giovedì 3 giugno 2010

Medio Oriente, appello del Papa al dialogo: la violenza porta violenza (Fausto Gasparroni)


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Il Papa: "Tommaso d’Aquino mostrò che tra fede cristiana e ragione sussiste una naturale armonia. E questa è stata la grande opera di Tommaso, che in quel momento di scontro tra due culture - quel momento nel quale sembrava che la fede dovesse arrendersi davanti alla ragione - ha mostrato che esse vanno insieme, che quanto appariva ragione non compatibile con la fede non era ragione, e quanto appariva fede non era fede, in quanto opposta alla vera razionalità; così egli ha creato una nuova sintesi, che ha formato la cultura dei secoli seguenti" (Catechesi)

Il Papa invita i fedeli ad accompagnare con la preghiera il suo prossimo viaggio a Cipro. Intervista a George Poulides (R.V.)

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Il Papa: San Tommaso ha mostrato grande armonia fra fede e ragione (Asca)

San Tommaso d’Aquino al centro della catechesi del Papa all’udienza generale (Radio Vaticana)

Appello del Papa dopo i fatti di Gaza: "Ancora una volta ripeto con animo accorato che la violenza non risolve le controversie, ma ne accresce le drammatiche conseguenze e genera altra violenza"

Frecce Tricolori "avvistate" in Piazza San Pietro :-)

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Appello del Papa al dialogo: la violenza porta violenza

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Fausto Gasparroni

CITTA' DEL VATICANO

La violenza «non risolve le controversie»: anzi, «genera altra violenza». Quello che serve è la capacità di cercare «soluzioni giuste attraverso il dialogo». Dopo il raid israeliano contro la flottiglia di pacifisti diretta a Gaza e dopo le reazioni di dura condanna a livello internazionale, Benedetto XVI ha lanciato ieri il suo forte appello a lavorare senza sosta per la distensione e il dialogo e ad assicurare «migliori condizioni di vita» ai popoli del Medio Oriente. Ha voluto anche incoraggiare «gli sforzi di coloro che non si stancano di operare per la riconciliazione e la pace».
Le parole del Papa sull'assalto israeliano alla "Freedom Flotilla" e sulla crisi di Gaza si sono levate al termine dell'udienza generale in Piazza San Pietro, dinanzi ai quasi ventimila fedeli che fino ad allora avevano ascoltato la sua catechesi dedicata ieri alla figura e all'opera teologica di San Tommaso d'Aquino. Ratzinger ha detto di seguire «con profonda trepidazione» le «tragiche vicende» avvenute in prossimità della Striscia di Gaza. Ha quindi espresso il suo «sentito cordoglio» per «le vittime di questi dolorosissimi eventi, che preoccupano – ha detto – quanti hanno a cuore la pace nella regione».
Benedetto XVI non ha mancato di ripetere «con animo accorato» che «la violenza non risolve le controversie, ma ne accresce le drammatiche conseguenze e genera altra violenza».
«Faccio appello – ha poi detto nel passaggio centrale del suo intervento – a quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale affinchè ricerchino incessantemente soluzioni giuste attraverso il dialogo, in modo da garantire alle popolazioni dell'area migliori condizioni di vita, in concordia e serenità».
«Vi invito – ha concluso il Pontefice – ad unirvi a me nella preghiera per le vittime, per i loro familiari e per quanti soffrono. Il Signore sostenga lo sforzo di coloro che non si stancano di operare per la riconciliazione e la pace».
Già due giorni fa, nell'immediatezza del blitz israeliano, la Santa Sede, tramite il portavoce padre Federico Lombardi, aveva espresso «grande preoccupazione e dolore» per quanto avvenuto». «La Santa Sede – aveva sottolineato Lombardi – è sempre contraria all'impiego della violenza, da qualsiasi parte essa venga, perchè rende sempre più difficile la ricerca delle soluzioni pacifiche, che sono le sole lungimiranti». L'altro ieri, inoltre, sempre padre Lombardi ha sottolineato che l'attacco israeliano alla flottiglia dei pacifisti, pur essendo «un evento molto triste e preoccupante per il clima generale nell'area mediorientale», «non avrà influenze sul viaggio del Papa a Cipro», in programma da domani a domenica prossimi.
Alla visita a Cipro, nella quale tra le altre cose presenterà l'Instrumentum Laboris del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente, ha fatto cenno ieri lo stesso Benedetto XVI, salutando i pellegrini di lingua italiana al termine dell'udienza generale: il Papa ha invitato i fedeli ad «accompagnare» questo suo viaggio pastorale «con la preghiera», «affinchè – ha invocato – sia ricco di frutti spirituali per le care comunità cristiane del Medio Oriente».

© Copyright Gazzetta del sud, 3 giugno 2010

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