lunedì 29 marzo 2010

Il Papa: Wojtyla compagno di viaggio di tutti. La malattia non incrinò mai la sua fede rocciosa. La Polonia sia orgogliosa del "grande polacco" (Izzo)


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Leggere fino a che punto è arrivato Marco Politi

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Da Dio il coraggio di non lasciarsi intimidire (Pinna)

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I giornalisti mi facciano un favore! Non siano ipocriti e non fingano di essere preoccupati per la salute del Papa

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Riceviamo e con grandissimo piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: IN S.PIETRO PER RICORDARE QUINTO ANNIVERSARIO MORTE WOJTYLA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 29 mar.

Benedetto XVI celebra all'altare della Confessione per ricordare il quinto anniversario della morte di Papa Wojtyla che ricorre il prossimo 2 aprile, venerdi' santo, unico giorno dell'anno nel quale non si dice messa. La Basilica di San Pietro e' gremita da cinquemila fedeli.
Partecipano al rito - officiato in lingua latina - il segretario di Stato Tarcisio Bertone e tutti i capi dicastero della Curia Romana. Tra gli altri cardinali ci sono i tre principali collaboratori di Giovanni Paolo II: il card. Stanislao Dziwisz, che fu il segretario particolare, il card. Angelo Sodano, gia' segeretario di Stato, e il card. Camillo Ruini, storico vicario di Roma.

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PAPA: WOJTYLA COMPAGNO VIAGGIO DI TUTTI, SUA VITA DONO D'AMORE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 29 mar.

"Cio' che lo muoveva era l'amore verso Cristo, a cui aveva consacrato la vita, un amore sovrabbondante e incondizionato: tutta la vita del venerabile Giovanni Paolo II si e' svolta nel segno di questa carita', della capacita' di donarsi in modo generoso, senza riserve, senza misura, senza calcolo".
Con queste parole, Benedetto XVI ha reso omaggio alla figura del suo predecessore, celebrando in San Pietro in occasione del quinto anniversario della morte. "Proprio perche' si e' avvicinato sempre piu' a Dio nell'amore, egli ha potuto farsi compagno di viaggio per l'uomo di oggi, spargendo nel mondo il profumo dell'Amore di Dio". "Chi ha avuto la gioia di conoscerlo e frequentarlo - sono ancora le parole di Joseph Ratzinger, indicato esplicitamente da Wojtyla come il suo amico piu' fedele - ha potuto toccare con mano quanto viva fosse in lui la certezza di contemplare la bonta' del Signore nella terra dei viventi: certezza che lo ha accompagnato nel corso della sua esistenza e che, in modo particolare, si e' manifestata durante l'ultimo periodo del suo pellegrinaggio su questa terra".

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PAPA: MALATTIA DI WOJTYLA NON INCRINO' MAI SUA FEDE ROCCIOSA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 29 mar.

"La progressiva debolezza fisica di Giovanni Paolo II non ha mai intaccato la sua fede rocciosa, la sua luminosa speranza, la sua fervente carita'". Lo ha sottolineato Benedetto XVI nell'omelia pre i cinque anni dalla morte del suo predecessore, del quale recentemente ha riconosciuto "l'eroicita' delle virtu'", aprendo cosi' la strada alla beatificazione ormai prossima. "Si e' lasciato consumare - ha affermato Ratzinger - per Cristo, per la Chiesa, per il mondo intero: la sua e' stata una sofferenza vissuta fino all'ultimo per amore e con amore". In proposito, il Papa ha citato alcune parole del suo predecessore: "nello spirito, fisso lo sguardo benevolo di Cristo risorto. Egli, pur consapevole della mia umana fragilita', mi incoraggia a rispondere con fiducia come Pietro: 'Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo'. E poi mi invita ad assumere le responsabilita' che Lui stesso mi ha affidato" . "Sono parole - ha commentato Benedetto XVI - cariche di fede e di amore, l'amore di Dio, che tutto vince".

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PAPA: WOJTYLA E' STATO GRANDE POLACCO, PATRIA SIA ORGOGLIOSA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 29 mar.

"La vita e l'opera di Giovanni Paolo II, grande polacco, puo' essere per motivo di orgoglio" per i suoi connazionali, ma "questa e' anche una grande chiamata ad essere fedeli testimoni della fede, della speranza e dell'amore, che egli ci ha ininterrottamente insegnato". Lo ha detto Benedetto XVI rivolto ai pellegrini venuti dalla Polonia per la celebrazione di oggi. "Vi radunate numerosi - ha aggiunto - intorno alla tomba del Venerabile Servo di Dio con un sentimento speciale, come figlie e figli della stessa terra, cresciuti nella stessa cultura e tradizione spirituale Per l'intercessione di Giovanni Paolo II, vi sorregga sempre la benedizione del Signore".

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