lunedì 25 gennaio 2010

Il Papa: crescono indifferenza ed avversione contro la fede. Le Chiese Cristiane collaborino in difesa della vita e dei valori (Izzo)


Vedi anche:

Il Papa chiede una nuova evangelizzazione per un mondo, segnato dall'indifferenza religiosa e da una crescente avversione verso il cristianesimo

Il Papa: l’unità per annunciare il Vangelo a un mondo segnato dall’indifferenza religiosa (AsiaNews)

Card. Bagnasco: "Torniamo a Dio e tutti ne beneficeranno, anche l’ambiente" (Zenit)

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Shoa, card. Bagnasco: con il Papa contro l'antisemitismo riaffiorante. La visita di Benedetto XVI ha rafforzato il gesto di Papa Wojtyla (Izzo)

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Eurispes: aumenta la fiducia nella Chiesa. Particolarmente lusinghiero il giudizio degli Italiani su Benedetto XVI

Il Papa: La comunione e l’unità dei discepoli di Cristo è condizione particolarmente importante per una maggiore credibilità della loro testimonianza

Il Papa: "Come potranno gli increduli accogliere l’annuncio del Vangelo se i cristiani, sebbene si richiamino tutti al medesimo Cristo, sono in disaccordo tra loro? In un mondo segnato dall’indifferenza religiosa, e persino da una crescente avversione nei confronti della fede cristiana, è necessaria una nuova, intensa, attività di evangelizzazione, non solo tra i popoli che non hanno mai conosciuto il Vangelo, ma anche in quelli in cui il Cristianesimo si è diffuso e fa parte della loro storia" (Omelia Vespri)

Consiglio Episcopale Permanente: prolusione del card. Bagnasco

Intervista al vescovo Brian Farrell: Per l'unità di due miliardi di cristiani (Marta Lago)

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In alto i fogli di giornale :-) El Pais ha pubblicato l'articolo di Levy

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Corte Europea dei diritti dell'uomo: domani il nome del successore di Vladimiro Zagrebelski (Agi)

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Il Papa ed il dono dell'armonia: L'unità dei cristiani al servizio di ogni uomo (Zavattaro)

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Il Papa: «Sull’immigrazione servono soluzioni giuste e pacifiche» (Tornielli)

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Dopo la visita del Papa in Sinagoga tra ebrei e Chiesa non ci sono più ombre (Fontana)

La visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma, grande contributo al dialogo tra ebrei e cattolici: così il rabbino David Rosen (Radio Vaticana)

Card. Bagnasco: la tradizione cristiana orienti il futuro dell'Italia. I media amplificano il male ma possono favorire il bene (Izzo)

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: CRESCONO INDIFFERENZA E AVVERSIONE CONTRO LA FEDE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 25 gen.

Nel mondo di oggi, "segnato dall'indifferenza religiosa, e persino da una crescente avversione nei confronti della fede cristiana", per Papa Benedetto XVI, "e' necessaria una nuova, intensa, attivita' di evangelizzazione, non solo tra i popoli che non hanno mai conosciuto il Vangelo, ma anche in quelli in cui il Cristianesimo si e' diffuso e fa parte della loro storia".
"Non mancano - ha ammesso il Pontefice nell'omelia della celebrazione ecumenica da lui presieduta questa sera nella Basilica di San Paolo, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle altre Chiese e Comunita' ecclesiali presenti a Roma, cioe' i pastori protestanti, il metropolita di Veneziz, che rappresenta in Italia il patriarca ecumenico Bartolomeo, e gli archimandriti dei patriarcati russo e rumeno ai quali sono affidate le parrocchie ortodosse della Capitale - questioni che ci separano gli uni dagli altri e che speriamo possano essere superate attraverso la preghiera e il dialogo, ma c'e' un contenuto centrale del messaggio di Cristo che possiamo annunciare assieme: la paternita' di Dio, la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte con la sua croce e risurrezione, la fiducia nell'azione trasformatrice dello Spirito". "L'impegno per l'unita' dei cristiani - ha ricordato Ratzinger - non e' compito solo di alcuni, ne' attivita' accessoria per la vita della Chiesa. Ciascuno e' chiamato a dare il suo apporto per compiere quei passi che portino verso la comunione piena tra tutti i discepoli di Cristo, senza mai dimenticare che essa e' innanzitutto dono di Dio da invocare costantemente. Infatti, la forza che promuove l'unita' e la missione sgorga dall'incontro fecondo e appassionante col Risorto, come avvenne per San Paolo sulla via di Damasco e per gli Undici e gli altri discepoli riuniti a Gerusalemme". In proposito il Pontefice teologo ha citato le parole con le quali l'Apostolo delle Genti descrisse le persecuzioni subite "a causa del Vangelo a cui dava testimonianza: 'cinque volte dai Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato'". E ha elencato le fatiche, i rischi e i patimenti che Paolo si era imposto per portare l'annuncio: "viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella citta', pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudita'". "Oltre a tutto questo - ha concluso - c'era il suo assillo quotidiano: la preoccupazione per tutte le Chiese".

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PAPA: CHIESE CRISTIANE COLLABORINO IN DIFESA VITA E VALORI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 25 gen.

Benedetto XVI auspica "una testimonianza comune" delle diverse chiese e denominazioni cristiane presenti a Roma "di fronte alle sfide sempre piu' complesse del nostro tempo, quali la secolarizzazione e l'indifferenza, il relativismo e l'edonismo, i delicati temi etici riguardanti il principio e la fine della vita, i limiti della scienza e della tecnologia, il dialogo con le altre tradizioni religiose".
"Vi sono poi - ha elencato nell'omelia della celebrazioen ecumenica presieduta nella Basilica di San Paolo a conclusione della Settimana di preghiera per l'unita' dei cristiani - ulteriori campi nei quali dobbiamo sin da ora dare una comune testimonianza: la salvaguardia del Creato, la promozione del bene comune e della pace, la difesa della centralita' della persona umana, l'impegno per sconfiggere le miserie del nostro tempo, quali la fame, l'indigenza, l'analfabetismo, la non equa distribuzione dei beni". Un impegno, che per il Pontefice deve essere perseguito "mentre siamo in cammino verso la piena comunione", come ha detto rivolto a cardinali e vescovi cattolici ed ai rappresentanti delle altre chiese. "E' proprio il desiderio di annunciare agli altri il Cristo e di portare al mondo il suo messaggio di riconciliazione che fa sperimentare - ha osservato - la contraddizione della divisione dei cristiani". "Come potranno, infatti, gli increduli accogliere l'annuncio del Vangelo - si e' chiesto Papa Ratzinger - se i cristiani, sebbene si richiamino tutti al medesimo Cristo, sono in disaccordo tra loro?".

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1 commento:

don Alessandro ha detto...

Il Santo Padre ci chiede una nuova evangelizzazione, questo deve essere il n ostro programma, l'assillo continuo che tormenta il cristiano. IL Papa fa riferimento all'incontro con il Risorto, cioè all'essenza del cristianesimo, chen lungi dal più becero e rigoroso moralismo, non è altro che questo: è un avvenimento, è un fatto, è l'incontro personale con CRISTO. Allora essere testimoni di unità nella e per la Chiesa, dobbiamo prima di tutto, per dirla col cardinale BIFFI, "evangelizzare quelle regioni del nostro cuore in cui ancora non è stata impiantata la Croce del Signore",affinchè si realizzi l'anelito di GESU': "ut unum sint"
don Alessandro