mercoledì 2 giugno 2010
Il Papa a Cipro sulle orme di Paolo (Muolo)
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CATECHESI DEL SANTO PADRE: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA
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Frecce Tricolori "avvistate" in Piazza San Pietro :-)
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Pellegrino di pace
Il Papa a Cipro sulle orme di Paolo
Inizia venerdì la visita sull’isola durante la quale Benedetto XVI consegnerà l’Instrumentum laboris del Sinodo per il Medio Oriente. Padre Lombardi: i tristi e preoccupanti fatti di questi giorni non faranno modificare l’itinerario. Al centro del viaggio anche il dialogo con l’ortodossia
DA ROMA MIMMO MUOLO
Di nuovo sulle orme di san Paolo, con un occhio puntato sul Medio Oriente (e sul suo Sinodo speciale) e l’altro rivolto ai rapporti ecumenici con l’ortodossia. Si presenta così il viaggio che Benedetto XVI intraprenderà venerdì alla volta di Cipro, isola ponte tra l’Europa e l’Est, compresa la Russia, dati gli ottimi rapporti tra la Chiesa cipriota retta dall’arcivescovo ortodosso Chrysostomos e quella di Mosca del patriarca Kirill.
Il 16° viaggio fuori dall’Italia di papa Ratzinger, il primo in un Paese a maggioranza ortodossa (e il primo in assoluto di un Papa nell’isola) è stato presentato ieri ai giornalisti dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Un briefing aperto (come era avvenuto per quello sulla visita a Malta) con la lettura del passo degli Atti degli Apostoli in cui si parla della presenza di Paolo a Cipro. Ma poi proseguito con le domande e le risposte sull’attualità.
Padre Lombardi ha innanzitutto confermato che il programma non subirà alcun cambiamento anche dopo l’attacco israeliano ai pacifisti imbarcati sulle navi dirette verso i territori palestinesi. «Sono fatti tristi e preoccupanti » che, però, non incideranno sull’itinerario pontificio, ha detto il gesuita. E alla domanda se Benedetto XVI farà riferimento esplicito ai fatti di questi giorni nei suoi discorsi in terra cipriota, il direttore della Sala Stampa ha risposto: «Andiamo in un’area dove ci sono tensioni e problemi. Il Papa lo sa. Di certo darà un messaggio di pace, pur dicendo cose in modo esplicito, come è nel suo stile».
Il portavoce vaticano si è poi soffermato sui grandi temi del viaggio. Ecumenismo, innanzitutto. In questa chiave «l’eccellente rapporto tra l’arcivescovo cipriota Chrysostomos e il patriarcato di Mosca è un elemento da tenere presente», ha detto padre Federico Lombardi. Di certo proprio Chrysostomos è un convinto assertore dell’ecumenismo, come si evince anche dalla visita che l’arcivescovo cipriota compì a Roma nel 2007, quando invitò il Papa, successore di Pietro, «nella casa di Barnaba», il collaboratore di San Paolo considerato il fondatore della Chiesa cipriota. Nel corso dei tre giorni in terra cipriota, diversi saranno gli incontri tra il Pontefice e l’arcivescovo (compresi alcuni momenti conviviali, a conferma degli ottimi rapporti). Chrysostomos assisterà anche alla Messa di domenica prossima. A Cipro, ha osservato inoltre Lombardi, si sono svolti nell’autunno 2009 i colloqui della Commissione teologica mista, cattolica-ortodossa, sul «ministero di Pietro nel primo millennio» (ovvero prima del grande scisma del 1054). «Si sta dunque arrivando al nocciolo del problema », ha affermato il portavoce. Il quale si è detto «non preoccupato» delle annunciate contestazioni di una «piccola frangia» di ultraortodossi (che provengono in gran parte dalla Grecia, ndr). L’altro aspetto predominante della visita è la consegna dell’ Instrumentum Laboris del prossimo Sinodo speciale per il Medio Oriente. Consegna che avverrà domenica prossima al termine della celebrazione eucaristica presieduta dal Papa nel Palazzo dello Sport Elefteria della capitale Nicosia. Il testo sarà distribuito in quattro lingue: inglese, francese, italiano e arabo.
Il programma prevede venerdì, dopo la cerimonia di benvenuto a Paphos, una celebrazione ecumenica. Sabato giornata fitta contrassegnata dalla visita al presidente della Repubblica, l’incontro con le autorità e i diplomatici, quello con la comunità cattolica di Cipro, la visita all’arcivescovo e la messa con i sacerdoti e i religiosi. Domenica, infine, la Messa già ricordata e il congedo. Prima di tornare a Roma il Papa benedirà un ulivo. Un segno di pace di cui tutto il Medio Oriente ha più che mai bisogno.
© Copyright Avvenire, 2 giugno 2010
IL COMMENTO
Il nunzio Franco: evento storico per tutto il Paese
«Sarà un viaggio ricco di segni e di significati»: così il nunzio apostolico in Israele e delegato apostolico per Gerusalemme e i Territori palestinesi, monsignor Antonio Franco, definisce in un intervista all’agenzia Sir la prossima visita a Cipro di Benedetto XVI. «È la prima volta di un Pontefice nell’isola – dichiara il nunzio – e ciò conferisce alla visita un valore particolare: si porrà sulle orme di san Paolo, avrà una valenza pastorale e anche ecumenica». Ma, aggiunge Franco, «c’è una dimensione ancora più ampia: quella che riguarda il Medio Oriente, verso cui il Papa continua a moltiplicare sforzi e preghiera a favore della pace». Chiaro il riferimento alla pubblicazione dell’Instrumentum laboris del prossimo Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente.
«L’auspicio – conclude il nunzio – è che il viaggio possa promuovere sviluppi positivi non solo in chiave religiosa.
Cipro, pur appartenendo come Chiesa al Patriarcato latino di Gerusalemme e alla Custodia di Terra Santa, politicamente è un membro dell’Ue anche se l’isola è divisa».
© Copyright Avvenire, 2 giugno 2010
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