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«Punire i colpevoli»
GIACOMO GALEAZZI
CITTA'DEL VATICANO
I preti pedofili vanno ridotti allo stato laicale e denunciati alla magistratura. Benedetto XVI prova «rabbia e vergogna per crimini odiosi», annuncia la Santa Sede: «Interverrà e i responsabili pagheranno».
In risposta al rapporto-choc del governo irlandese su centinaia di casi coperti dall’arcidiocesi di Dublino, Benedetto XVI invierà una lettera pastorale che «indicherà chiaramente le iniziative da intraprendere» con provvedimenti immediati nella Chiesa. Un sacerdote ha ammesso di aver abusato di oltre 100 bambini, un altro di aver violentato «un bambino ogni due settimane» nel corso di 25 anni di sacerdozio, un parroco denunciato per un caso ha confessato di averne compiuti altri sei.
Il primo a presentare le dimissioni al Papa sarà il vescovo di Limerick (ex ausiliare di Dublino), Donal Murray.
Oltre all’episcopato il «giro di vite» riguarda gli ordini religiosi per abusi «endemici» in scuole e istituzioni cattoliche.
Il cardinale Sean Brady, primate della Chiesa irlandese, esprime fiducia che i vescovi coinvolti «faranno la cosa giusta».
Sarà presto rimosso anche John Magee arcivescovo di Cloyne ed ex segretario personale di tre papi (Montini, Luciani, Wojtyla), autosospeso per le accuse di indulgenza verso i preti pedofili. Chiamati in causa anche il cardinale Connell e altri tre arcivescovi.
«Parole fortissime quelle di Benedetto XVI, in continuità con quelle pronunciate negli Usa e in Australia», sottolinea il portavoce papale, padre Federico Lombardi:«In Vaticano non c’è alcuna intenzione di nascondere simili vicende sotto il tappeto».
La lettera del Pontefice non conterrà solo scuse, preghiere e conforto spirituale, ma «concrete indicazioni per prevenire il ripetersi di abusi che rappresentano un vero tradimento della Chiesa e della sua testimonianza».
Esulta don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione anti-pedofilia «Meter». «Ogni abuso sessuale perpetrato ai bambini è tragico, è un peccato enorme che chiede atti ferrei e duri, soprattutto se il colpevole è un prete che non avrebbe mai dovuto essere tale - afferma. Siamo al fianco di questo Papa che sta facendo più di tutti per la difesa dei bambini».
Più volte Benedetto XVI ha condannato i «numerosi casi dolorosi di abusi sessuali su minori, ancora più tragici quando a compierli è un ecclesiastico».
Linguaggio diretto e severità di giudizio.
La linea di «tolleranza zero» di Ratzinger, a differenza di un approccio meno vigoroso dei pontificati precedenti, ha suscitato apprezzamenti anche nelle Chiese dove lo scandalo è emerso con maggior fragore (Usa, Australia,Canada).
«È un forte scossone, una significativa riorganizzazione della Chiesa in Irlanda per arginare la crisi - commenta l’arcivescovo di Dublino, Marmuid Martin. L’idea della lettera ai cattolici è un’iniziativa autonoma del Pontefice».
© Copyright La Stampa, 12 dicembre 2009
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