mercoledì 14 aprile 2010

Manca una strategia vaticana per rispondere agli attacchi. Che più di qualcosa non funzioni, nei sacri palazzi, lo dicono i fatti (Tornielli)


Vedi anche:

Il Papa ci ha già stupito con la sua indubbia dirittura morale, il coraggio di una battaglia condotta in solitudine senza alcun tentennamento, la parola offerta a tutti in modo sereno e comprensibile (Di Giacomo). Straordinario!

Una domanda affettuosa alle vittime dei preti pedofili (Raffaella)

L’associazione vittime sulle linee guida: «Passo avanti la Chiesa sta dimostrando coraggio»

Nikolaus Lobkowicz: Se un padre è colpevole aboliamo la famiglia? (Arezzo). Non voglio più sentire parlare del carisma di Wojtyla!

Gli studiosi sono divisi sull'ipotesi che ci sia relazione tra omosessualita' e pedofilia evocata dal card. Tarcisio Bertone (Izzo)

Il Vaticano non esclude la possibilità di un incontro del Papa con alcune vittime maltesi (Conte)

Ora dalla curia romana solo silenzio e preghiera. Chi non sa comunicare eviti i media! Intanto nessuno si indigna per le offese al Papa

La durissima bacchettata di un lettore al direttore del Mattino che però evita di rispondere...

Un ingombrante professore. I cinque anni di Pontificato di Papa Benedetto raccontati da Aldo Maria Valli

Pedofilia e omosessualità Bertone inciampa (anche) sui gay. Il commento di Europa

Verso il commissariamento dei Legionari, vertice a fine mese. "America" attacca il card. Sodano (Apcom)

Mons. George Gaenswein racconta il Papa con confidenze e foto inedite (Izzo)

L'autentica purificazione: il commento di Raffaele Iannuzzi

Marco Castelnuovo e Giacomo Galeazzi, vaticanista de La Stampa, discutono dell'attualità legata alla Santa Sede (videochat)

Voss (Sonntags Zeitung): Da oltre 20 anni Ratzinger lavora al rinnovamento spirituale della Chiesa e alla purificazione del sacerdozio

I Vescovi cileni: Il Santo Padre non accetta alcuna scusa o giustificazione per gli abusi sessuali

Con decisione inappellabile il Papa può ridurre allo stato laicale il prete pedofilo (Galeazzi)

Che cosa ha fatto la Chiesa cattolica per rispondere efficacemente agli abusi sessuali da parte di personale della Chiesa?

Il cardinale Bertone incontra giornalisti, imprenditori e salesiani cileni alla vigilia della conclusione del suo viaggio (Osservatore Romano)

Pubblicate sul sito del Vaticano le nuove linee guida. Apprezzamento per il Papa anche da un editorialista del NYT (Giansoldati)

Nel sito internet vaticano le linee guida: "Indagare su ogni sospetto" (Scaramuzzi)

Pedofilia, card. Schoenborn: nel 1995 Ratzinger fu fermato da insabbiatori Curia

Corriere della Sera: Da Benedetto XVI linea dura contro i Legionari di Cristo, dopo il dossier sugli abusi sessuali del fondatore (Sussidiario)

La solidarietà dei vescovi brasiliani al Papa. Intervista con mons. Giovenale, minacciato per la lotta alla pedofilia (Radio Vaticana)

Abbiamo davanti agli occhi l’esempio infinitamente coraggioso di un Papa che conduce per mano la Chiesa a non aver paura di fare i conti con lo "sporco" al suo interno – in quei pochi angoli dove s’è insediato e nascosto –proprio perché ora c’è più luce per vederlo (Ognibene)

Benedetto XVI a Malta nel segno di San Paolo e delle tradizioni cristiane: briefing di padre Lombardi (Radio Vaticana)

Padre Lombardi: è possibile attendersi novità in almeno tre direzioni sul problema degli abusi (Adnkronos)

L'Osservatore riabilita i Beatles. Ringo Star: "E chi se ne importa. Credo che la Santa Sede abbia altre cose di cui parlare". Concordo pienamente!

Padre Lombardi: il Papa incontrerà le vittime di abusi ma lontano dai media

La curia romana serve a dare collaborazione al Papa o a mettergli i bastoni fra le ruote? Il Segretario di Stato eviti certe uscite!

Il primo lustro del pontificato di Benedetto XVI: un bilancio nel segno della fede (Bruno Mastroianni)

Intervista a tutto campo a Mons. Georg Gänswein: il Papa ha una fede inflessibile, una forza umile ed una disarmante mitezza (Bild)

Pedofilia, 32 anni di condanna a rabbino Usa

I vescovi italiani invitano a un giorno di preghiera per il Papa nel 5° anniversario della sua elezione (Radio Vaticana)

Nel 2002 il NYT riportava la protesta di alcune associazioni a tutela dei diritti circa l'estensione dell'obbligo di denunciare gli abusi

L'arcivescovo di Atlanta: il cardinale Ratzinger incoraggiò i presuli Usa a un'azione forte nella lotta agli abusi e a sostegno delle vittime

Spuntano anche le linee guida contro i pedofili: “Merito di Ratzinger” (Rodari)

Pedofilia, la Chiesa è ancora più trasparente (Gianni Cardinale)

Vian: E’ in atto un’imponente campagna mediatica mentre ci sono problemi a far conoscere tutto ciò che la Chiesa fa contro gli abusi (Galeazzi)

La traduzione che Associated Press ha fatto della lettera latina di Ratzinger contiene un errore molto grave: la spiegazione del Prof. Marco V. Fabbri

La Conferenza Episcopale Usa fornisce 10 nuove indicazioni pratiche per prevenire e curare gli abusi, basate sull'esperienza

Vaticano alla sbarra? Il diritto dice di no (Franco Grande Stevens)

Socrate e Ratzinger: riflessione di Ferdinando Camon che riconosce al Papa di avere compiuto una "svolta"

George Neumayr: durante la Settimana Santa abbiamo assistito allo spettacolo di Barabba che dà lezioni di morale al Vicario di Cristo

On line le linee guida della Chiesa per affrontare i casi di abusi sessuali (Gagliarducci)

L'associazione laica spagnola HazteOir ha raccolto più di 33.000 firme in una settimana a sostegno del Papa. Gliele invia tramite il Nunzio

Chiesa, la "guida" antipedofilia. Tempi rapidi per la riduzione allo stato laicale. Bertone: presto altre iniziative (Vecchi)

Il Papa ed i Legionari di Cristo: un piano per commissariarli. Il dossier consegnato in Vaticano (Calabrò)

Card. Schönborn: Il Santo Padre è sempre stato di una chiarezza senza nessun dubbio. Lo testimonia il suo comportamento nel caso del card. Groer

Persino il New York Times "costretto" ad ammettere i passi avanti ed i meriti di Benedetto XVI

Il cardinal Bertone: Papa Ratzinger prenderà iniziative che ci sorprenderanno

Vaticano, l'operazione trasparenza inizia dal web (Pinna)

Ma che strano! Oggi si parla in chiave positiva delle norme antiabusi del Vaticano ed ecco che rispunta il motu proprio del 2001! Oplà...parbleu!

Online per la prima volta le linee guida contro la pedofilia. In arrivo altre iniziative (Tornielli)

Chiarimento vaticano sul caso Maciel: fu proprio il card. Ratzinger a promuovere l'inchiesta canonica contro il fondatore dei Legionari di Cristo

Abusi di Maciel coperti dalla Curia. Nuovo dossier del NCR. Dal Vaticano nessun commento, in corso l'inchiesta della Santa Sede (Galeazzi)

Come Maciel ha costruito il suo impero (Jason Berry)

Prof. Reale: Il pensiero teologico e filosofico del Papa è forte e aperto. E questo è considerato molto pericoloso dai suoi avversari (Mecucci)

Il canale di GenerationBenedikt (YouTube)

L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

Una difesa in ordine sparso che danneggia il Vaticano

di Andrea Tornielli

Probabilmente, con la risposta su omosessualità e pedofilia, il cardinale Bertone intendeva dire che la grande maggioranza di abusi su minori da parte di preti avviene su bambini e ragazzi maschi, e in molti casi riguarda ragazzi già sviluppati (come spiegò il promotore di Giustizia dell’ex Sant’Uffizio Charles Scicluna nell’ormai famosa intervista ad Avvenire, distinguendo tra pedofilia ed efebofilia). Dunque, soltanto nel caso del clero, qualche studioso potrebbe avanzare l’ipotesi di un nesso con l’omosessualità.
Un nesso che peraltro proprio Benedetto XVI, il 15 aprile 2008, nel corso della conferenza stampa sull’aereo che lo stava portando a Washington, era sembrato escludere quando, rispondendo in inglese a una domanda sugli abusi sui minori, disse: «Sto parlando ora della pedofilia, non dell’omosessualità, che è un’altra cosa» (this is another thing).
Ma non c’è dubbio che le dichiarazioni del Segretario di Stato, rilanciate dal Cile, hanno avuto un effetto dirompente e possono dare l’impressione, aprendo l’ennesimo fronte di polemica, dell’incapacità di trovare una linea condivisa nel rispondere alle accuse e agli attacchi.
In poco più di una settimana si è passati dall’aprire inutili polemiche con il mondo ebraico - prima per le parole dell’omelia di padre Cantalamessa il Venerdì santo a causa del suo paragone tra attacco alla Chiesa e metodi dell’antisemitismo; poi con l’intervista al cardinale Sodano, che paragonava gli attacchi contro Benedetto XVI a quelli subiti da tre predecessori, fra i quali Pio XII - e ora con il mondo delle organizzazioni omosessuali.
Risulta evidente che non si tratta dell’esito sfortunato di una strategia, di una linea unanime d’azione e di intervento per cercare di ribaltare le generalizzazioni e le campagne mediatiche, quanto piuttosto dell’assenza di una linea. Si pronunciano parole che hanno come esito quello di aggiungere benzina sul fuoco.
Che più di qualcosa non funzioni, nei sacri palazzi, lo dicono i fatti.
L’omelia di Cantalamessa è arrivata in Sala Stampa già alle 13 del Venerdì santo, cinque ore prima che venisse pronunciata. Ed è stata richiamata sulla prima pagina de L’Osservatore Romano di quel pomeriggio, con una sintesi che conteneva anche il paragone con l’antisemitismo. Evidentemente nessuno si è accorto delle possibili conseguenze di quel parallelo.
Poi c’è stata la solidarietà del cardinale Sodano al Papa, la mattina di Pasqua. Un gesto bello, teso a dimostrare l’unità della Chiesa intorno al Pontefice in un momento difficile. Ma è il martedì successivo, con un’intervista sulla prima pagina del quotidiano vaticano, che Sodano torna sull’argomento facendo il paragone con Pio X, Pio XII e Paolo VI. E provocando altre reazioni del mondo ebraico. Tra l’altro, Sodano aveva pure detto che «dietro gli ingiusti attacchi al Papa ci sono visioni della famiglia e della vita contrarie al Vangelo». Mentre il cardinale Bagnasco, presidente della Cei, alla Cnn aveva fatto notare che ci sono «certe persone» e «certi ambienti» ostili a qualsiasi parola del Pontefice. Dichiarazioni che lasciavano intravedere l’impressione che quelle contro la Chiesa fossero più che campagne soltanto mediatiche. Due giorni fa, però, il direttore deL’Osservatore Romano, incontrando la stampa estera, ha definito «ridicola» l’ipotesi di un complotto contro il Papa.
Si fatica insomma a capire quale sia la linea per rispondere alla campagna mediatica.
Le risposte al problema della pedofilia, invece, sono chiare e definite da quasi dieci anni, soprattutto per merito di Joseph Ratzinger, come riconosciuto anche da alcuni critici del pontificato, e stanno portando risultati positivi, come peraltro dimostrano le statistiche.

© Copyright Il Giornale, 14 aprile 2010 consultabile online anche qui.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa volta non è precisa la traduzione di Tornielli. Il Papa dichiaro: "I will not speak at this moment about homosexuality: this is another thing."
Quindi da un lato rinviava il discorso, dall'altro diceva che si tratta di un'altra cosa. Il che è evidente. Ma non diceva che non vi fosse nessuna relazione. Che è invece statisticamente dimostrata da tutti i dati.
Alberto

Luisa ha detto...

D`accordo sul fatto che la comunicazione vaticana non sia al top della qualità e efficacità, ok che risulta evidente l`urgenza di corsi accelerati di comunicazione, ma...
Perchè noi cattolici, e i nostri rappresentanti religiosi, dovremmo essere i soli a dover misurare, soppesare, le nostre parole alfine di evitare le reazioni di certi ambienti, gruppi, organizzazioni?
Perchè solo noi dovremmo autocensurarci alfine di non disturbare lo spesso muro del pensiero unico, che è riuscito ad imporre "l`intoccabilità" di certi argomenti e gruppi, perchè dovremmo impedirci di esprimere il nostro pensiero anche se cozza contro il politicamente-socialmente -culturalmente corretto?
Perchè dovrebbero essere altri a dettarci non solo il contenuto ma i tempi di ciò che dovremmo dire o non dire?
Perchè il Papa, la Chiesa, la notra religione, sono gli unici che possono essere impunemente offesi, insultati, trascinati nel fango, senza che nessuno se ne offuschi?
E noi non avremmo nemmeno il diritto di replica? Anche se facendolo disturbiamo l`equilibrio della menzogna eretta in verità?
Forse che certi ambienti vogliono ridurre la Chiesa al silenzio?
Se silenzio deve esserci che sia un silenzio voluto, scelto, riflettuto, concordato, ma non imposto .
Se parole devono esserci che siano pure loro riflettute, espresse in modo intelligente, pacato ma fermo, che non facciano l`economia della verità, che non scendano a compromessi.
E poi sappiamo che, silenzio o parole, in ogni caso ci sarà sempre qualcuno per lamentarsi!

mariateresa ha detto...

è vero, ci sono errori, ognuno apre la bocca e fa uscire il fiato a tiramento di neuroni e, soprattutto, dal mio punto di vista sembra che ci sia una strana mansuetudine davanti a veri attacchi ad personam pieni di insulti come quelli di Hitchens e Dawkins o come i deliri segnalati da questo sito pro Benedetto
http://www.mercatornet.com/justb16/view/6999/

Bombardare il Vaticano. Voi direte che qui qualcuno ha cambiato pusher e non bisogna farci caso, ma io dico che a certi estremi bisognerebbe rispondere.
Ma siamo matti?
Lasciamo stare i commenti in certi siti compresa la proposta di inaugurare una nuova Norimberga per la Chiesa ma dico è saggio far finta di non sentire?
Altri quando parlano vengono lapidati sul posto, come Cantalamessa, e questi qui possono infamare allegri e contenti?
C'è qualcosa di serio che non va.
O si pensa che il non reagire sia una mossa astuta?

Anonimo ha detto...

Ancora una volta per Lei "da incorniciare".
Passaggioi critico evidenziato in rosso.
Già le disse, sembra che lei goda delle immaggini (presunte e non dimostrate!) di divisione.

Raffaella ha detto...

Non sono affatto contenta, anzi!
Evidenzio le criticita', purtroppo sempre quelle!
R.

Fabiola ha detto...

L'irenismo di Tornielli talora è un po' stucchevole.
Capisco tutte le considerazioni di opportunità, ma, non è possibile che, per far tacere calunnie e attacchi, si debba, solo e sempre dire o non dire ciò che il Pensiero Unico collettivo impone.
Che la predica di mons. Cantalamessa potesse offendere l'ebraismo probabilmente lo poteva pensare solo un ebreo (e neanche tutti); le dichiarazioni di Bertone non sono destituite di fondamento e comunque non è accettabile che la "nuova chiesa gay" risponda sempre e solo con anatemi e scomuniche. Rispondano, se lo credono, con numeri e ragioni. Gli uomini di Chiesa dovrebbero sempre e solo inchinarsi alla vulgata corrente?
La Chiesa è lasciata parlare solo quando le sue parole sono considerate ininfluenti e, di solito, anche lì, silenziate. (vedi le formidabili omelie benedettine). Si applaude, qualche volta, quando sembra a lor signori che ci si accodi al loro pensiero unico. In tutti gli altri casi latrati e alti lai, richiesta di scuse formali e di dimissioni.
La dittatura del relativismo non è più l'incubo fuori tempo di un vecchio cardinale pre-moderno: è proprio la stoffa di tutti i nostri rapporti, privati e pubblici. E nonostante tutte le scuse, le cautele, i non detti continuano ad odiarci lietamente.
Forse la strategia vincente potrebbe essere quella della verità?

Anonimo ha detto...

quoto mariateresa al 100%
che fine ha fatto la Chiesa militante?
prima del Vaticano II si era troppo monolitici? beh, ora siamo all'opposto, e non va affatto bene

qua c'è in gioco molto di più che difendere se stessi, anzi, il problema è proprio quello: che ognuno difende se stesso a discapito della Chiesa

sam ha detto...

In tutti i giornalisti, bravi o cattivi che siano, e in chi in un modo o nell'altro si occupa prevalentemente di media, la realtà virtuale e mediatica finisce volente o nolente per oscurare quella reale. Chi si fa travolgere da questa mentalità finisce per pensare che quel che si fa o si dice debba sempre e innanzitutto tener conto dei meccanismi della comunicazione, della possibile risposta dei media, delle reazioni del mondo... Una volta c'era il primato dell'economia, poi della politica, ora della comunicazione. Sempre di falsi idoli si tratta, perchè il primato è solo di Dio e quindi della Verità. COME si comunica oggi diventa più importante di COSA si comunica e il successo della comunicazione si misura non in termini di risultato - nel caso della Chiesa questo si misura in conversioni e salvezza delle anime - ma in funzione del gradimento e degli applausi della platea mediatica.
VADE RETRO!
Questo è quanto più di lontano possibile dall'insegnamento che ci ha dato Gesù Cristo, Lui VERITA' che Si è COMUNICATA al mondo SI' SI' NO NO, facendosi massacrare da esso.
Sia lodato Gesù Cristo che abbiamo una Chiesa che ricomincia a parlare cercando di risultare gradita alle orecchie del Cielo, invece che al mondo, ai Vaticanisti, agli esperti di comunicazione, agli opinionisti di professione e della Domenica, come siamo noi!
Mentre menzogne, false dottrine e profezie, calunnie, porcherie stupidaggini e boiate di ogni genere ci vengono sparate addosso in continuazione dal mondo, con tanto di amplificatori e senza alcun ritegno o vergogna, noi stiamo qui a farci le pulci tra noi per una parola o una virgola. Ma se c'è un errore nella comunicazione della Chiesa non è nel come ma nel cosa, ovvero nei tentennamenti e nelle divisioni rispetto al Catechismo della Chiesa Cattolica.
E poi, provatevi voi a dover parlare in mondovisione, sotto la lente d'ingrandimento di tutti i nemici, e quali nemici, che intendono farti fuori comunque, a prescindere, come nella favola del lupo e l'agnello. Io quel giorno guardavo Padre Cantalamessa alla TV, mentre si dirigeva al pulpito, e tra me pensavo: "quest'uomo ha un coraggio sovrumano a predicare con il Papa-Cristo da una parte e il mondo-accusatore dall'altra." Provatevi voi a mettervi in quei panni! C'è qualcuno di noi che sarebbe in grado di accontentare entrambi o di accontentarne pienamente almeno uno?
Per forza la Chiesa per decenni ha eretto il silenzio (tranne quando si trattava di avallare le dottrine del mondo)a massima virtù, perchè il silenzio è facile!!! Non si sbaglia mai, non si viene giudicati e non si infastidisce nessuno.
In questi giorni la Liturgia ambrosiana non fa che ricordarci la perseveranza degli apostoli nell'annuncio, nonostante le pressioni per farli restare zitti. E oggi le pressioni arrivano da tutti le parti. Almeno il Cardinal Bertone fosse riuscito con la sua verità scomoda a distrarre un po' di bufera dal Papa su di sè! Invece si è tirato addosso solo il "fuoco amico".
Se tutta la Chiesa dicesse ad alta voce le stesse cose per cui il Santo Padre è nel mirino, sarebbe più difficile colpirla... invece andiamo avanti così, a dividerci tra noi e a fare il vuoto intorno a Benedetto! Pensiamo di difendere il Santo Padre in questo modo? facendoci le sedute di autocoscienza di sessantottina memoria, invece che facendo quadrato contro l'avversario?
Scusatemi, ma io non approvo e, visto che loro sono nel mondo dei santi e non possono, mi permetto di lanciare senza delega io, che sono una rozza peccatrice, un bel "ma chissenefrega!" (eufemismo) a tutti i "comunicatori" di professione, da parte del Santo Padre, del Card.Bertone, di Padre Cantalamessa e di tutti quei Cattolici che hanno ancora il coraggio di dire la verità "oportune, inportune", chi meglio chi peggio, ma sempre per la gloria di Dio, fregandosene del giudizio dei media, dei nemici, degli amici, dei vaticanisti, degli opinionisti e anche dei blog!