venerdì 29 gennaio 2010

Nullità del matrimonio, il Papa: occorre rifuggire da richiami pseudopastorali che situano le questioni su un piano meramente orizzontale


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Città del Vaticano, 29 gen. (Apcom)

Il Papa mette in guardia il tribunale della Rota Romana dal caso di coppie divorziate che chiedono l'annullamento del matrimonio per poter tornare a ricevere la comunione, negata dalla Chiesa cattolica agli ex coniugi.
"Occorre rifuggire da richiami pseudopastorali che situano le questioni su un piano meramente orizzontale, in cui ciò che conta è soddisfare le richieste soggettive per giungere ad ogni costo alla dichiarazione di nullità, al fine di poter superare, tra l'altro, gli ostacoli alla ricezione dei sacramenti della Penitenza e dell'Eucaristia", afferma il Papa inaugurando l'anno giudizario del tribunale vaticano. "Il bene altissimo della riammissione alla Comunione eucaristica dopo la riconciliazione sacramentale, esige invece di considerare l'autentico bene delle persone, inscindibile dalla verità della loro situazione canonica. Sarebbe un bene fittizio, e una grave mancanza di giustizia e di amore, spianare loro comunque la strada verso la ricezione dei sacramenti, con il pericolo - dice Ratzinger - di farli vivere in contrasto oggettivo con la verità della propria condizione personale".

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1 commento:

Maria R. ha detto...

"Pseudopastorali": penso che una fetta di progressisti, fautori della legge del "Poverini, Gesu' non vorrebbe questo!", avrà da ridire!
Io sono pero' del parere che, il primo discernimento, debba arrivare anche dai parroci. E' inutile "distribuire" il Sacramento del Matrimonio a tutti (specie a chi la Chiesa, la conosce solo come facciata esterna dell'edificio di culto); bisognerebbe vagliare la maturità spirituaale dei fidanzati...e spesso questo non accade. I risultati, poi, sono spesso quelli che sono.
Forse si eviterebbero piu' disastri, intervenendo a monte, invece di fare poi ricorso alla Sacra Rota.