a soffrire come Gesù che insultato non rispondeva con insulti
Il Papa: "La gioia, che da Cristo ci viene incontro, ci dà allegria, sì, ma certamente può andar insieme anche con la sofferenza. Ci dà la capacità di soffrire e, nella sofferenza, di restare tuttavia intimamente lieti. Ci dà la capacità di condividere la sofferenza altrui e così di rendere percepibile, nella disponibilità reciproca, la luce e la bontà di Dio" (Omelia)
Guardate uno dei sottotitoli di Repubblica! Una lettera del 1963 a Ratzinger: "Il Papa sapeva". Ratzinger era già Papa negli anni Sessanta?
Il priore di Princeville (Illinois): negli Usa c'è un'ondata di indignazione suscitata dal NYT. I Cattolici si ricompattano e riempiono le chiese
DOPO SCRIVERO' UN POST APPOSITO SUL VERGOGNOSO COMPORTAMENTO DI PRETI E VESCOVI IN BASILICA
Procuratore di Milano: "E' allarme pedofilia. Complicità dei vescovi" (Fazzo)
Il Papa e lo scandalo della pedofilia (Navarro-Valls)
Solidarietà dei vescovi brasiliani al Santo Padre
La Chiesa Americana: errori commessi negli Usa, non a Roma (Vecchi)
Ancora fango, questa volta contro Papa Montini. Il coretto: Paolo VI sapeva dei casi di preti pedofili in Usa (accuse assurde!)
Pedofilia, la Chiesa Usa: menzogne contro il Papa (Cardinale)
Secondo Repubblica la documentazione presentata da Radio Vaticana (e dai vescovi americani) è una "bordata vaticana" contro il NYT
Dal 2001 nuove norme antiabusi. L'esaltazione di Marco Politi del motu proprio di Wojtyla e della lettera di Ratzinger e Bertone
Che cosa c'entra Ratzinger con gli abusi di un cubano in Florida negli anni 80? Quante volte dobbiamo ripetere che la CDF è competente solo dal 2001?
La verità sul caso di pedofilia di Milwaukee. Il documento che che fa giustizia delle calunnie rivolte al Santo Padre dal New York Times
Conciliaboli sul celibato dei preti. Se ne dibatte da decenni, ma al Vaticano II non era in agenda (Rodari)
L'arcivescovo di New York: campagna "ben oleata" contro Benedetto XVI
Card. Levada al New York Times: riconsiderare gli attacchi contro il Papa. E' un uomo su cui il mondo può e dovrebbe contare (Traduzione di Zenit)
Il New York Times ha gravemente compromesso la sua copertura del Papa e dello scandalo degli abusi sui minori (Damian Thompson)
L'arcivescovo di Milwaukee, Listecki: errori compiuti qui e non a Roma. L'ombra inquietante di mons. Rembert Weakland (Izzo)
Intervista a padre Brundage: accuse al New York Times, ricostruzione del caso Murphy imprecisa, sciatta e basata su menzogne (Radio Vaticana)
Le false accuse contro il Papa: il bellissimo servizio di Stefano Maria Paci
L'arcivescovo di Milwaukee ammette ufficialmente: sul caso Murphy furono commessi errori solo dalla diocesi, NON DAL VATICANO!
ATTACCO AL PAPA/ John Allen: così il New York Times ha stravolto fatti e documenti (Sussidiario)
L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG
Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
MA RATZINGER FU IL PRIMO A INDICARE LA “SPORCIZIA”
Paolo D'Andrea
Domani cade il quinto anniversario della morte di Giovanni Paolo II. E già si intravede anche il traguardo del primo quinquennio di pontificato ratzingeriano, che sarà tagliato il prossimo 19 aprile. Sulle due ricorrenze incombe fatalmente lo tsunami mediatico su pedofilia e abusi sessuali che sta scuotendo da settimane il grande albero della Chiesa.
A questo punto anche i sassi hanno capito che la marea di fango punta a travolgere la quiete quasi monastica dell’Appartamento pontificio.
Le bombe inesplose tirate fuori dal passato e poi fatte brillare con fragore lungo la direttrice Usa-Germania e il ruolo di regista assunto nell’operazione dal New York Times con la sua inchiesta a puntate inducono anche i non complottisti a immaginare scenari e piste esoteriche di non facile decifrazione. In primo piano, prendono la scena i cannibalismi ottusi delle cordate ecclesiastiche di varia obbedienza, pronte a cavalcare la nuova crisi d’immagine pur di acquisire punti nelle proprie guerricciole da circolo degli sfaccendati.
Così c’è chi tira in ballo la pedofilia per ravvivare la polemica contro il celibato ecclesiastico. O chi in preda a opposte ossessioni mette anche gli abusi sessuali (compresi quelli degli anni Cinquanta) sul conto del Concilio Vaticano II, ostracizzato come vaso di Pandora di tutti i mali della Chiesa presente. Mentre è già iniziata la gara a rappresentare un bilancio catastrofico attribuito al pontificato in corso. Con implicita, malcelata nostalgia nei confronti del papato precedente.
In realtà, proprio il rapporto tra la presente stagione ecclesiale e la precedente era del Papa polacco fornisce chiavi di lettura non scontate anche in merito allo scandalo-pedofilia.
A indicare la pista sono state due giorni fa le dichiarazioni del cardinale di Vienna Christoph Schönborn.
Il porporato domenicano ha ricordato il caso spinoso del suo predecessore Herman Groer, dimessosi dalla carica di arcivescovo della capitale austriaca nel 1998 dopo essere stato accusato di vecchie molestie sessuali ai danni di alcuni giovani in un monastero.
Già tre anni prima – ha aggiunto Schönborn – l’allora cardinale Ratzinger avrebbe voluto aprire un’inchiesta sul suo collega austriaco, ma in Vaticano lo frenarono.
«Ha vinto l’altra parte», confidò allora Ratzinger a Schönborn a proposito di quella vicenda. Poche parole appena sussurrate, che gettano una luce inedita sulle convulsioni del presente.
Il Papa che si vorrebbe mettere alla gogna globale come presunto insabbiatore di tutti i casi di pedofilia clericale degli ultimi decenni, già tre lustri fa non avrebbe esitato a mettere sotto processo un membro del Sacro Collegio e a applicare le pene canoniche previste in casi del genere.
Ma Groer a quel tempo godeva della protezione dell’Appartamento pontificio e dagli ambienti polacchi che avevano favorito la sua elezione a successore “conservatore” di Vienna, dopo la lunga era del “progressista” Franz König.
Sempre il prefetto Joseph Ratzinger, negli ultimi anni di regno di Wojtyla, fu l’unico a prendere sul serio le notizie devastanti circolanti su padre Marcial Maciel, il fondatore dei Legionari di Cristo, e a far aprire un’indagine a suo carico presso gli uffici dell’ex sant’Uffizio.
Allora, i Legionarios si erano da tempo accreditati tra i “fedelissimi”, grazie ai “meriti” acquisiti contrastando la Teologia della liberazione. Con le sollecite attenzioni usate nei rapporti coi cardinali il borsino delle loro simpatie Oltretevere era sempre sul segno positivo.
Nel novembre 2004, pochi mesi prima di morire, lo stesso Giovanni Paolo II aveva esaltato in pubblico padre Maciel, festeggiando i suoi 60 anni di sacerdozio in un’Aula delle udienze gremita di legionari in festa. L’investigazione a carico di Maciel si è potuta concludere solo nel giugno 2005, a due mesi dal cambio di pontificato, dopo un percorso a ostacoli fatto di omertà e resistenze, con una sostanziale condanna, che negli ultimi anni di vita ha impedito a Maciel ogni esercizio pubblico del suo ministero sacerdotale. Dalla sua morte, avvenuta nel gennaio 2008, continuano a emergere dati sempre più inquietanti sulle perversioni della sua personalità disturbata, fino agli abusi compiuti sui figli che egli stesso aveva avuto dalle proprie amanti.
Alla luce dei fatti, è paradossale e allo stesso tempo emblematico che a fare da para-frenafulmine per tutta la Chiesa nella nuova tempesta sugli abusi sessuali sia ancora una volta quello stesso Ratzinger che pochi giorni prima di diventare Papa, nei testi scritti per la Via Crucis al Colosseo, aveva chiesto conto della «sporcizia» che alligna «proprio tra coloro che nel sacerdozio dovrebbero appartenere completamente a Cristo».
Forse c’è chi crede di poter usare il pontificato in corso come una specie di tappeto sotto cui nascondere la polvere e le scorie della precedente stagione ecclesiale.
E allora, gli aspiranti censori ma anche gli analisti più avvertiti farebbero bene a indirizzare altrove le proprie ansie investigative.
Soffermandosi a indagare su quell’ultimo quarto di Novecento ecclesiale che forse, sotto i fuochi artificiali degli “eventi” e delle militanze organizzate, ha tenuto nascoste fragilità, distorsioni e perfino aberrazioni ancora rimosse.
© Copyright Il Secolo d'Italia, 1° aprile 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
Attenzione ad entusiasmarsi per gli articoli di D'andrea! Dietro l'apparente difesa ad oltranza di Papa Benedetto - cosa che può trarre in inganno - c'è il desiderio di una chiesa ridotta al silenzio, che pensi per sè a tutte le sue magagne, non si occupi d'altro e non rompa sempre col voler parlare al mondo,rinunciando finalmente al suo ruolo pubblico
Va premiato ogni articolo e ogni giornalista che, discostandosi dal "papalinamente corretto" inizi ad avanzare qualche sospetto su quanto sta accadendo in questi giorni.
R.
Non è paradossale la vicenda....è piuttosto una realtà che vuole Ratzinger condannato PER LA SUA RIFORMA LITURGICA....la pedofilia è il capro espiatorio perchè alla maggiorparte delle persone delle vittime non interessa nulla...neppure per la giustizia umana che ha legittimato L'ABORTO E POI SI SCANDALIZZA PER LA PEDOFILIA....allora i bambini si possono uccidere, poi difenderli(giustamente) dalle violenze, si pretende un capro espiatorio...
Forse la Chiesa, e con lei certo giornalismo, in 27 anni di pontificato di Wojtyla, ha vissuto immersa in un sogno mediatico...
Adesso c'è un pontefice che ha deciso di mettere le carte sul tavolo e questo non va giù ai "sognatori"!
Posta un commento