martedì 12 gennaio 2010
Il Papa diplomatico. Così il Papa invoca la difesa dei Cristiani in medio oriente e del Cristianesimo in occidente (Rodari)
Vedi anche:
Melloni: Bonino su, Ruini giù (Rodari)
Il discorso del Papa al Corpo Diplomatico: non si può amare a metà l'opera del Padre (Cardia)
Benedetto XVI ai diplomatici: tre leve per sollevare il mondo (Magister)
La denuncia di Benedetto XVI: violenze in Iraq, Egitto e Pakistan. In Occidente ostilità verso la religione (Bobbio)
Il Papa: Le sorti dell’umanità sono ancora segnate dalla «drammatica crisi che ha colpito l’economia mondiale» (Tornielli)
IL FONDAMENTO DEL RISPETTO DELL'ALTRO SECONDO BENEDETTO XVI: tener fede alle promesse battesimali. Una riflessione di Maria
Il Papa: «I cristiani sono in pericolo. Tutelare il creato esigenza morale» (Gagliarducci)
Il Papa: Ogni migrante è un essere umano che va sempre rispettato, aiutato, mai sfruttato (La Rocca)
Vian: l'articolo dell'Osservatore non vuole essere un atto d'accusa all'Italia o agli italiani (Adnkronos)
Il Papa visita Etchegaray. Rilasciata dall'ospedale la donna dell'aggressione (Vecchi)
Il Battesimo amministrato dal Papa: una doppia benedizione (Zenit)
Aiart: I mass media a volte contribuiscono a svilire il messaggio cristiano (Sir). Solita bagarre su raiuno
Vita e ambiente tra i temi del discorso del al Corpo diplomatico (Sir)
Nella Chiesa Universale, l'Eucarestia diventa Universale con una lingua: il Latino (Roberto Pepe)
Gli italiani e il razzismo: Tammurriata nera (Osservatore Romano)
L'Osservatore Romano: "Nel 2010 gli italiani sono ancora razzisti" (Il Giornale). Cerchiamo di non esagerare e di non generalizzare!
Il Papa: «No alla violenza, rispettare gli immigrati» (Giansoldati)
Il patriarca Twal: i drammi della Terra Santa, l'assenza di pace e l'esodo dei cristiani (Radio Vaticana)
Il Papa: il 2010 ancora segnato dalla crisi economica. La priorità è la difesa dell'ambiente (Izzo)
«Ospitalità» e «legalità», i due fronti nella Chiesa (Vecchi)
Il Papa: l'Europa sappia sempre attingere alle fonti della propria identità cristiana
Il Papa: "La Chiesa è aperta a tutti, perché – in Dio - esiste per gli altri! Pertanto essa partecipa intensamente alle sorti dell’umanità, che in questo anno appena iniziato, appare ancora segnata dalla drammatica crisi che ha colpito l’economia mondiale e ha provocato una grave e diffusa instabilità sociale" (Discorso al Corpo Diplomatico)
Ed ecco a voi la vera riforma del Papato ratzingeriano. Intervista al cardinale Cañizares. Il culto e la banalizzazione postconciliare (Rodari)
Giovedì il vescovo di Evreux si è recato a Parigi per conferire col Nunzio Apostolico (Messainlatino)
Esce in italiano l'epistolario fra Wanda Póltawska e Karol Wojtyla (Vecchi). Precisazioni del blog sul "caso" Agcà
Se dai pulpiti piove uggiosa insignificanza, dalle pagine dei giornali, con gli articoli di certi soloni, diluvia il tedio: Socci risponde a Zizola
Cattolicesimo, il nuovo capro espiatorio. Dal caso Williamson all'Aids: perchè sparare sulla Chiesa è uno degli sport più diffusi? (Armogathe)
Il Papa diplomatico. Così B-XVI invoca la difesa dei cristiani in medio oriente e del cristianesimo in occidente
di Paolo Rodari
La tradizionale udienza d’inizio anno nella quale Benedetto XVI incontra il corpo accreditato presso la Santa Sede è un momento importante perché evidenzia la posizione della chiesa nello scenario geopolitico mondiale. Anche nell’udienza del 2010, svoltasi ieri in Vaticano, il Papa non ha tradito le attese evidenziando le sue priorità davanti ai 178 paesi con i quali la Santa Sede intrattiene rapporti diplomatici ufficiali.
Non è un momento facile per la chiesa cattolica nel mondo. In più paesi, soprattutto in quelli a maggioranza islamica, i cattolici e più in generale i cristiani subiscono violenze e restrizioni quanto al libero esercizio della propria fede. Benedetto XVI non ha parlato di casi specifici, non si è soffermato – ad esempio – sulle violenze di questi giorni in Malesia. Semplicemente ha citato alcuni paesi nei quali i cristiani subiscono attacchi – Iraq, Pakistan, Egitto, medio oriente – e ha chiesto che la pace torni a regnare. E poi, le parole dedicate all’occidente: in alcuni paesi, soprattutto occidentali, si diffonde negli ambienti politici e culturali, come pure nei mezzi di comunicazione, “un sentimento di scarsa considerazione, e talvolta di ostilità”. A questi sentimenti, invece, occorre rispondere con modelli di “laicità positiva” nei quali la fede abbia piena libertà d’espressione e sia pienamente considerata.
Il centro del discorso di ieri è stato la ripresa di un concetto già ben enucleato nella giornata mondiale della pace, celebrata a Capodanno: “Se vuoi coltivare la pace, coltiva il creato”. Il Papa ha ricordato come sia l’egoismo a essere alla base della recente crisi economica. L’egoismo che è la causa anche del degrado ambientale. Facendo l’esempio dei regimi comunisti il Papa ha affermato: “La negazione di Dio sfigura la libertà della persona umana, ma devasta anche la creazione”.
Infatti, prima di fare esempi concreti, prima di ricordare situazioni particolari, il pensiero del Papa è andato a quella “mentalità corrente egoistica e materialistica, dimentica dei limiti propri a ciascuna creatura”, che “minaccia anche il creato”. Ne è esempio, ciò di cui ci si è resi conto in Europa dopo la caduta del Muro, quando si è potuto constatare “la misura delle profonde ferite che un sistema economico privo di riferimenti fondati sulla verità dell’uomo aveva inferto, non solo alla dignità e alla libertà delle persone e dei popoli, ma anche alla natura, con l’inquinamento del suolo, delle acque e dell’aria”. I questo senso “la negazione di Dio sfigura la libertà della persona umana, ma devasta anche la creazione!”.
Pubblicato sul Foglio martedì 12 gennaio 2010
© Copyright Il Foglio, 12 gennaio 2010 consultabile anche qui, sul blog di Rodari.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento