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Il Papa: "E’ chiaro che la preghiera dev’essere espressione di fede, altrimenti non è vera preghiera. Se uno non crede nella bontà di Dio, non può pregare in modo veramente adeguato. La fede è essenziale come base dell’atteggiamento della preghiera" (Omelia)
Chiedo scusa per la latitanza :-))
Alla celebrazione per 6 nuovi santi l’invito del Papa a “pregare senza stancarsi”, all’Angelus l’appello alla ricerca del bene comune in politica (Radio Vaticana)
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PAPA: 80 MILA FEDELI IN PIAZZA S. PIETRO PER NUOVI SANTI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 17 ott.
Circa 80 mila persone partecipano in piazza San Pietro alla liturgia che Benedetto XVI celebra in occasione della canonizzazione di sei nuovi santi. Si tratta di Stanislaw Kazimierczyk Soltys, sacerdote dell'Ordine dei Canonici regolari lateranensi (1433-1489); Andre' Alfred Bessette, religioso della Congregazione di Santa Croce (1845-1937); Candida Maria de Jesus Cipitria y Barriola, fondatrice della Congregazione delle Figlie di Gesu' (1845-1912); Mary of the Cross (Mary Helen) MacKillop, la prima santa australiana, fondatrice della Congregazione delle Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore (1842-1909); Giulia Salzano, fondatrice della Congregazione delle Suore catechiste del Sacro Cuore di Gesu' (1846-1929); Battista Camilla da
Varano, vergine dell'Ordine di Santa Chiara (1458-1524). Da Polonia, Canada, Spagna, Australia ed Italia sono presenti delegazioni ufficiali inviate dai rispettivi governi. A rappresentare il nostro Paese c'e' il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.
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PAPA: GIUSTIZIA DIVINA RIPAGA DAI TORTI DI QUELLA UMANA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 17 ott.
Davanti ad un torto subito si deve chiedere giustizia, ma soprattutto "pregare sempre, senza stancarsi". Lo raccomanda il Papa nell'omelia della messa per la canonizzazione di sei nuovi santi celebrata in una piazza San Pietro gremita da oltre 80 mila fedeli.
Il Vangelo di oggi, ricorda Benedetto XVI, "ci parla di un giudice che non teme Dio e non ha riguardo per nessuno, un giudice che non ha nessun atteggiamento positivo, ma cerca solo il proprio interesse. Non ha timore del giudizio di Dio e non ha rispetto per il prossimo.
L'altro personaggio e' una vedova, una persona in una situazione di debolezza, che va dal giudice e gli chiede giustizia. Le sue possibilita' di essere ascoltata sono quasi nulle, perche' il giudice la disprezza ed ella non puo' fare nessuna pressione su di lui. Non puo' nemmeno appellarsi a principi religiosi, poiche' il giudice non teme Dio. Percio' questa vedova sembra priva di ogni possibilita'. Ma lei insiste, chiede senza stancarsi, e' importuna, e cosi' alla fine riesce ad ottenere dal giudice il risultato". E Gesu' spiega: "se un giudice disonesto alla fine si lascia convincere dalla preghiera di una vedova, quanto piu' Dio, che e' buono, esaudira' chi lo prega".
"Dio infatti - commenta il Papa teologo - e' la generosita' in persona, e' misericordioso, e quindi e' sempre disposto ad ascoltare le preghiere. Pertanto, non dobbiamo mai disperare, ma insistere sempre nella preghiera. Talvolta - pero' - noi ci stanchiamo di pregare, abbiamo l'impressione che la preghiera non sia tanto utile per la vita, che sia poco efficace. Percio' siamo tentati di dedicarci all'attivita', di impiegare tutti i mezzi umani per raggiungere i nostri scopi, e non ricorriamo a Dio. Gesu' invece afferma che bisogna pregare sempre".
"E' chiaro - tiene a precisare il Pontefice - che la preghiera dev'essere espressione di fede, altrimenti non e' vera preghiera. Se uno non crede nella bonta' di Dio, non puo' pregare in modo veramente adeguato. La fede e' essenziale come base dell'atteggiamento della preghiera. E' quanto hanno fatto i sei nuovi Santi che oggi vengono proposti alla venerazione della Chiesa universale: Stanislaw Soltys, Andre' Bessette, Candida Maria de Jesus Cipitria y Barriola, Mary of the Cross MacKillop, Giulia Salzano e Battista Camilla Varano". "San Stanislaw Kazimierczyk, religioso del XV secolo - ad esempio - puo' essere anche per noi un modello e un intercessore. Tutta la sua vita era legata all'Eucaristia. Anzitutto nella chiesa del Corpus Domini in Kazimierz, nell'odierna Cracovia, dove, accanto alla madre e al padre, imparo' la fede e la pieta'; dove emise i voti religiosi presso i Canonici Regolari; dove lavoro'
come sacerdote, educatore, attento alla cura dei bisognosi. In modo particolare, pero', era legato all'Eucaristia attraverso l'ardente amore per Cristo presente sotto le specie del pane e del vino; vivendo il mistero della morte e della risurrezione, che in modo incruento si compie nella santa messa; attraverso la pratica dell'amore al prossimo, del quale fonte e segno e' la Comunione".
Nell'omelia, il Papa ha ricordato anche la prima santa australiana, madre Mary McKillop. "Per molti anni innumerevoli giovani in tutta l'Australia sono stati benedetti con insegnanti che erano ispirati dall'esempio coraggioso e santo di zelo, perseveranza e preghiera di Madre Mary McKillop" che si dedico' "all'educazione dei poveri nel difficile e impegnativo terreno dell'Australia rurale, ispirando altre donne a unirsi a lei nella prima comunita' femminile di religiose di quel paese". Ella era partecipe delle "esigenze di ogni giovane affidato a lei, senza riguardo per lo stato o la ricchezza, fornendo formazione sia intellettuale sia spirituale". La vita di questa suora d'Oltreoceano e' un esempio di come perseverare nella preghiera ottiene la giustizia negata dagli uomini. La MacKillop - alla quale Papa Ratzinger, campione della lotta alla pedofilia rese omaggio pregando sulla sua tomba a Sydney nel corso della visita del 2008 per la Gmg - denuncio' un prete che commetteva abusi su minori: il sacerdote venne rispedito in Irlanda ma il vicario generale della diocesi di Adelaide, dove operava l'ordine, volle vendicarsi della futura santa e la scomunico' per insubordinazione.
La scomunica venne quindi tolta dal vescovo dopo un anno. L'approvazione papale dell'ordine religioso giunse, infine, nel 1888. Intervistata da Radio vaticana, la postulatrice della causa di canonizzazione, suor Maria Casey, ha pero' precisato che la vicenda del prete pedofilo si inseri' in un quadro di tensione preesistente tra suor MacKillop e la diocesi e fu "un fattore, ma non un fattore diretto" delle disavventure ecclesiastiche della fondatrice. Un riconoscimento tardivo dei suoi meriti e' toccato anche al religioso canadese Andre' Alfred Bessette impegnato nel secolo scorso nell'accoglienza ai poveri e ai malati: al suo funerale, nonostante il freddo dell'inverno canadese, un milione di persone si reco' a rendergli l'estremo saluto.
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2 commenti:
Come previsto si parla davvero poco delle beatificazioni di ieri. Di Santa Mary Mac Killop soprattutto per per il suo atteggiamento ante litteram nei confronti della pedofilia, quasi che il Papa l'avwsse canonizzata solo per questo. Rep nelle sue tre righe in croce ci il Papa indossava paramenti dorati. Sul corrierone Accattoli parla del libro imtervista di Mons. Marchetto con Marco Roncalli (Chiesa e Migranti. La mia battaglia per una sola famiglia umana. In cui parla anche del suo cosiddetto "dimissionamento", senza smentire l'interpretazione critica che ne da Roncalli e nel contempo invocando il segreto pontificio. Boh, mah ... Polemiche in vista?
Alessia
Accidenti, che cimitero di errori ho messo insieme :-((
Alessia
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