giovedì 11 novembre 2010

Nell'Esortazione Apostolica "Verbum Domini" il Papa si occupa anche degli abusi liturgici e dell'approssimazione di certe omelie

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Broadhurst: Penso che migliaia di anglicani laici inglesi e gallesi stiano convertendosi al cattolicesimo, oltre a molti sacerdoti, nonostante il rischio di perdere stipendio e immobili

Protect the Pope denuncia il fatto che molti vescovi inglesi siano ostili all'Ordinariato per gli Anglicani

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Lettera del Papa al cardinale Farina: la Biblioteca Apostolica, strumento prezioso per comprendere il tesoro della fede e della cultura (Radio Vaticana)

Il colloquio tra il Papa e il suo confessore ex-comunista. Presto in libreria l'intervista di Peter Seeward, rinato cattolico, al Santo Padre (Affaticati). Da assaporare!

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELL’ESORTAZIONE APOSTOLICA POSTSINODALE DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI VERBUM DOMINI

La Parola e la storia. Esortazione postsinodale "Verbum Domini" (Sir)

Esortazione "Verbum Domini", il Papa: Non si può usare la violenza in nome di Dio. Gli immigrati hanno diritto all'annuncio del Vangelo (Izzo)

Esortazione post-sinodale "Verbum Domini": il commento dell'Ansa

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Il Papa: "Ancora una volta desidero ribadire che la religione non può mai giustificare intolleranza o guerre"

Esortazione "Verbum Domini", il Papa: Là dove non si formano i fedeli ad una conoscenza della Bibbia secondo la fede della Chiesa nell'alveo della sua Tradizione viva, di fatto si lascia un vuoto pastorale in cui realtà come le sette possono trovare terreno per mettere radici

Il Papa: Nessuna "ostilità" tra Chiesa cattolica ed ebrei nonostante le "rotture" tra antico e nuovo testamento

ESORTAZIONE APOSTOLICA POSTSINODALE "VERBUM DOMINI" DI BENEDETTO XVI: LO SPECIALE DEL BLOG

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Esortazione "Verbum Domini", il Papa: è necessaria una ragione che indagando gli elementi storici presenti nella Bibbia si mostri aperta e non rifiuti aprioristicamente tutto ciò che eccede la propria misura (Apcom)

Pubblicata l’Esortazione apostolica postsinodale “Verbum Domini” di Benedetto XVI

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L'altra Sakineh. Sarà lapidata perché cristiana (Caterina Maniaci)

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Papa: Più silenzio nelle Messe, no a divagazioni e alle poesie

Omelie generiche ed astratte, occultano semplicità della Bibbia

Città del Vaticano, 11 nov. (Apcom)

Il Papa striglia un certo modo approssimativo di celebrare la messa e, in vari punti dell'esortazione apostolica sulla Parola di Dio, 'Verbum domini', critica le "divagazioni" nelle omelie, l'assenza di silenzio e gli "abusi" liturgici di chi nelle celebrazioni liturgiche non legge la Bibbia ma brani di letteratura.
"Coloro che per ministero specifico sono deputati alla predicazione abbiano veramente a cuore questo compito", scrive Benedetto XVI.
"Si devono evitare omelie generiche ed astratte, che occultino la semplicità della Parola di Dio, come pure inutili divagazioni che rischiano di attirare l'attenzione sul predicatore piuttosto che al cuore del messaggio evangelico".
I preti devono conosce la Sacra Scrittura e predicare "con convinzione e passione".
Il Papa auspica che si diffonda la 'liturgia delle ore' ("Non potrà che aumentare tra i fedeli la familiarità con la Parola di Dio") e, quanto al silenzio, sottolinea: "Il nostro tempo non favorisce il raccoglimento e a volte si ha l'impressione che ci sia quasi timore a staccarsi, anche per un momento, dagli strumenti di comunicazione di massa.
Per questo è necessario oggi educare il Popolo di Dio al valore del silenzio. Riscoprire la centralità della Parola di Dio nella vita della Chiesa vuol dire anche riscoprire il senso del raccoglimento e della quiete interiore".
Il Sinodo del 2008 sulla Bibbia, ricorda ancora il Papa, "ha vivamente ribadito quanto, peraltro, già stabilito dalla norma liturgica della Chiesa, che le letture tratte dalla sacra Scrittura non siano mai sostituite con altri testi, per quanto significativi dal punto di vista pastorale o spirituale". Si tratta "di una disposizione antica della Chiesa che va mantenuta. Di fronte ad alcuni abusi, già il Papa Giovanni Paolo II aveva richiamato l'importanza di non sostituire mai la sacra Scrittura con altre letture.
Ricordiamo che anche il Salmo responsoriale è Parola di Dio, con la quale rispondiamo alla voce del Signore e per questo - scrive Ratzinger - non deve essere sostituito da altri testi; mentre è assai opportuno poterlo eseguire in forma cantata".

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