sabato 11 settembre 2010

I vescovi inglesi non sanno tenere una notizia riservata e diffondono alcuni dettagli su un possibile incontro del Papa con le vittime di abusi


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Gb: si lavora a incontro Papa con 10 vittime abusi a Londra

Citta' del Vaticano, 11 set. (Adnkronos)

Anche se la notizia non ha ancora il crisma dell'ufficialita', e' ormai quasi certo che Benedetto XVI incontrera' un gruppo di vittime di abusi sessuali nel corso del suo prossimo viaggio nel Regno Unito previsto dal 16 al 19 settembre. E'stato il portavoce della conferenza episcopale inglese a diffondere alcuni dettagli dell'incontro.
Jack Valero, a nome della Chiesa cattolica, ha infatti spiegato che ''Il Papa potrebbe incontrare dieci persone, probabilmente a Londra, a causa dei tempi molto stretti della visita''. Quindi ha ulteriormente precisato che a queste dieci persone, tutte di nazionalita' britannica, ''verra' garantito l'anonimato''.

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5 commenti:

gemma ha detto...

beh, non esageriamo...mica incontra dei terroristi, che non si possa dire

Fabiola ha detto...

Io, invece, non l'avrei proprio detto. Nè annunciato nè riferito a posteriori. E avrei richiesto lo stesso riserbo alle vittime.
Non se ne può più (io almeno) delle interviste su lacrime e commozioni, papali o non, come avvenne dopo Malta. E' stucchevole e riduce tutto a emozioni epidermiche e senza costrutto alcuno.
E avrei lasciato i media a crogiolarsi nei loro dubbi.
Se il Papa desidera incontrarli o rispondere al loro desiderio va benissimo, ma, per favore, non riduciamo, di nuovo, tutto a questa questione.
Quanto ai Vescovi inglesi, quanti di loro rifiutarono di giurare fedeltà ad Enrico VIII, dopo lo scisma? Uno, mi pare. Il santo e martire Giovanni Fisher.
Per fortuna, i Vescovi di oggi hanno a che fare con questioncelle di assai minor calibro...

anonimo boemo ha detto...

é inevitale e probabilmente giusto che il papa incontri le vittime dei preti pedofili a patto però che tutti capiscano e che sia messo ben in chiaro che papa ratzinger porta la croce anche e soprattutto per i suoi predecessori che mai hanno avuto incontri con le vittime nonostante i casi di cui parliamo risalgano ad un periodo compreso fra gli anni 50 e la fine degli anni 80.
mi pare che i media dimentichino di fare confronti con altri papi in queste occasioni.

gemma ha detto...

se potessimo farlo, nessuno ridurrebbe tutto a questa questione, ma con questa questione la Chiesa si è giocata molta credibilità. Forse a volte si dimentica che oltre alla fame sensazionalistica e strumentale dei media, c'è anche quella emotiva delle persone, magari di quelli che hanno subito in silenzio, senza denunciare, che potrebbero sentire il bisogno anche di questo. E visto che papa Ratzinger viene sempre descritto come un mostro quasi disumano incapace di emozionare ed emozionarsi, credo nessuno gli faccia un torto riferendo di questi incontri. Giusto invece che avvengano in privato senza pubblicità preventiva riguardo a tempi e luoghi di incontro

Fabiola ha detto...

Cara Gemma,
è esattamente questo, che trovo, letteralmente, "insopportabile": che questi incontri, con corredo di interviste, vengano percepiti come un modo per "dimostrare" che Benedetto è "umano" ed è "capace di emozionarsi e di emozionare". Forse sbaglio ma chissenefrega di un Papa capace di emozionarsi...basta guardarlo un istante, con mente e cuore sgombri, per capire quanto è umano, di una umanità esaltata dal suo appartenere a Cristo solo...ma chi non vuol guardare non vedrà comunque. Potremmo pure continuare con foto in cui dà la pastura ai pesci rossi...ma continuo a pensare che è lui il miglior "agente" di se stesso, gli si lasci lo spazio per esserCi e chi vorrà guarderà, ascolterà e capirà chi è davvero Benedetto XVI.
Quanto alle esigenze delle vittime nulla da dire, ovviamente.