venerdì 25 giugno 2010

La «riforma gentile» del Papa. Decise le nomine in Vaticano (Vecchi)


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La «riforma gentile» del Papa
Decise le nomine in Vaticano


di Gian Guido Vecchi

Il Papa si prepara a cambiare la prossima settimana altri posti importanti nella Curia romana, proseguendo quella «riforma gentile» che in cinque anni ha cambiato quasi per intero il governo della Chiesa. Le nomine saranno rese ufficiali dopo la festa dei santi Piero e Paolo, il 29 giugno, forse già mercoledì 30.
Ma la novità più significativa sarà probabilmente anticipata dallo stesso Benedetto XVI lunedì, quando il pontefice andrà nella Basilica di San Paolo fuori le Mura a presiedere i Vespri alla vigilia della festa degli Apostoli: il luogo e il momento migliori per annunciare la creazione del pontificio consiglio per la «nuova evangelizzazione» dell’Occidente, tema lanciato da Giovanni Paolo II che segna una continuità tra i due pontefici.
Benedetto XVI ha voluto affidare il nuovo dicastero all’arcivescovo Rino Fisichella, teologo e rettore dell’università Lateranense.
Da presidente del pontificio consiglio (un incarico che lo candida alla porpora cardinalizia), Fisichella dovrà affrontare uno dei punti fondanti del pontificato di Ratzinger: proprio nelle terre di antica tradizione cristiana — dall’Europa all’America del Nord e del Sud — Dio è diventato il «Grande Sconosciuto», il Papa ha paragonato il nostro tempo al «grande sconvolgimento» dell’Europa ai tempi di San Benedetto (V-VI secolo), quando il monachesimo salvò il patrimonio del pensiero antico e formò la nostra cultura grazie ai benedettini che avevano come obiettivo «quaerere Deum», cercare Dio.
Proprio l’arcivescovo, il mese scorso, ha ricordato le parole di Benedetto XVI a Lisbona sulla «tensione» del nostro tempo fra presente e tradizione: «Un popolo che smette di sapere quale sia la propria verità, finisce perduto nei labirinti del tempo e della storia». Fisichella lascerà quindi la guida della Lateranense (il nuovo rettore sarà il patrologo salesiano Enrico Dal Covolo, che quest’anno ha predicato gli esercizi spirituali al Papa) e la presidenza della pontificia Accademia per la Vita.
La sua nomina si accompagna ad altri due avvicendamenti fondamentali: il cardinale Walter Kasper, 77 anni, va in pensione dopo due anni di proroga e sarà sostituito dal vescovo di Basilea Kurt Koch alla presidenza del delicatissimo consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e il dialogo con gli ebrei.
Va in pensione anche il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della potente congregazione per i vescovi, e al suo posto sarà nominato come previsto il cardinale Marc Ouellet, arcivescovo di Québec e primate del Canada. A giorni diventerà ufficiale anche la nomina dell’ arcivescovo Velasio De Paolis, giurista e presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, a «delegato» per i Legionari di Cristo: il commissario che dovrà rimettere in sesto la congregazione travolta dai crimini pedofili del suo (defunto) fondatore, padre Marcial Maciel Degollado. Riforma, purificazione.
La Chiesa dev’essere «pura e santa», ha ripetuto ieri Benedetto XVI. Dopo gli scandali pedofilia, l’avviso di garanzia per corruzione al cardinale Crescenzio Sepe preoccupa la Chiesa: e ieri l’immagine del cardinale Tarcisio Bertone che celebra accanto al cardinale Angelo Bagnasco, nella festa del patrono di Genova, è stata ripresa con grande evidenza dall’Osservatore Romano.
Sorrisi, affetto. Un segnale di «responsabilità e unità», spiegano Oltretevere. Invitato dall’arcivescovo e presidente della Cei («può contare sempre su di noi, sulla sua Genova»), il Segretario di Stato ha richiamato «il tema centrale di Dio»: come unico rimedio «alla crisi che attraversiamo, dal campo economico al degrado morale».

© Copyright Corriere della sera, 25 giugno 2010 consultabile online anche qui.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

senza voler con questo criticare o giudicare ma mi sembra che la nuova evangelizzazione passi più dalla formazione di preti-apostoli (che formino a loro volta laici santi) che non dalla creazione di una nuova struttura burocratica!!!

Anonimo ha detto...

Condivido, ma la necessità di sacerdoti/apostoli non esclude la possibilità di una nuova struttura.
Grave sarebbe se 'prosperasse' solo la struttura e la formazione continuasse a latitare.
sacerdote