martedì 15 dicembre 2009

Motu proprio "Omnium in mentem": il diaconato va distinto da episcopato e sacerdozio (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: DIACONATO VA DISTINTO DA EPISCOPATO E SACERDOZIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 15 dic.

Benedetto XVI vuole che sia ben chiaro che nella Chiesa Cattolica i diaconi condividono il sacramento dell'ordine con i vescovi e i sacerdoti, ma a differenza di questi non sono "pastori" cioe' non hanno la responsabilita' di guidare i fedeli esercitando una giurisdizione (che consiste, per un parroco, ad esempio nel concedere un 'nullaosta').
In realta' la dottrina cattolica, cosi' come risulta dal Concilio Vaticano II e dalla Tradizione, era gia' ben chiara: distingue tra il servizio di governo proprio dei vescovi (che non possono in nessun caso essere sposati), il servizio pastorale dei sacerdoti (che solo nel rito orientale e ora nelle prelature anglicano-cattoliche possono esserer sposati) e il servizio - anche liturgico - che compete ai diaconi (che possono essere uomini sposati).
Nel Codice di Diritto Canononico del 1983 c'era pero' una riga che poteva suscitare confusione, perche' premetteva ai tre gradi del sacerdozio un'unica derivazione teologica dalla Persona di Cristo Capo.
Tale sottolineatura e' stata cancelalta dal Papa con un un "Motu proprio" pubblicato oggi.
"In questo modo - spiega mons. Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi - si conferma l'essenziale distinzione tra il sacerdozio comune dei fedeli ed il sacerdozio ministeriale e, nello stesso tempo, si evidenzia la differenza tra episcopato, presbiterato e diaconato".
Gia' Giovanni Paolo II, ricorda il Papa nel suo documento, "stabili' che si dovesse modificare il testo del Catechismo della Chiesa Cattolica, al fine di riprendere piu' adeguatamente la dottrina sui diaconi della Costituzione dogmatica Lumen gentium del Concilio Vaticano II".
"Anche Noi - afferma oggi Benedetto XVI - riteniamo si debba perfezionare la norma canonica che riguarda questa stessa materia". Come e' noto, per i protestanti il sacerdozio non e' un sacramento ma una condizione comune dei fedeli. Per i cattolici si', ma il sacramento dell'ordine ha tre livelli: diaconato, sacerdozio e episcopato. Oggi meglio distinti l'uno dall'altro, dal punto di vista del diritto canonico.

© Copyright (AGI)

4 commenti:

gio_giulianelli ha detto...

Da 22 anni ho ricevuto lOrdinazione diaconale con cui sono diventato "Segno sacramentale di Cristo-Servo.
Ora in virtù del sacramento dell'Ordine ho battezzato, ho benedetto le nozze, ho portato la Benedizione alle famiglie, ecc.
Se ora si dice che solo vescovo e presbitero sono pastores e agiscono "in persona Cristi", al dilà delle parolr chr dicono tutto e niente, il Diacono può ancora battezzare, benedire l'unione matrimoniale, benedire le famiglie, ecc.?
Io sarei portato a credere che in queste azioni liturgiche (particolarmente nei sacramenti) E' Cristo che agisce e quindi siolo i ministri che agiscono in "sua persona" compiono un atto lecito. A questo punto concretamente cosa significa "servire la Comunità per il Diacono.
Mi piacerebbe sentire qualche parere. Giovanni, diacono

Raffaella ha detto...

Bisogna ubbidire alle disposizioni della Santa Sede.
R.

Anonimo ha detto...

Gentile Raffaella!
Che cosa intende lei dire con: "Bisogna ubbidire alle disposizioni della SANTA SEDE"
Guardi Raffaella che chiedere spiegazioni, come ha fatto il Diacono Giovanni, è anche ubbidire.
Ubbidire non vuol dire accettare passivamente un Motu proprio che smatura, di fatto,duemila anni di storia della Chiesa. E ... questo è documentato dalla Chiesa apostolica.
Io pongo un'altra domanda: se con il MP (15/12/`09)verrà cambiato il paragrafo 1581 CCC, che fare o come cambiare il par. 1570?
Se il Diacono non esercita più in "persona Christi capitis" a nome di chi amministra un sacramente che a lui compete? Il mandato è una cosa, l'Ordine sacro è ben altra cosa: "perché imprime un segno -carattere-... che li ... configura a Cristo..."(1570), quindi se il Diacono non agere in Christo Capitis l'Ordine sacro o imposizione delle mani non hanno più ragion di essere.
Tenga presente, Raffaella, che gli Apostoli, sono quelli Cristiani che secondo gli insegamenti di Cristo, hanno imposto le mani ai primi Diaconi.

Michele E. Diacono(SRE) ha detto...

Sono l'autore del terzo (3) messaggio. Mi rendo conto che ho fatto due errori involontari. Non voglio essere anonimo. sono un diacono da oltre 10 anni nella Diocesi di Limburg in Germania, mi chiamo Michele Erdmann.
Il periodo con l'errore di scrittura:
"Ubbidire non vuol dire accettare passivamente un Motu Proprio che snatura,di fatto,due mila anni di storia della Chiesa.
Alle domande che pongo gradirei una risposta. Laus Deo