venerdì 29 gennaio 2010

Card. Cottier: «Papa Ratzinger ci ricorda che gli strumenti dell’Aquinate sono validi ancora oggi» (Cardinale)


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Il Papa: "Occorre prendere atto della diffusa e radicata tendenza, anche se non sempre manifesta, che porta a contrapporre la giustizia alla carità, quasi che una escluda l’altra. In questa linea, riferendosi più specificamente alla vita della Chiesa, alcuni ritengono che la carità pastorale potrebbe giustificare ogni passo verso la dichiarazione della nullità del vincolo matrimoniale per venire incontro alle persone che si trovano in situazione matrimoniale irregolare. La stessa verità, pur invocata a parole, tenderebbe così ad essere vista in un'ottica strumentale, che l’adatterebbe di volta in volta alle diverse esigenze che si presentano" (Discorso alla Rota Romana)

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Il Papa: la cultura di oggi è spesso superficiale e banale. Delicato ed importante il dialogo fra la Chiesa e gli artisti (Izzo)

La mano tesa di Papa Ratzinger agli ebrei (Francesco Antonio Grana)

Il Papa alle Pontificie Accademie: dialogare con le culture contemporanee (Sir)

Il Papa: "Alla carenza di punti di riferimento ideali e morali, che penalizza particolarmente la convivenza civile e soprattutto la formazione delle giovani generazioni, deve corrispondere un’offerta ideale e pratica di valori e di verità, di ragioni forti di vita e di speranza, che possa e debba interessare tutti, soprattutto i giovani" (Discorso alle Pontificie Accademie)

Lo stile sobrio e diretto di Benedetto XVI: quel rotolo di preghiera in tedesco nel filo spinato di Auschwitz (Sequeri)

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Dal Papa dura condanna all'antisemitismo. L'Osservatore stigmatizza gli Italiani (Galeazzi)

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Il Giorno della Memoria con Edith Stein (Stefania De Bonis)

Benedetto XVI: "E’ interessante notare, da una parte, che non è il Papa che dà l’aiuto affinché la chiesa non crolli, ma un piccolo e insignificante religioso, che il Papa riconosce in Francesco che Gli fa visita...Dall’altra parte, però, è importante notare che san Francesco non rinnova la Chiesa senza o contro il Papa, ma solo in comunione con lui. Le due realtà vanno insieme: il Successore di Pietro, i Vescovi, la Chiesa fondata sulla successione degli Apostoli e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea in questo momento per rinnovare la Chiesa. Insieme cresce il vero rinnovamento" (Catechesi)

Cottier: «È il ritratto di un maestro» l’intervista

Parla il cardinale domenicano: «Ratzinger ci ricorda che gli strumenti dell’Aquinate sono validi ancora oggi»

DA ROMA

Gianni Cardinale

«Da domenicano sono particolarmente contento che il Papa abbia citato san Tommaso d’Aquino come esempio per l’atteggiamento delle Pontificie Accademie di fronte ai problemi del dialogo con la società e la cultura moderna» .

Il cardinale Georges Cottier, pro-teologo emerito della Casa pontificia mostra da subito la sua gioia per le parole pronunciate ieri da Benedetto XVI proprio nel giorno della festa liturgica da quello che la tradizione della Chiesa viene definito il «doctor Angelicus et communis».

Il Papa traccia un breve ritratto intellettuale del santo...

Breve ma intenso. Il Papa ci ricorda che san Tommaso è un uomo di profondo senso della tradizione, e di dialogo, di apertura ai problemi del suo tempo. Si nutriva della Scrittura e dei Padri della Chiesa e specialmente di sant’Agostino, questo è molto importante, ma allo stesso tempo era molto al corrente della cultura del suo tempo: conosceva la filosofia araba e anche ebraica – ha citato molte volte Maimonide. Senza contare poi della sintesi che ha saputo fare del pensiero greco antico. Tutto questo rende Tommaso di una grande attualità per affrontare anche l’odierna temperie culturale.

Che risente fortemente, come dice il Papa , di una visione dominata dal relativismo e dal soggettivismo.

Il Papa è conscio dei grandi guasti spirituali che questa cultura può causare alla gioventù. E proprio a questo proposito sottolinea la capacità pedagogica di Tommaso. Citando un bel brano del suo primo biografo che parla della novità del suo pensiero. Questo non vuol dire che bisogna essere alla moda. La vera novità cristiana infatti è quella che viene dalla Spirito Santo.

Qual è il modo di dialogare che ci insegna Tommaso?

È un dialogo non fine a se stesso, che rimane in superficie, ma che va in profondità alla radice dei problemi. E poi bisogna ricordare come Tommaso, per i mezzi dell’epoca, fece uno sforzo enorme per conoscere e comprendere al meglio i suoi interlocutori. All’inizio della sua Summa contra gentiles, ad esempio, Tommaso ricorda che con gli ebrei si può e si deve dialogare sulla base della Scrittura, che loro riconoscono, mentre con l’islam il confronto può avere come base la ragione filosofica, di qui il suo interesse per le opere di Avicenna e Averroè. Tutti insegnamenti validi anche oggi.

Il Papa ieri ha citato un brano della più antica biografia di san Tommaso in cui si sottolinea il «novum» che portò nel corpo ecclesiale della sua epoca...

Credo che il Papa abbia fatto questa citazione appositamente. C’è Tommaso e ci sono i tomisti. Ci può essere una utilizzazione di Tommaso che può essere anche sbagliata. Alcune correnti tradizionaliste, nel senso negativo del termine, lo hanno utilizzato per impedire questa apertura al dialogo che invece gli è propria. Mi è molto piaciuto che il Papa abbia fatto questa citazione nel cuore del suo ricordo di san Tommaso.

© Copyright Avvenire, 29 gennaio 2010

1 commento:

Giovanni ha detto...

Ho letto l'ultim'ora di Repubblica.
Spero non vogliano montare un nuovo caso-polemica.

Nel caso credo sia opportuno ricordare questo:

http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=article&sid=646

Risalente al 2000, Giovanni Paolo II regnante.