sabato 30 gennaio 2010

Comunicazione come missione: l'editoriale di padre Lombardi (Radio Vaticana)


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Il Papa: "Occorre prendere atto della diffusa e radicata tendenza, anche se non sempre manifesta, che porta a contrapporre la giustizia alla carità, quasi che una escluda l’altra. In questa linea, riferendosi più specificamente alla vita della Chiesa, alcuni ritengono che la carità pastorale potrebbe giustificare ogni passo verso la dichiarazione della nullità del vincolo matrimoniale per venire incontro alle persone che si trovano in situazione matrimoniale irregolare. La stessa verità, pur invocata a parole, tenderebbe così ad essere vista in un'ottica strumentale, che l’adatterebbe di volta in volta alle diverse esigenze che si presentano" (Discorso alla Rota Romana)

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Comunicazione come missione: l'editoriale di padre Lombardi

I sacerdoti sono chiamati ad annunciare il Vangelo nel continente digitale: è l'esortazione che il Papa rivolge a tutti sacerdoti, ma anche ai laici, nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali del 2010.
Su questo documento, pubblicato nei giorni scorsi, ascoltiamo il commento del nostro direttore padre Federico Lombardi per il settimanale informativo 'Octava Dies' del Centro Televisivo Vaticano: E’ possibile incontrare Dio, la sua Parola, ai crocevia del fitto intreccio delle autostrade che solcano il cyberspazio? Certamente sì, ma dipende anche da noi. “Anche nel mondo digitale deve emergere che l’attenzione amorevole di Dio in Cristo per noi non è una cosa del passato, ma una realtà del tutto concreta e attuale”. Il Messaggio del Papa per la Giornata delle comunicazioni sociali è netto e incoraggiante. Il credente che si avventura con entusiasmo e con coraggio nel mondo delle comunicazioni sociali, ribollente ogni giorno di novità tecnologiche strabilianti, dall’i-pod all’i-phone all’i-pad, deve sapere bene qual è il fine che lo guida, per non rimanere catturato dal fascino dei mezzi e perdere così la sua strada. E il fine è l’incontro con Dio, il senso ultimo dei rapporti di dialogo, amicizia e scambio che la rete rende oggi possibili. Perché le trappole che costellano le strade del cyberspazio sono innumerevoli, dalla superficialità alla falsità alla perversione, ma vi sono anche moltissimi viandanti alla ricerca dell’amicizia, del vero e del bene. Il Papa ritorna alla bella immagine già da lui usata del “cortile dei gentili” del tempio di Gerusalemme, aperto anche a coloro per i quali Dio è ancora sconosciuto, ma che coltivano il desiderio di assoluto e di verità non caduche. Addentriamoci dunque con entusiasmo e creatività, coraggio e prudenza, nel continente digitale, per scoprire e saper indicare anche qui i segni della presenza di Dio, del suo amore per tutti.

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