martedì 6 luglio 2010
Benedetto XVI ricorda la figura di San Giuseppe. Polemiche sulle date della visita a Londra (Gagliarducci)
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VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A SULMONA (4 LUGLIO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG (Articoli, commenti, interviste, discorsi)
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Benedetto XVI ricorda la figura di San Giuseppe
Il Papa a Londra È già polemica sulle date della visita
Critiche
Il viaggio coincide con il Kippur ebraico nel giorno del discorso al Parlamento inglese
Andrea Gagliarducci
È ufficiale il viaggio di Benedetto XVI nel Regno Unito sarà dal 16 al 19 settembre. Ma rischia di creare un incidente diplomatico lo storico discorso che il Papa dovrebbe tenere il 17 settembre al Parlamento inglese: la comunità ebraica d'Inghilterra ha chiesto infatti che quel discorso sia spostato, perché al tramonto del 17 inizia lo Yom Kippur, una delle feste più importanti del calendario ebraico, il giorno dell'espiazione: è proibito mangiare, bere, lavarsi, truccarsi, indossare scarpe di pelle ed avere rapporti sessuali Per questo, la comunità ebraica - rivela il quotidiano inglese The Guardian - solidamente rappresentata nel Parlamento inglese con 24 parlamentari, ha chiesto di poter spostare la data dell'incontro. Ora si aspetta la risposta della diplomazia vaticana, anche se sarà difficile riuscire a spostare i tasselli di un viaggio breve e rigidamente programmato.
Chissà se Benedetto XVI rifletterà dell'eventualità di uno «screzio diplomatico» con il mondo ebraico durante le sue passeggiate ai giardini vaticani, «uno spazio vitale - ha detto il Santo Padre - per i miei predecessori e anche per me, un luogo che volentieri frequento per trascorrere un po' di tempo in preghiera e in serena distensione». Durante i mesi estivi, Benedetto XVI è solito prendersi due pause per andare a passeggio nei giardini vaticani una intorno alle tre e una intorno alle sette: una pausa che da ieri è allietata anche dalla fontana di San Giuseppe, la centesima dei giardini vaticani, dedicata al padre di Gesù del quale Ratzinger porta il nome, una figura - ha detto il Papa - «cara e vicina al cuore del popolo di Dio e al mio».
La fontana è formata da due grandi vasche ellittiche, di sei e otto metri, digradanti e comunicanti, con al centro una palma, ed è arricchita da sei formelle bronzee dell'artista bellunese Franco Murer, dedicate ad altrettanti episodi della vita di san Giuseppe, sui quali si è soffermato il Papa, in un ideale percorso teologico: anzitutto lo «sposalizio» tra Giuseppe e Maria, «un evento umano, ma determinante nella storia della salvezza dell'umanità - ha ricordato il Papa - con una connotazione soprannaturale» che i due sposi «accettano con umiltà e fiducia». Poi il primo sogno di Giuseppe, dove l'angelo gli fa comprendere che la maternità di Maria avviene per opera dello Spirito Santo; la natività, la fuga in Egitto, il ritrovamento di Gesù nel tempio, il lavoro di Giuseppe nell'officina di Nazareth. «Questa bella fontana - ha detto Benedetto XVI - dedicata a san Giuseppe costituisce un simbolico richiamo ai valori della semplicità e dell'umiltà nel compiere quotidianamente la volontà di Dio».
© Copyright Il Tempo, 6 luglio 2010 consultabile online anche qui.
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6 commenti:
Ciao, Raffa, che stress!
Mi pare si tratti più che altro di anticipare l'orario di inizio, in modo che il discorso del Papa termini prima del tramonto in modo da consentire ai parlamentari ebrei di ascoltarlo, non di cambiare data, suvvia. Dov'è il problema? Il Papa può passeggiare serenamente senza temere alcuno screzio diplomatico che, semmai, toccherebbe il governo inglese. Consiglio anche ai commentatori italioti di mettersi tranquilli.
Alessia
Allen ne sa sempre una più degli altri
http://ncronline.org/blogs/ncr-today/vatican-set-issue-changes-sex-abuse-rules
mi sembra anche spiegato bene.
OT, Raffa, da www.chiesa
Quando i giudici si improvvisano teologi
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1343973
Alessia
Non credo che per incontrare il Santo Padre sia indispensabile mangiare, bere, lavarsi, truccarsi, indossare scarpe di pelle ed avere rapporti sessuali.
Credo che il problema non sia del Papa in sè,ma il fatto chela comunità ebraica presente in parlamento non potrebbe partecipare.
Il Kippur è per gli ebrei il giorno più sacro dove si fa digiuno ed è seguito anche dai meno osservanti. Insomma, tutto si blocca. Le nazioni arabe lo sapevano bene e deciso di far scoppiare una guerra proprio quel giorno...
Io sono sicura che il problema è di facile soluzione, basta un pò di buona volontà...
X Raffa
OT http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/201007articoli/56500girata.asp
La cosa diventa sempre più inquietante
La questione è semplicissima: il giudaismo vuole affermare il suo "PROTETTORATO" sulla Chiesa, come ha già fatto per il nuovo presidente della Conferenza Episcopale Svizzera. Noi saremmo i "discoli", loro i "maturi"
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