sabato 3 aprile 2010

Solidarietà al Papa, bersaglio di una campagna diffamatoria per delegittimare tutta la Chiesa (Radio Vaticana)


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Il Papa: "I nostri insuccessi, le nostre delusioni, le nostre amarezze che sembrano segnare il crollo di tutto sono illuminate dalla speranza. L'atto di amore della croce viene confermato dal Padre e la luce sfolgorante della Risurrezione tutto avvolge e trasforma. Dal tradimento può nascere l'amicizia, dal rinnegamento il perdono, dall'odio l'amore" (Parole al termine della Via Crucis)

Preghiamo per il Santo Padre perchè a sofferenze ed attacchi si aggiungeranno altre sofferenze ed attacchi

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E se il Papa si dimettesse? Sarebbe rieletto dopo due settimane in un nuovo Conclave (Register) :-)

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Dopo il politicamente corretto, il mediaticamente corretto ed il religiosamente corretto si fa strada un'altra categoria: il papalinamente corretto!

E' paradossale che a pagare per tutte le omertà e le coperture del passato sia ancora Joseph Ratzinger (D'Andrea). Monumentale!

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Solidarietà al Papa, bersaglio di una campagna diffamatoria per delegittimare tutta la Chiesa

La Chiesa si stringe attorno a Benedetto XVI in un momento difficile. Continuano così a giungere da tutto il mondo attestati di solidarietà al Papa per gli attacchi che sta subendo in questi giorni sulla questione degli abusi. Il servizio di Sergio Centofanti.

Solidarietà al Papa esprime l'arcivescovo di Lima, il cardinale Juan Luis Cipriani: il Vicario di Cristo – afferma il porporato citato da Zenit – è sottoposto ad “una inusitata mancanza di rispetto per la verità e un'incredibile ostentazione di cinismo; si vede, dietro a ciò, un attacco alla Chiesa per danneggiarla. Noi suoi figli non possiamo restare in silenzio. La preghiera è l'arma principale che lo Spirito Santo ci mette a disposizione”.

L’arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois, sottolinea che nessuno mette in dubbio l’orrore di quanto compiuto da alcuni sacerdoti ma è assurdo attribuire la pedofilia al celibato in quanto si tratta di “una piaga sociale che colpisce principalmente le relazioni familiari”. Inoltre – spiega – “tirare fuori fatti vecchi e conosciuti da molto tempo come nuove rivelazioni dà molto da pensare sull’onestà intellettuale degli informatori ed è sufficiente a rivelare il loro vero scopo: mettere in dubbio la legittimità morale della Chiesa”. Si tratta – afferma l’arcivescovo di Parigi – di una “offensiva che mira a destabilizzare il Papa e, attraverso di lui, la Chiesa”.

I vescovi canadesi esprimono “ammirazione e gratitudine” per l’azione forte e decisa intrapresa dal Papa per combattere l’odioso crimine degli abusi, ricordando che si tratta di una piaga che riguarda l’intera società, mentre l’attenzione dei media è stranamente concentrata solo sulla Chiesa cattolica.

La Conferenza episcopale del Paraguay ha inviato a Benedetto XVI una lettera di “sostegno, comunione e solidarietà per gli attacchi che appaiono sulla stampa internazionale”.

Nella Repubblica Dominicana, l'arcivescovo di Santo Domingo, il cardinale Nicolás de Jesús López Rodríguez, ricorda i criteri di fermezza, trasparenza e severità con cui Benedetto XVI ha trattato e tratta i casi di abusi sui minori. Alcuni mezzi di comunicazione – afferma il porporato - cercano di “forzare le interpretazioni … Ciò non è affatto nuovo e nessuno ignora che si tratti di una macchinazione” di alcune lobby “che non perdonano al Papa o alla Chiesa la ferma posizione in difesa della vita”.

L'arcivescovo di Valencia, Carlos Osoro, ha affermato che “nulla, neanche le opinioni degli uomini, per quanto possano essere organizzate e orchestrate, distruggerà il ministero sacerdotale che lo stesso Gesù Cristo ha delineato con tanto amore”.

A Roma, il cardinale Antonio Cañizares, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha espresso la sua vicinanza al Papa: “con tutta la Chiesa, e in modo particolare nel momento attuale – ha detto - siamo con Pietro, con il grande dono che Dio ci ha dato nel suo Successore, il nostro amatissimo Papa Benedetto XVI”.

E’ in corso una vera e propria “campagna diffamatoria” contro la Chiesa e il Papa, basata sulla pochezza delle insinuazioni – afferma il presidente dell’Episcopato brasiliano, l’arcivescovo di Mariana, Geraldo Lyrio Rocha che cita San Paolo: "Siamo … tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi" (2 Corinzi, 4, 8-9).

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2 commenti:

gemma ha detto...

tutti i quotidiani soffrono per problemi di vendite in questo periodi, e nella loro ottica ogni occasione è buona e va sfruttata per aumentare le tirature. E' un pò quel che è accaduto a repubblica, che ultimamente ha quasi doppiato il corriere sfruttando meglio la stagione di foto, indagini e intercettazioni sulla persona da odiare a turno. Ora tocca al Papa
Si indignano poi se Boffo viene diffamato da Feltri

euge ha detto...

Già!