lunedì 11 gennaio 2010

Il patriarca Twal: i drammi della Terra Santa, l'assenza di pace e l'esodo dei cristiani (Radio Vaticana)


Vedi anche:

Benedetto XVI al Corpo diplomatico: la Chiesa è aperta a tutti perché esiste per gli altri. Difendiamo il creato dall'egoismo dell'uomo (R.V.)

Il Papa: il rispetto della natura parte da quello per l’uomo con tutti i suoi diritti (AsiaNews)

Il discorso del Papa al Corpo Diplomatico: nota Sir

Il Papa: il 2010 ancora segnato dalla crisi economica. La priorità è la difesa dell'ambiente (Izzo)

Il patriarca latino di Gerusalemme, il nunzio apostolico ed il vicario patriarcale per la Galilea accompagneranno il Papa alla sinagoga di Roma (Sir)

La Santa Sede mantiene relazioni diplomatiche con 178 Stati: nota informativa

«Ospitalità» e «legalità», i due fronti nella Chiesa (Vecchi)

Il Papa: Serve sicurezza per Israele, Stato per Palestinesi (Apcom)

Il Papa: l'Europa sappia sempre attingere alle fonti della propria identità cristiana

Il Papa: in Occidente ostilità e disprezzo verso il Cristianesimo (Asca ed Apcom)

Il Papa: "La negazione di Dio sfigura la libertà della persona umana, ma devasta anche la creazione" (Apcom e Asca)

Appello del Papa in difesa di pace e ambiente: "Egoismo crea danni al creato e all'economia" (Repubblica)

Il Papa: "La Chiesa è aperta a tutti, perché – in Dio - esiste per gli altri! Pertanto essa partecipa intensamente alle sorti dell’umanità, che in questo anno appena iniziato, appare ancora segnata dalla drammatica crisi che ha colpito l’economia mondiale e ha provocato una grave e diffusa instabilità sociale" (Discorso al Corpo Diplomatico)

Il Papa all'Angelus: il migrante è un essere umano. No alla violenza sui Cristiani (Sir)

Visita del Papa in ospedale al Cardinale Etchegaray (Zenit)

Ed ecco a voi la vera riforma del Papato ratzingeriano. Intervista al cardinale Cañizares. Il culto e la banalizzazione postconciliare (Rodari)

Giovedì il vescovo di Evreux si è recato a Parigi per conferire col Nunzio Apostolico (Messainlatino)

Mons. Pino De Masi: cade come un macigno pesante sulla testa di tutti il monito di Benedetto XVI contro la violenza (Sir)

Esce in italiano l'epistolario fra Wanda Póltawska e Karol Wojtyla (Vecchi). Precisazioni del blog sul "caso" Agcà

Il Papa ed il pensiero agli immigrati nel giorno del battesimo di Gesù (Fabio Zavattaro)

"Rispettare gli immigrati". Il Papa condanna la violenza (Vecchi)

Magister: don Massimo Palombella non sostituirà Mons. Liberto alla guida del coro della Cappella Sistina

Il Papa incontra il mondo in Vaticano. Stamattina l'udienza al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede (Cardinale)

Ogni domenica le scoperte dell'Angelus: Quella finestra che sorprende il mondo (Scelzo)

Il Papa: Non può esserci violenza nel nome di Dio, né si può pensare di onorarlo offendendo la dignità e la libertà dei propri simili (Allevato)

Pio XII aiutò gli ebrei: lo dice il Times (di William Doino Jr. via Fides et Forma)

Il Papa ha ricevuto il card. Ruini. Probabilmente si è parlato del "Dio oggi" (Gagliarducci)

Se dai pulpiti piove uggiosa insignificanza, dalle pagine dei giornali, con gli articoli di certi soloni, diluvia il tedio: Socci risponde a Zizola

Benedetto XVI: no alla violenza, gli immigrati vanno rispettati (Conte)

Cattolicesimo, il nuovo capro espiatorio. Dal caso Williamson all'Aids: perchè sparare sulla Chiesa è uno degli sport più diffusi? (Armogathe)

ATTENZIONE: il card. Schönborn smentisce l'intervista a "Il Resto del Carlino" su Medjugorje

Benedetto XVI, la questione su Dio e il "Cortile dei Gentili". Una riflessione di Don Nicola Di Bianco

Dal Papa aggredito una lezione di stile (Curzio Maltese). Qualche riflessione del blog...

Il patriarca Twal: i drammi della Terra Santa, l'assenza di pace e l'esodo dei cristiani

Nel giorno in cui Benedetto XVI, parlando al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, ha riproposto la situazione dei cristiani in Medio Oriente che, “colpiti in varie maniere, fin nell’esercizio della loro libertà religiosa, lasciano la terra dei loro padri”, e richiamato ancora una volta al dialogo israeliani e palestinesi, da Gerusalemme si è levata forte la voce del patriarca latino, Fouad Twal. Ce ne parla Daniele Rocchi, inviato in Terra Santa dell'Agenzia Sir:

Aprendo ufficialmente i lavori del X incontro del Coordinamento dei vescovi Usa e Ue per la Terra Santa, in corso proprio a Gerusalemme, Twal ha ricordato: “due sono i drammi che ci fanno soffrire maggiormente: l’assenza di pace e l’emigrazione dei cristiani”. “La pace non arriva nonostante gli sforzi, le promesse, le visite fatte da tante istituzioni e leader internazionali - ha spiegato il patriarca. In questi giorni si parla di un’altra iniziativa americana.
Accetteremo qualunque proposta purché sia rispettosa del diritto e della dignità umana”. Altro “dramma” segnalato dal patriarca è “l’emigrazione dei cristiani”. “Non vogliamo aiuti - ha affermato - ma la corresponsabilità delle Chiese del mondo verso quella madre di Gerusalemme. Dal futuro di questa città dipenderà quello dell’intero Medio Oriente. Siamo stanchi - ha concluso - non vogliamo più spargimento di sangue, odio e violenza ma pace e riconciliazione”.
Da segnalare, anche, che il patriarca Twal accompagnerà Benedetto XVI nella sua visita alla Sinagoga di Roma, domenica 17 gennaio. I lavori della mattinata sono poi proseguiti con l’intervento del nunzio apostolico, mons. Antonio Franco, che ha fatto il punto sui colloqui tra Santa Sede e Israele circa “il lavoro su un accordo legato all’art.10, paragrafo 2, dell’Accordo Fondamentale”.
“Dopo l’ultima plenaria, nella prima riunione di lavoro della Commissione bilaterale permanente - ha affermato mons. Franco - abbiamo elaborato una lista di argomenti sulle questioni fiscali. Ciascuna delegazione si è impegnata a presentare i testi che vorrebbe venissero introdotti. Sono stati chiariti degli equivoci che non ci avevano permesso di lavorare al meglio. Adesso su queste proposte concrete dovremo discutere, sperando di arrivare alla prossima plenaria del 27 maggio 2010, in Vaticano, con dei progressi. Sul futuro il nunzio si è detto “più realista che ottimista”. Nella sua relazione, il nunzio ha poi ribadito che la Chiesa “non vuole privilegi, ma poter vivere e proseguire la sua missione qui in Israele”. In ballo, come è noto, ci sono le esenzioni fiscali, il finanziamento statale a scuole e ospedali cattolici che servono anche la popolazione israeliana e alcune proprietà ecclesiastiche, come il Cenacolo. Su questo punto il nunzio ha dichiarato che “stiamo trattando ma ancora non siamo arrivati a capire bene le posizioni che speriamo possano essere chiarite in futuro quando tratteremo specificatamente anche di altre proprietà della Chiesa prese da entità statali”. “E’ un lavoro importante in cui la fiducia reciproca - ha concluso - non esistono agende segrete che portiamo avanti. Siamo fiduciosi che le cose possano finire bene. Non negoziamo per proteggerci contro qualcuno ma vogliamo costruire insieme alcune cose”. I lavori del Coordinamento proseguiranno nel pomeriggio con sessioni relative ai visti di ingresso e alla descrizione del progetto Kairos mirante alla soluzione del conflitto israelo-palestinese.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: