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Su segnalazione di Elisabetta leggiamo questo articolo. Viene citato il NCR ma non l'articolo di Allen.
Mi piacerebbe sapere la ragione di questa scelta dei media italiani.
R.
«Ho abusato di un minorenne», il vescovo di Bruges si dimette
Il Papa ha accettato la rinuncia di monsignor Vangheluwe
Cristina Marconi
BRUXELLES - Il vescovo di Bruges ha abusato di un minore «per più anni e in più fasi» e, dopo molti anni, ha presentato le sue dimissioni, subito accolte da Benedetto XVI, dal suo incarico di guida della Chiesa dell’incantevole cittadina medievale nelle Fiandre. «Quando non ero ancora vescovo e per un po’ di tempo anche dopo, ho abusato sessualmente di un giovane della mia cerchia stretta», ha ammesso il vescovo Roger Joseph Vangheluwe nella sua lettera, spiegando che «negli ultimi decenni, ho a più riprese ammesso la mia colpa verso di lui, così come verso la sua famiglia, chiedendo perdono». Vangheluwe è diventato prete nel 1963, è vescovo di Bruges dal 1984 ed è il settimo vescovo colpito dallo scandalo della pedofilia.
«Tengo a precisare che nessuno dei membri della Conferenza episcopale belga era a conoscenza di questa situazione», ha spiegato il vescovo di Tournai, Guy Harpigny, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il primate della Chiesa belga, André-Joseph Léonard, e il presidente della commissione per il trattamento dei casi di pedofilia all’interno della Chiesa, Peter Andrianssens.
«All’inizio del mese il Cardinal Danneels, già emerito, ha incontrato la famiglia dietro richiesta dei parenti della vittima e in presenza di Vangheluwe», ha riferito Harpigny, secondo cui l’autorevole cardinale belga «ha ascoltato e constatato che la situazione non era pacificata e non poteva restare così».
La procura di Bruges ha annunciato l’apertura di un’inchiesta, la prima, nei confronti dell’ex vescovo, che ora verrà sostituito «al più presto» da un amministratore diocesano, in attesa che il Papa nomini un successore. Poiché i fatti sono troppo remoti nel tempo per essere perseguiti penalmente, il destino di Vangheluwe è nelle mani della Conferenza episcopale, che si rivolgerà alla Congregazione per la Dottrina della Fede per sapere che misure prendere nei suoi confronti. Ieri mattina la Santa Sede ha diffuso una nota in cui definisce «del tutto priva di fondamento» la denuncia presentata da alcuni avvocati statunitensi contro Benedetto XVI e i cardinali Angelo Sodano e Tarcisio Bertone a nome di una vittima di abusi. Gli scandali legati alla pedofilia continuano ad essere presi molto sul serio dalle autorità e in Germania sono stati annunciati per la fine dell’anno i risultati preliminari della tavola rotonda voluta dal governo e formata da membri della Conferenza episcopale tedesca, politici, giuristi, medici e insegnanti, con l’obiettivo di fissare alcuni punti come i risarcimenti alle vittime, le misure di autoregolamentazione per gli istituti che operano con i bambini e le conseguenze legali degli abusi. Il segretario dei vescovi spagnoli, monsignor Juan Antonio Camino, ha dichiarato in un’intervista che i casi sono «pochissimi», ma comunque «dolorosissimi e condannabili» nel paese, mentre il New York Times è tornato all’attacco, scrivendo che Fernando Karadima, uno dei prelati più rispettati del Cile, è stato accusato da quattro uomini di aver abusato di loro per vent’anni. Intanto negli Usa nuove nuvole si addensano sulla Santa Sede: secondo il National Catholic Reporter, il cardinale Dario Castrillon Hoyos, che nel 2001 elogiò un vescovo francese per aver protetto un prete molestatore, era intervenuto quattro anni prima a favore di un sacerdote dell’Arizona che aveva abusato di bambini.
© Copyright Il Mattino, 24 aprile 2010 consultabile online anche qui.
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