giovedì 16 settembre 2010
Domani a Londra gli incontri con l’arcivescovo di Canterbury e i leader delle altre religioni (Radio Vaticana)
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VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE NEL REGNO UNITO (16 - 19 SETTEMBRE 2010): LO SPECIALE DEL BLOG
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Domani a Londra gli incontri con l’arcivescovo di Canterbury e i leader delle altre religioni
Dopo la tappa scozzese, il Papa vivrà domani la prima giornata londinese del suo viaggio pastorale con un programma molto intenso. Tra gli eventi più significativi l’incontro, nella mattinata, con i leader religiosi alla Waldegrave Drawing Room della St Mary University. Sull’importanza di questo momento della visita, Alessandro Gisotti ha intervistato l’arcivescovo di Liverpool, mons. Patrick Kelly, membro del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso:
R. - La nostra società è plurietnica e multireligiosa. Paolo VI ha parlato dell’Inghilterra come di un terreno ecumenico ed io penso che sia anche un terreno multireligioso. Con la visita del Santo Padre, credo che ci sia la possibilità di un incontro, specialmente tra i laici - cristiani, musulmani, ebrei ed appartenenti ad altre religioni - che hanno una stessa visione della persona umana, dei valori del mondo, della giustizia e della pace. Valori nutriti dalla fedeltà al cammino che Dio ha mostrato loro, un cammino da seguire e da fare insieme, vedendo quello che la religione può portare al benessere della società.
D. - Una dimensione particolarmente significativa del viaggio è quella ecumenica: pensiamo, in particolare, all’incontro con l’arcivescovo di Canterbury…
R. - Al centro di questo viaggio c’è anche l’incontro con l’arcivescovo di Canterbury. Un incontro, questo, che avrà luogo in un momento molto delicato per la Chiesa anglicana: si trova a prendere, infatti, decisioni importanti e non sono facili per il cammino ecumenico. Benedetto XVI, così come lo stesso Giovanni Paolo II, ha detto che ci sono delle difficoltà, ma il cammino ecumenico rappresenta la volontà dello Spirito Santo per i nostri giorni. Specialmente, quindi, a questo punto della nostra storia abbiamo bisogno di una riaffermazione dell’impegno ecumenico. Io credo che il Santo Padre riuscirà a darci un segno forte sull’importanza di questo lavoro, che dura ancora oggi.
D. - C’è grande attesa anche per il discorso del Papa alla società civile, a Westminster Hall. Su quali temi e quali valori, secondo lei, è possibile una sinergia tra i credenti e il mondo laico?
R. - Io credo che la domanda riguardi la sinergia e cioè cosa è e cosa significa il ruolo dei laici, come laici e come credenti, nella società civile. Non è facile, ma è certamente importante, perché il dialogo porta sempre frutti.
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